Con la riforma costituzionale il governo fa un favore alle opposizioni

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Errori in corso, dicevamo a cena venerdì scorso. E la direzione pericolosa presa dalla maggioranza non è cambiata. La riforma istituzionale approvata dal Consiglio dei ministri non regge alle obiezioni politiche e alle critiche tecniche. E non serve, anzi può farle danni, a stabilizzare la carriera futura di Giorgia Meloni. Unico risultato, per ora, è quello di aver dato un buon spunto per riunire la frammentata opposizione e per colpire su un tema in grado di riaccendere le sempre presenti diffidenze verso la destra italiana. Non vale neanche molto l’argomento di quelli che si atteggiano a fini analisti o a furbi conoscitori dei palazzi e cioè l’idea che la riforma istituzionale serva al governo per distrarre l’opinione pubblica da problemi correnti su altre questioni, a partire dall’economia. È un giochino troppo stupido per essere stato davvero immaginato e messo in atto, mentre il risveglio dell’opposizione unitaria può creare problemi, sì anche su altri temi, al governo. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Cosa succede al carburante che dovrebbe far funzionare gli ospedali a Gaza e dove vengono costruiti gli ospedali. Sì, la fonte è l’esercito israeliano, ma è di gran lunga la fonte più affidabile e controllata della zona.

Fatto #2

Rubiamo a Ermes Antonucci un po’ di cronaca e di analisi sull’occupazione dell’Università orientale di Napoli, in chiave evidentemente antisemita e antiebraica. Autocitazione (in compagnia), invece, per commentare il Papa che dà regolarmente buca agli ebrei.

Fatto #3

Rubiamo a Luciano Capone la precisazione (delusione per chi confidava nell’intervento pubblico per calmierare i prezzi) sulle regole e le scelte europee in merito alle tariffe aeree. E, sì, a Natale e capodanno i voli aerei saranno più cari.

Oggi in pillole

• Il governo dà la cittadinanza italiana alla piccola inglese bisognosa di cure alle quali non può accedere nel suo paese.

• La protesta in Iran, cioè al cuore delle operazioni terroristiche in Medio oriente.

• Volodymyr Zelensky sull’impegno per entrare nell’Ue.

• La ripresa del Brasile.

• La situazione delle zone alluvionate e le previsioni.

• C’è anche Marina di Pisa tra le zone alluvionate.