L'Ue segna un punto sulla scena internazionale

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!

Si parla a cena dell’Ue che marca un buon punto sulla scena internazionale e comincia davvero ad agire in modo da gestire la sicurezza comune secondo un progetto strategico. Il voto di oggi sul pacchetto di aiuti all’Ucraina supera le resistenze ungheresi e consente di far arrivare a Kyiv 50 miliardi di sostegno finanziario europeo. Viktor Orbàn, già riottosamente putiniano e ora ridotto a più miti consigli o, almeno, convinto a togliere il veto.

Se volete una lettura politica italiana, questo ammorbidimento orbaniano dà un vantaggio a Giorgia Meloni nel contenimento del tormentoso anti-europeismo di Matteo Salvini. Ecco, per dire di come la prendono i leghisti. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I rischi per l’Ucraina del cambio improvviso ai vertici delle forze armate

Fatto #2

Vertice europeo vissuto anche con la pressione (in calo) degli agricoltori autonomi nelle strade e nelle piazze brussellesi

Fatto #3

Nella conversione orbaniana potrebbe aver avuto un ruolo anche un sano machiavellismo italiano, con le pressioni discrete per migliorare la condizione detentiva di Ilaria Salis e farle avere un giusto e rapido processo. Anche in questo caso giocando la partita diplomatica mentre un socio di maggioranza, la Lega, sostiene una linea quasi opposta

Oggi in pillole

• Da questo mese l’inflazione si calcola sul nuovo paniere e saranno più accurate le rilevazioni su voci importanti. Per la Rc auto l’Istat potrà usare direttamente i dati dell’Ivass, mentre per l’energia ci saranno aggiornamenti mensili e controlli più diffusi per rappresentare nell’indice dei prezzi l’andamento del mercato in uscita dalla tutela. Per il resto le famiglie italiane si buttano su consumi molto casalinghi e rassicuranti, dalle lampadine regolabili agli scaldaletto, o sullo sport del momento, il tennis
• Lo scontro tra governo da una parte e Stellantis (e suoi vertici) dall’altra sembrava destinato a una maggiore epica. Forse, invece, va tutto a finire in una trattativa su incentivi e partecipazione pubblica
• Lewis Hamilton potrebbe avere ancora molto da dire in F1 ed è pronto a farsi valere con le Ferrari