I messaggi alla politica che arrivano dall'assemblea di Confindustria

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Nel ribadire il consiglio di ieri a Giorgia Meloni e cioè l’esortazione a perdere allegramente la partitella interna con Matteo Salvini alle europee, lasciamo spazio a Sergio Mattarella e al suo intervento a Confindustria come primo tema per le conversazioni a cena e nel fine settimana.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Carlo Bonomi alla sua ultima assemblea da presidente di Confindustria lascia da parte le questioni correnti, la politica economica, il Pnrr, e punta dritto (mentre Sergio Mattarella è lì ad ascoltare) su ciò che il governo intende realizzare con le riforme istituzionali. Per chiedere un paese efficiente ma senza strappi rispetto all’assetto costituzionale. In futuro, se le osservazioni di Confindustria venissero accolte, Meloni potrebbe trovarsi a dover ringraziare chi le ha risparmiato la micidiale sorte di chi fa tenta modifiche aggressive alla Costituzione.

Fatto #2

Marina Berlusconi parla di tassi di interesse, di Bce, di tassa sulle banche. E dà un giudizio positivo e comprensivo sul governo. Apprezza la guida di Fi da parte di Antonio Tajani e ricorda affettuosamente suo padre quando dice che l’armonia tra i fratelli, di cui Marina è felice, è uno dei suoi lasciti e frutto dei suoi insegnamenti. 

Fatto #3

Un crescendo sulla situazione a Lampedusa e in generale sulla questione dei migranti. Con Tajani che invoca l’Onu.

Oggi in pillole

• In agosto l’inflazione era un pochino più bassa di quanto calcolato preliminarmente.

• Il processo a Luis Rubiales.

• Che paura sul volo che ha perso tantissima quota e una prova ulteriore dell’efficienza degli aerei.

• La vita di Fernando Botero.