Di cosa parlare stasera a cena
Una manovra economica tra equilibrio e saggezza
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Da fonti della Nato è stata diffusa notizia sulla sempre più probabile proposta di ingresso all’Ucraina. È un passo importante di per sé e lo è anche perché comporta l’ipotesi di fine del conflitto in tempi non lunghissimi. Tutto questo ha ovviamente a che fare con il piano per la vittoria presentato da Volodymyr Zelensky a vari governi mondiali e al Parlamento ucraino.
Le tre cose principali
Fatto #1
Nella manovra economica c’è equilibrio e una certa saggezza. Con equilibrio ci si tiene tra la tutela della reputazione sui mercati internazionali (e l’Ue dà all’Italia sette anni anziché quattro per il piano di rientro) e qualche misura a sostegno soprattutto dei redditi bassi. Per le pensioni torna la piena indicizzazione e questa è una decisione che pesa nel giudizio di molte persone sulle scelte di bilancio. In generale si può dire che manca la dettagliata revisione delle spese, ma è una scelta che andrebbe staccata dalla manovra e dal rito della sessione di bilancio, e inserita, invece, nell’ordinaria attività di ogni ministero. E qualcosa di simile si può dire per le grandi misure per lo sviluppo economico. Serve una spinta al sistema produttivo, ma, anche in questo caso, bisognerebbe abituarsi a non confidare sempre e solamente nei provvedimenti della manovra. C’è l’incognita delle adesioni al concordato proposto alle partite Iva. La partita è anche tattica, con il governo fermo (stando alle dichiarazioni) sull’idea di non concedere il rinvio, dalla fine di ottobre alla fine di novembre. Ma la carta è sempre giocabile, anche se bisognerà dire agli altri europei di avere un po’ di pazienza.
Fatto#2
Secondo la Cnn il piano di attacco israeliano verso l’Iran è pronto e prossimo all’attuazione.
Fatto#3
Il sindacato americano dei lavoratori dell’automotive è forte e ben organizzato politicamente. Per anni di tendenza democratica ha avuto, nel recente passato, qualche scivolata trumpiana. Ma in questa occasione il settantottenne candidato repubblicano è di nuovo il principale bersaglio polemico e nemico elettorale, anche perché, come dire, se l’è cercata, con parole sciocche e offensive verso i lavoratori. Interessante andare di nuovo a vedere cosa succede in Pennsylvania, con un aumento rilevante dei voti anticipati rispetto all’ottobre del 2015, quando vinse Donald Trump. La tendenza è favorevole a Kamala Harris.
Oggi in pillole
- La Germania colpita dalla recessione e dal costoso cambiamento della sua politica energetica ci riprova con la politica industriale. Olaf Scholz promette nuove direttrici per lo sviluppo e garantisce che tutti ne beneficeranno. Chissà
- Le campagne di disinformazione russe in Usa.
- Perché a Taiwan amano la democrazia.
- Tempaccio con allagamenti, chiusure di scuole e molte persone in difficoltà nella Liguria prossima al voto.