Di cosa parlare stasera a cena
Tutto quello che c'è da dire sull'attentato a Trump, stasera a cena
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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C’è la posizione ufficiale di Joe Biden, sinceramente (e anche tatticamente) a favore della riconciliazione nazionale per rispondere assieme ai colpi di questa specifica e molto americana forma di terrorismo un po’ fai-da-te e un po’ ispirato dagli eccessi del dibattito pubblico
e non mettiamoci nelle mani di would-be assassin (perfino un goccio di ironia nella definizione di aspiranti assassini)
delle condizioni reali del confronto politico in Usa chiedete agli esperti
con un’idea per i democratici: comunque non siate remissivi, non avete colpe e dovete combattere le tesi e la pratica di Donald Trump senza nascondervi
e potremmo aggiungere che forse, dal punto di vista elettorale, l’effetto positivo per Trump è da verificare nell’intervallo di tempo di più di tre mesi, durante il quale potrebbe ridursi l’effetto emozionale, mentre potrebbe aumentare l’attenzione per i temi concreti della campagna elettorale. Giusto, quest’ultima è una pia illusione, però anche lasciando stare i temi concreti, i democratici hanno il destro per una grossa mossa d’immagine con il cambio in corsa del candidato, decisione da prendere post-attentato e da valorizzare in modo travolgente
Giuliano Ferrara non vede, però, spiragli di recupero per i democratici, anche perché il gesto del pugno e il grido “fight!” detteranno le condizioni per stare sulla scena politica
i responsabili della sicurezza si difendono dalle critiche
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Parlate di Bagnoli, anche a rischio di vincere il primato mondiale di noia nelle chiacchierate a cena, e fatelo con spirito mosso da curiosità dopo i tanti fallimenti e il micidiale disinteresse e con rispetto per chi tenta questa iniziativa. Giorgia Meloni è andata a prendersi un po’ di contestazioni e qualche freddezza o ironia dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, già ingaggiato con quell’insolita presentazione qualche giorno fa (“sono la stronza…”)
Fatto #2
Volodymyr Zelensky può ragionevolmente contare sugli ingenti finanziamenti militari americani approvati pochi giorni fa anche in caso di vittoria di Donald Trump. E questo è un elemento strategico nella guerra
Fatto #3
Non sono super notizie ma sono cose che stanno succedendo davvero e che forse si prestano più di altre per due chiacchiere a cena (ovviamente tra persone un po’ informate). Insomma, oggi c’è un eurogruppo, quindi i ministri dell’economia dei paesi euro riuniti, e si parlerà di conti pubblici per il 2025 (cioè roba che ha a che fare con la nostra manovra) e di competitività. Per i primi c’è il riferimento di Paolo Gentiloni, commissario europeo, alla stretta che si comincerà a percepire da parte della commissione sugli obiettivi fiscali. Per la seconda si parlerà anche del rapporto presentato da “my friend Enrico Letta” come dice Gentiloni, perché aziende e amministrazioni in Ue hanno davanti impegni giganteschi per aumentare gli investimenti e bisogna trovare un modo per riuscirci
Oggi in pillole
- La Lega gioca con le provocazioni, lo fa per stare un po’ sui giornali con qualche sortita a effetto e poi passa a un’altra trovata
- Applausi a Cristiana De Filippis, lavoratrice geniale della matematica che ha vinto il principale premio europeo
- La Francia spera di essere il primo paese, dopo molti anni, a non perdere troppi soldi con l’organizzazione delle Olimpiadi
- Qui se volete rivedere le celebrazioni parigine