Taxi e caro voli, una lezione da imparare per il governo

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Tra taxi, aerei e altri mezzi di trasporto è molto probabile che l'attivismo del governo produca risultati opposti a quelli desiderati, con prevedibili distorsioni e opportunismi e intrecci vari che poi si dovranno sbrogliare. Prendiamo tutto il super pacchetto di interventi specifici (troppo specifici) di oggi come un esercizio, una specie di fase di formazione di una classe dirigente. C'è il gioco di ruolo coi tassisti, amici da sempre ma questa volta costretti a un po' di attrito. È probabile che l'idra tassinara resista anche a questo attacco, con qualche mutazione e un po' di furbizia. Tra qualche mese i taxi ugualmente non si troveranno e il governo avrà nuovamente da ragionare e magari la lezione del governare sarà appresa. Con gli aerei e i loro prezzi stessa cosa. Con in più l'ingorgo dell'affare Ita-Lufthansa da portare a termine facendo anche funzionare tutto il nuovo accrocco. Una missione che non si concilia con la compressione dei margini di guadagno nell'unica stagione buona per la compagnia di proprietà del Mef. Anche in questo caso tutto da imparare per i nuovi governanti

Le tre cose principali

Fatto #1

Aumentano gli interventi diplomatici per fermare gli scontri tra Ucraina e Russia e si fanno sempre più credibili. Mentre la posizione militare ucraina si rafforza e Volodymyr Zelensky può usare toni forti ed equilibrati

Fatto #2

Il Covid diventa una malattia normale

Fatto #3

I presidenti Meloni e Rocca puntano alla gestione più burocratica possibile della vicenda che segue alle dichiarazioni di Marcello De Angelis sulle sentenze della strage di Bologna.

Oggi in pillole

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