Di cosa parlare a cena stasera

L'accesso del Fisco ai nostri conti correnti

Giuseppe De Filippi

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Può essere interessante o perfino divertente a cena parlare della nuova procedura per la discussione e, si direbbe, anche l’approvazione delle leggi introdotta dal governo, con la circolazione delle bozze protratta a lungo, tanto da permettere di avviare una specie di dibattito pubblico su cosa cambiare e cosa lasciare. È un modo, seppure pieno di anomalie, per evitare la ridda di emendamenti di maggioranza, cercando una compensazione a priori, nello scambio di proposte e di impuntature tra esponenti dei partiti della coalizione. Il dibattito è apertissimo sia sulle pensioni sia sul fisco. Per le tasse è la questione degli affitti brevi a essere dibattuta (con Confedilizia giornalmente all’attacco del governo e sostenuta da Forza Italia e il ministro Daniela Santanché a guidare la fazione dei duri tassatori). 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Il governo fa una cosa giusta, mettendo l’agenzia della riscossione in grado di esigere i crediti accertati, senza dare spazio a manovre dilatorie da parte di contribuenti certamente in grado di far fronte al pagamento. L’accesso ai conti correnti, inteso come conoscenza dei saldi, è un modo per evitare da una parte di pescare a strascico tra vari conti della stessa persona e dall’altra di tentare l’esazione senza poi trovare somme sufficienti (e perdendo molto tempo). Dall’opposizione il più classico tentativo di buttarla in caciara.

Ma, d’altra parte, chi era prima all’opposizione e ora è a palazzo Chigi l’aveva a sua volta buttata in caciara, per di più gilettiana (grazie ad Angelo Cennamo per il tweet ripescato). Notare che la chiave, per entrambi, è quella cartelle pazze o sbagliate, alle quali seguirebbe pignoramento (cosa praticamente impossibile).

Fatto #2

Il governo fa una cosa giusta nel lavoro costante in Ue per mantenere fede agli impegni con Israele, senza cadere nella trappola di Hamas. Qualche pillola di informazione e riflessione sul ruolo di Hamas tra i palestinesi e perché non può essere considerato un interlocutore dei paesi democratici fondati sullo stato di diritto. Qui ci vuole un ripescaggio delle iniziative recenti del presidente Sergio Mattarella.

Fatto #3

Robert Fico, neo premier (rieletto) slovacco, passa subito alla realizzazione del suo programma populista tendenza putinista e blocca l’invio di armi all’Ucraina. È un segnale per l’Ue e fortunatamente permette di capire quali sono le influenze esterne all’opera senza pagare un pegno eccessivo, perché il sostegno militare dovuto alla Slovacchia era piuttosto limitato.

Ah, intanto in Polonia fanno di tutto, ad esempio non convocano il parlamento, per impedire il passaggio democratico del potere verso lo schieramento favorevole all’impegno europeo, quello di Donald Tusk.

Oggi in pillole

  • Il danno al gasdotto (forse casuale).
  • ridicoli tavoli del Cremlino.
  • A vedere il traffico di Napoli e lo stile di guida medio non sembra che multe e soprattutto Tutor siano all’apice delle preoccupazioni degli automobilisti. Con l’eccezione, strana e perfino un po’ sospetta, delle ambulanze.

 

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