La repressione russa e i guai per Pogba

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In Russia nuovi arresti di critici e dissidenti, questa volta è stato fermato uno dei pochi giornalisti non pienamente allineati alle indicazioni del regime.

E domani, in un cimitero di Mosca, il tentativo di funerale per Alexei Navalny. Il luogo è già presidiato da forze di polizia e l’accesso è limitato.

Negli Usa resta bloccato il voto parlamentare per il sostegno all’Ucraina, una condizione che sta diventando sempre più grave.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Si parlerà molto dei palestinesi morti nella zona di Gaza in cui vengono distribuiti gli aiuti umanitari. Secondo le forze israeliane, che possono fornire evidenti immagini satellitari, oltre alla calca è successo che alcune persone si sono staccate dal gruppo principale e hanno puntato verso i mezzi corazzati. Le condizioni di grande difficoltà e il fuoco difensivo hanno causato molte vittime, in un’area fortemente affollata

Fatto #2

La Polonia di Donald Tusk recupera qualche punto nell’attuazione delle regole per lo stato di diritto e (giustamente) tornano i soldi europei

Fatto #3

Finanziata con buon tempismo elettorale (o forse troppo a ridosso del voto abruzzese del 10 marzo?) la ferrovia che unirà più velocemente Roma e Pescara e che vale una comunicazione diretta del presidente del consiglio, in anticipo sul ministro dei trasporti

Oggi in pillole

• Le multe a scuola
• molto bene
• Macron farà il bagno nella Senna
• I guai per Pogba