di cosa parlare stasera a cena

Sul Mes Giorgetti fa il super europeista, fingendo di fare il leghista

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!


  

Il Mes ci fa sempre divertire, con la sua capacità di eccitare il dibattito politico, esaltando le caratteristiche di ciascuno. È la Lega che scivola sempre sulle esagerazioni, con Matteo Salvini che capisce a modo suo le nuove richieste europee per la ratifica italiana e risponde, come al solito, in modo sprezzante (“non lo ratificheremo, è una follia europea”) quando i nemici sono troppo lontani dalla sua portata (Emmanuel Macron) o proprio disinteressati alla sua opinione (i ministri economici europei e la struttura tecnica del Mes). Tocca al ministro Giancarlo Giorgetti, invece, il ruolo di chi prova a ragionare invece di prendersela con le follie altrui. Anche il ministro leghista parte dalla constatazione del rifiuto di ratificare il Mes da parte del parlamento italiano, ma poi cerca di capire quali possono essere gli sviluppi interessanti e utili della faccenda. E dice che la ratifica è impossibile, sì, ma nel breve termine, e dopo, invece, molto potrebbe cambiare, anche perché lo stesso direttore generale del Mes ha proposto di cambiarne alcune parti, trasformandolo addirittura in una specie di fondo sovrano europeo, dedicato, ad esempio, alle spese per la difesa. Insomma, fingendo di fare il leghista il buon Giorgetti fa il super europeista e prepara sviluppi travolgenti per i rapporti tra paesi europei

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La strategia difensiva e le scelte politiche di Giovanni Toti stanno segnando una rottura rispetto al passato e rispetto all’acquiescenza intimorita di fronte alle decisioni delle procure. Adesso arriva un primo risultato della sua fermezza

 

Fatto #2

Mark Rutte e la nuova Nato

 

Fatto #3

Ministri a Latina dopo la tragedia e l’indignazione generale per la morte di Satnam Singh. Serve un cambiamento nella qualità dei controlli sul lavoro agricolo, altrimenti non si uscirà mai dalle terribili condizioni imposte attraverso il caporalato e la violenza contro i braccianti

    

Oggi in pillole

 

Di più su questi argomenti: