Neil Rodgers (foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

Nile Rodgers contro l'utilizzo di "We Are Family" da parte dell'estrema destra svizzera

Giuseppe De Filippi

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Nile Rodgers ha scritto, tra i tanti pezzi felicemente ballabili, We Are Family. Un partito di destra svizzero ha avuto la pessima di usarla, senza neanche chiedere il permesso all'autore, come inno occasionale per le sue iniziative pubbliche a sostegno della sua agenda reazionaria, nazionalista e, appunto, in difesa della famiglia tradizionale o meglio in offesa a tutte le altre forme di convivenza e condivisione. Rodgers lo ha saputo e ha chiesto di interrompere immediatamente questo uso improprio di un suo pezzo che sprizza felicità e non ha nulla a che fare con il disprezzo per gli altri o la preclusione.

 

Nella vicenda colpisce però il tono sereno, non polemico e sì davvero inclusivo delle parole di Rodgers. Forse c'entra qualcosa l'età del pezzo, uscito nel 1979, prima che diritti, inclusività e rispetto per le scelte individuali diventassero a loro volta strumenti per comprimere le opportunità altrui, per escludere, per disprezzare. Rodgers parla di gioia e dice che la sua canzone celebrava la gioia dell'essere famiglia in qualunque modo. Semplicemente non vuole che qualcuno trasformi la sua ricerca di gioia in un'arma di aggressione. Lo fa con parole serie come è ragionevole in una lettera dura di precisazione e di diffida, ma con un'ispirazione gioiosa. Per chi frequenta il dibattito corrente su questi temi è fonte di felice sorpresa scoprire che si può essere duri e rigorosi senza perdere la gioia e il desiderio di cercarla

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I mercati sono cose delicate, quelli dei servizi ancora di più. Entrare con il peso dello stato in un mercato come quello del trasporto aereo è operazione da fare con molta cura e prudenza. Il ministro per le imprese Adolfo Urso ci si è buttato con slancio e generosità ma il settore da una parte è già iperregolato e dall'altra cerca di tutelare i pochi spazi di iniziativa e di concorrenza possibili. La partita tra Urso e le compagnie aeree è in corso e finirà con un pareggio un po' onorevole e un po' disonorevole. Il ministero difende le sue scelte e fa sapere di essere pronto a rispondere a tutti i rilievi della commissione, ma ormai il contrattacco delle compagnie aeree è partito

E poi c'è la benzina sempre più cara e il ministero delle imprese dice che è colpa delle tasse troppo alte, insomm di altri ministeri

Fatto #2

Donald Trump si sta inguaiando da solo e con le sue stesse bugie

Fatto #3

Gli scontri a Tripoli e la perenne instabilità libica

Oggi in pillole: