di cosa parlare stasera a cena
L'intesa tra Giorgia Meloni ed Emanuele Orsini
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!
La notizia è che Giorgia Meloni cerca qualche amicizia, nel senso della sponda politica, anche fuori dalla sua ristrettissima cerchia personale. Lo fa con Confindustria, mostrando un’intesa quasi al 100% con il presidente Emanuele Orsini, dal quale, in cambio, sono venuti giudizi positivi sul governo come non succedeva con la precedente guida degli industriali. Non ci tratta solo di farsi reciprocamente i complimenti. Le aziende italiane hanno certamente una lunga lista di lamentazioni ma stavolta preferiscono concentrarsi sui punti di forza del paese. La prova data dalla pandemia in poi è stata effettivamente straordinaria, con la capacità di reggere e addirittura incrementare le quote di export e di dare un forte sostegno all’occupazione, con i salari del settore manifatturiero sopra alle medie nazionali.
Orsini si è rivolto anche ai sindacati, chiedendo dialogo e impegnandosi sulle “cose da fare assieme” (anche per la sicurezza sul lavoro). La risposta sembra indicare che si aprirà una stagione di confronto.
Le tre cose principali
Fatto #1
Altre amicizie importanti per allargare le frequentazioni meloniane. E va citata, per togliere di mezzo speculazioni, la precisazione fornita da Marina Berlusconi a Repubblica. Mentre Il partito di Meloni parte con i congressi e chissà cosa ne verrà fuori (una volta la stagione congressuale del maggiore partito della maggioranza teneva in sospeso la politica nazionale).
Fatto #2
Distrutto da una sorprendente azione ucraina uno dei più grandi depositi di armamenti in territorio russo. Esplosioni potentissime sono state avvertite da molti cittadini russi. Impossibile per il regime putiniano tenere nascosta questa micidiale batosta strategica, con la quale l’esercito russo perde una parte rilevante del suo potenziale offensivo. Sarebbero 30 mila le munizioni messe fuori uso.
Fatto #3
Un documento per far sapere perché 111 funzionari della sicurezza nazionale di estrazione politica repubblicana voteranno per Kamala Harris. Serve a mettere in ordine tutte le ragioni di preoccupazione per la stabilità delle relazioni internazionali portate dalla strategia di Donald Trump.
A proposito, molto per vie traverse ma non troppo. Ecco l’attività dei gruppi jihadisti (con sostegni esterni) che avanzano in Mali, Burkina Faso, Niger.
Oggi in pillole
- I piani come quello di Mario Draghi vanno realizzati per bene, altrimenti si fanno figuracce. E con la politica industriale il rischio è sempre alto. Con i chip, ad esempio, è andata maluccio.
- Attenzione al maltempo soprattutto in Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo.
- Non si fermano gli incendi in Portogallo.