Paolo Signorelli, dietro a sinistra del ministro Francesco Lollobrigida - foto Ansa

Di cosa parlare stasera a cena

Cosa non torna nella pubblicazione della chat tra Signorelli e Diabolik

Giuseppe De Filippi

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Molto gravi le parole della chat pubblicata da Repubblica tra Paolo Signorelli, il portavoce (ora autosospeso) del ministro Francesco Lollobrigida e Fabrizio Piscicelli, ucciso nel 2019 a Roma in quello che è sembrato un regolamento di conti nella delinquenza romana. Grave, si direbbe, la frequentazione in sé oltre alle parole. Ora Signorelli dice di essere lontanissimo da quei toni e da quelle affermazioni e di essere in grado di spiegare il senso di quella conversazione. Di cui, va detto, noi conosciamo solo la trascrizione riportata su Repubblica, mentre non abbiamo alcuna possibilità, almeno per ora, di capire e valutare quali fossero i rapporti tra i due e in quale contesto si sviluppassero. Resta anche una forte perplessità sulla raccolta, illegale, di intercettazioni non attinenti all’inchiesta per cui erano state decise e conservate per tempi lunghissimi senza una coerente motivazione giudiziaria.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Dopo gli annunci di Joe Biden in Francia arriva l’applicazione concreta dei nuovi aiuti per l’Ucraina. La Russia è ormai in condizioni di difficoltà nella sua lunghissima e fallimentare campagna d’Ucraina. C'è stato l'incontro con Volodymyr Zelensky a Parigi. E Vladimir Putin imbolsito dice una cosa vera: il sistema industriale russo non è al passo con la produzione militare moderna

Fatto #2

Stando agli exit poll olandesi le elezioni europee sono già finite e la politica europea sarà ispirata a stabilità e continuità.

Fatto #3

Come l’Iran usa le sue pedine contro Israele e la possibile scelta israeliana per un rafforzamento della difesa attiva contro Hezbollah, verso il confine libanese.

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