di cosa parlare stasera a cena

I risultati dei ballottaggi mostrano la straordinaria ricchezza politica italiana

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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L’Italia è il paese che amiamo. Anche perché è super pluralista e sa applicare non la fantasia ma l’intelligenza pura alle scelte elettorali. Può succedere, come due settimane fa, che dia molti voti alla maggioranza di governo (con una saggia distribuzione dei pesi interni) alle europee, ma anche che tenga bene su e in forma il principale partito di opposizione. E poi, al rito crudele dei ballottaggi, ecco che succede che invece venga consegnato a una squadra di nuovi sindaci provenienti dal campo dell’opposizione un buon numero di città di un certo peso, con un successo nel successo perché sono andati lisci diversi casi rilevanti di passaggio delle consegne interni allo schieramento di sinistra allargata, come avvenuto a Firenze e a Bari, e non si tratta mai di operazioni semplici. È una conferma in molti casi, ma spicca, invece, il recupero di Perugia. Certo, le previsioni davano un netto vantaggio alle varie applicazioni del campo largo, mentre gli elettori continuano a scegliere centrodestra nelle città in cui si votava in Veneto, Piemonte, Sicilia. Un mix con prevalenza a sinistra che è anche una manifestazione della straordinaria ricchezza politica italiana vista all’opera. E a partire da qualche mese fa c’erano state sorprese regionali, in Sardegna, e poi scelte favorevoli al governo, con l’ultima è recentissima del Piemonte. Sembra di assistere alla negazione nei fatti degli allarmi sulla cappa autoritaria che starebbe opprimendo il paese e anche delle preoccupazioni sull’omologante e pervasivo controllo dell’informazione che starebbe riducendo al silenzio chi contesta il governo e starebbe stroncando la libera circolazione di notizie e proposte politiche. I cittadini italiani sanno distribuire il potere a pezzetti in tante direzioni diverse. È la cosa più antifascista che si possa fare e forse è anche l’unica che noi italiani sappiamo davvero fare.

  

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Altrettanta intelligenza politica, travestita da fantasia, va applicata in Ue per scegliere i nomi di chi guiderà le principali istituzioni comunitarie. Antonio Tajani resta l’italiano nella posizione più interessante, come buon conoscitore di cose europee, esponente di peso del Ppe, ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio. È rilevante nelle sue dichiarazioni di oggi, all’avvio degli incontri a Bruxelles, proprio la considerazione che dà agli esiti del voto e al nuovo assetto del parlamento europeo, perché da lì si deve partire per concepire una nuova distribuzione del potere in Europa

  

Fatto #2

A proposito di Ue, arrivano le prime sanzioni a un grande gruppo, Apple, per non aver rispettato le regole europee sull’apertura del mercato delle app e sulla concorrenza

 

Fatto #3

Joe Biden comincia finalmente a parlare in modo netto contro l’antisemitismo organizzato negli Usa

  

Oggi in pillole