(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

L'Italia cresce meno di quanto si aspettasse, dice il Fmi

Giuseppe De FiIippi

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Secondo il Fondo monetario internazionale (che però non è infallibile) l’Italia quest’anno sta crescendo un po’ meno delle attese del governo e anche l’anno prossimo ci sarà minore rialzo del Pil rispetto alle previsioni di Palazzo Chigi. Per la manovra economica è un richiamo ad ancora maggiore prudenza, perché il ricorso al deficit diventa più difficile e gli spazi di finanziamento delle iniziative espansive si riducono. Il Fondo tiene fede alle sue ricette tradizionali, più o meno le stesse dagli anni Sessanta a oggi, ma difficili da contestare. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La manovra economica attraversa anche quest’anno la fase alchimistica della trasformazione durante il passaggio da Palazzo Chigi a Montecitorio. Tra la sera dell’approvazione al Consiglio dei ministri, quindi ancora nella fase fideistica verso l’inconoscibile, e l’attesa epifania parlamentare interviene, anche quest’anno (come per lo scioglimento del sangue di San Gennaro), qualche spirito o spiritello a cambiarne il testo, a limare cifre, a integrare articoli, a crearne interi nuovi capitoli. Tra le varie novità c’è l’estensione del taglio del cuneo fiscale e contributivo. 

Comprensibilmente anche i sindacati aspettano a dare un giudizio. La Cisl aveva individuato varie misure positive nella manovra, ma ora deve aspettare di vederla nella versione che andrà al Parlamento.

Fatto #2

Una commissione sul razzismo del consiglio d’Europa lancia accuse all’ingrosso e confonde dati già confusi, il governo non spreca l’occasione per offendersi.

Fatto #3

A Kazan, in Russia, il vertice putinizzato dei paesi Brics, con la partecipazione di uno Xi Jinping in vena di pacche sulle spalle e con uno dei pochi elettri democraticamente, l’indiano Narendra Modi, apparentemente fuori luogo, anche quando tenta di convincere Vladimir Putin a cercare la pace con l’Ucraina.

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