DI COSA PARLARE STASERA A CENA
Le tensioni nella Lega e il ritiro di Haley dalle primarie repubblicane in America
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!
Gli unici movimenti interessanti nella politica italiana sono quelli interni al mondo leghista, alle prese con un segretario che gira a vuoto, consensi in calo, sradicamento anche dalle zone di maggiore forza. E domani si vota per espellere uno dei critici più espliciti del segretario, in uno di quei classici passaggi drammatizzanti ai quali di solito seguono altre liti e infine vere e proprie scissioni. Il Veneto è zona complessa da sempre per il leghismo a trazione lombarda, ma questa volta sembra che ci sia qualcosa di più.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Yulia Navalnaya cerca di trasformare la farsa elettorale russa in un’occasione di protesta.
Fatto #2
Nikki Haley lascia la corsa delle prima repubblicane dopo aver capitalizzato l’impegno contro Trump, di cui fare uso in prossimi appuntamenti politici. Già alle presidenziali lo schieramento che è stato evidenziato dall’iniziativa di Haley sarà di grande importanza per influenzare gli equilibri elettorali. Joe Biden osserva e apre spazi di collaborazione.
Fatto#3
La disfida dell’auto elettrica e le contromosse europee davanti all’aggressività commerciale cinese (fatti che servono anche a capire perché ci sia tanto interessa da grandi produttori cinesi per impianti in Ue, Italia compresa, dove andare a costruire auto da immettere direttamente nel mercato europeo).
Oggi in pillole
- I drammatici dati Onu sulle migrazioni.
- Tra contratto di lavoro e regole per le piazze e le manifestazioni, il confronto tra governo e sindacati di polizia.
- Le isole dove tutte l’economia ha a che fare con i tonni (con qualche preoccupazione).
- Da approvare con convinzione, per poter ballare in pace senza fare tardi e senza rientri complicati.
- E la vergogna degli attacchi russi contro un premier e il suo seguito in visita per commemorare morti civili.