Opere d'arte contemporanea esposte nella sede di Banco BPM in Piazza Meda a Milano (LaPresse) 

Di cosa parlare a cena stasera

Perché il cda del Banco Bpm ha respinto l'offerta di Unicredit

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!


     

Il Cda del Banco Bpm respinge l’offerta di Unicredit. Perché è troppo esigua e non riflette il corretto valore e perché ridurrebbe l’operatività dell’attuale rete della banca e farebbe danni a un marchio conosciuto e apprezzato. Sembra che ci siano le armi finanziarie per resistere, mentre da parte dei soci non si avvertono cedimenti. Per Andrea Orcel e il suo Unicredit si tratta in ogni caso di un passo utile. Secondo il Financial Times simile alla strategia di uno scacchista che comincia la partita strategicamente preparando le condizioni migliori per entrare poi nella fase di attacco tattico. Significa che Orcel sia con Commerzbank sia con BancoBpm ha avviato i primi passi per vedere poi cosa gli è più conveniente nei successivi sviluppi.

 

Un po’ di analisi tecnica sul titolo, se vi incuriosisce.

   

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Manovra rallentata o proprio bloccata per le divergenze nella maggioranza. L’insistenza leghista sul taglio al canone Rai e la tetragona resistenza di Forza Italia concorrono nel fermare tutto. Ne va anche di temi come il taglio Irpef che dovrebbero essere gestiti come obiettivi comuni della maggioranza.

     

Fatto #2

Donald Trump ce l’ha con la Cina e vuole smontare il Nafta (l’accordo di libero scambio del Nord America).

    

I canadesi non la prendono bene.

    

Fatto #3

Brutte le liti tra fratelli (d’Italia). Qui, tra Giuli e Crosetto, c’è una tenzone tra professionismo culturale e opposte piemontesità.

    

Oggi in pillole

Di più su questi argomenti: