Il fronte sovranista europeo è diventato il migliore amico di Netanyahu

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La radicalizzazione giudiziaria della Corte penale internazionale non serve alla sua attività centrale e cioè l’applicazione di una forma di giurisdizione quasi universale in tema di diritti dell’uomo e, invece, ne scredita l’attività. E quando la giustizia viene politicizzata, usata come arma politica, chi è attaccato è costretto a utilizzare strumenti di difesa politici. E si finiscono per creare alleanze occasionali, a volte un po’ sbilanciate, con il fronte sovranista europeo trasformato nel migliore amico di Israele. Mentre va ricordato che gli israeliani, compresi gli oppositori interni di Netanyahu, si sono stretti attorno al governo in difesa della necessità di difendere lo stato e i suoi cittadini da aggressioni esterne, una posizione condivisa aldilà degli schieramenti politici

Le tre "cose" principali

Fatto #1
La ripetutamente dimostrata inutilità e pericolosità della permanenza di forze italiane nella missione Unifil in Libano.

Fatto #2
Così si parla davanti ai sindaci. 

Fatto #3
Ripescaggio dal Foglio per illuminare le nomine trumpiane, ecco il dottor Oz

Oggi in pillole

• Ah sì, Raffaele Fitto tra l’altro ha avuto lunghissimi tormenti giudiziari, uscendone senza macchia e dando, anzi, prova di grande serenità interiore e di resistenza psicologica
• La distensione commerciale tra l’Ue e la Cina è molto lontana
• La Spagna ci va pesante con le multe alle compagnie aeree che caricano gli extracosti
• Le aziende quotate alla Borsa di New York fanno record di utili. Ma a molti non basta la cara vecchia Borsa, preferiscono l’azzardo pieno del Bitcoin