La debolezza di Biden e la discussione sulla sua candidatura

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Le nostre esortazioni all’entrismo europeista non hanno trovato grande ascolto, ma c’è ancora molto tempo e ci sono ancora decine di occasioni per far tornare l’Italia e gli schieramenti politici italiani in gioco in Ue in modo costruttivo e intelligente. Magari anche riflettendo sulle parole prima di pronunciarle, tra assurdi riferimenti a “golpe” o “toni da guerra civile” e altre stupidaggini. Intanto, per fare un po’ la mappa dei rapporti con l’Europa, qui in serie le tre posizioni  - Meloni, Tajani e Salvini - della maggioranza, cercate le differenze per capire dove andremo a parare. E quali sono gli spazi per la politica secondo Claudio Cerasa e le grandi linee della politica europea per i prossimi 5 anni. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Drammatica discussione interna ai democratici americani sulla possibile (ma molto difficile) sostituzione di Joe Biden nella corsa alla presidenza. Il confronto televisivo ha mostrato la sua debolezza nel tenere la scena pubblica in modo convincente per gli elettori. Tra mille prese di posizione scegliamo quella di Jon Favreau, già collaboratore di Barack Obama, schierato in modo molto energico con i democratici, campione di critica e ironia contro Donald Trump. Tre frasi lapidarie: il dibattito è stato un disastro, dobbiamo battere Trump, serve un candidato capace di vincere. E due considerazioni di fondo: Joe Biden è stato un grande presidente ed è una persona meravigliosa, ma il Partito democratico deve essere in grado di discutere al suo interno sulla sua ricandidatura nelle attuali condizioni. Dal partito democratico arriva, per ora, una risposta negativa alla sostituzione. 

Mentre tra i repubblicani non c’è alcuna discussione a proposito della serie di bugie dette da Donald Trump e a proposito della totale inaffidabilità mostrata con il rifiuto a rispondere nel merito alle domande ricevute. 

Fatto #2
Intelligenza (politica) artificiale e quanto farebbe comodo

Fatto #3
In Italia si è fermata l’inflazione

Oggi in pillole

• A Kharkhiv continuano gli attacchi russi, improduttivi strategicamente e molto costosi in termini di vite umane
• In Uk in arrivo la sconfitta peggiore da molti anni per i conservatori e la certa vittoria del Labour di Keir Starmer
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