I risultati del voto in Francia e le differenze strutturali con l'Italia

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Tante cose da dire sulla situazione parlamentare francese e a cena non si rischia di restare senza argomenti. Un piccolo paragone con l'Italia può essere utile per osservare che da noi esistono meccanismi di composizione politica e parlamentare per trovare, cambiare, riparare le maggioranze. Mentre nel sistema francese le forme di flessibilità sono tutte nella fase elettorale, soprattutto come si è visto tra primo e secondo turno, ma il risultato finale porta a parlamenti più cristallizzati. E il presidente della Repubblica, ovviamente, non può funzionare da arbitro, proponendo maggioranze e possibili accordi, come invece avviene nel sistema italiano. Gli effetti sono vari, con anche qualche esito non semplicissimo da spiegare, a cominciare dalle conseguenze sulla forza negoziati di Emmanuel Macron in Ue. Mercati felici per le previsioni politiche indovinate (economisti vincono contro politologi).

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Qui analisi confuse. Ma non fa niente, perché poi la politica si impone da sola. Certo, per Giorgia Meloni la sconfitta dei salviniani di Francia potrebbe essere una bella occasione per regalarsi una revisione politica senza fatica, con un ulteriore passo verso il centro, verso il taglio degli estremi, verso una posizione strategica tra i grandi paesi europei. 

Fatto #2

La leader verde che ha trascinato al voto contro la destra francese.

Fatto #3

Joe Biden regge alle pressioni per il ritiro e l'incertezza mette in difficoltà anche Donald Trump.

Oggi in pillole

• Arriva Taylor Swift.
• Francia scossa dalle divisioni politiche ma con studenti sempre più bravi.
• Pochi figli ma fecondazione assistita sempre più efficace.
• Musetti, Paolini, Sinner: tutti ai quarti di finale di Wimbledon.