È ora che l'Ue abolisca il diritto di veto

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Questa volta si è trovata la soluzione per gestire il dissenso sistematico di Viktor Orbàn dalle scelte più rilevanti degli altri membri dell’Ue, con un po’ di furbizia, il trucchetto del voto in sua assenza, e con un po’ di trasferimenti finanziari a favore dell’Ungheria. È chiaro che non si può procedere ancora così. O si passa alle decisioni a maggioranza, abolendo il diritto di veto dei singoli, oppure si cambia il perimetro dell’unione. Oggi ne ha parlato anche Sergio Mattarella, chiedendo cambiamenti nell’assetto istituzionale europeo. Beffa sovranista all’Italia da Orbàn con un suo colpo di coda con cui ha bloccato una diversa allocazione delle risorse europee da cui sarebbero venuto consistenti vantaggi all’economia italiana.

Giorgia Meloni sa di non aver portato a casa una vittoria, ma un pareggio con qualche ammonizione di troppo.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

L’Ue ha battuto un colpo, con le nuove decisioni sull’apertura di negoziati con Ucraina e Moldavia. E si fa più forte la pressione di Joe Biden sui legislatori americani per rinnovare gli aiuti.

Fatto #2

Il calcolo ancora scioccante sugli effetti residui del superbonus, dal ministro Giancarlo Giorgetti, leghista ad Atreju.

Fatto #3

Maersk, azienda leader nei trasporti navali, interrompe il passaggio delle sue navi da uno stretto fondamentale per la navigazione nel Mar Rosso, in seguito agli attacchi degli Houthi. Sono gli effetti di un altro intervento iraniano, con il finanziamento e il sostegno politico e ideologico alle milizie yemenite specializzate in terrorismo e guerriglia

Oggi in pillole

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