Foto Epa, via Ansa

di cosa parlare stasera a cena

La Francia aspetta un nuovo rifondatore

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Che confusione in Francia, il paese che non ha la risorsa dei veri governi tecnici, quelli cui poi tutti possono dare addosso fingendo di non averci a che fare. In Francia, invece, il governo di unità nazionale è veramente di unità nazionale e quindi non può fare niente, perché ciascuno si sente colpito in una parte del suo rapporto con l’elettorato. Situazione che non si sblocca, se non, appunto, alla francese e quindi con l’arrivo di un rifondatore, una specie di Napoleone o di de Gaulle. E i lepenisti voteranno con la sinistra estrema contro il governo.

      

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Che confusione l’auto europea. Stellantis è uno dei grandi gruppi colpiti dagli errori di programmazione pubblica e dalle politiche antiindustriali (adottate, però, con il silenzio assenso degli industriali). Carlos Tavares va a allungare il repertorio storico degli antipatici che reggono finché hanno successo e poi vengono scaricati quando le cose vanno male. Merita il discredito e il calcio dell’asino populista per la sua liquidazione milionaria. John Elkann non sembra appassionato, non si vede in lui quella punta di rabbia che ci vorrebbe in questa fase. La Borsa si ritrae, i tedeschi si preparano a parlare con i loro sindacati e a gestire la questione in casa, gli spagnoli producono tante auto anche in questo momento difficile, altri paesi sono sostanzialmente usciti dalla partita automobilistica. Noi siamo nei guai. Sorprende poi che un gruppo delle dimensioni di Stellantis sia arrivato a una successione ampiamente annunciata senza avere un’indicazione sul prossimo ceo, dando l’impressione di aver avviato ora una specie di campagna repentina di ricerca personale. Mentre le vendite vanno male. E l’Ue prova a correggere la rotta per la transizione produttiva ed energetica (se i popolari riescono a far leva sui conservatori e ottenere una correzione del green deal fanno un’operazione politica di grandissimo rilievo). È cominciato il cambiamento del cambiamento.

   

Fatto #2

In Germania è cominciato lo sciopero contro la transizione (anche se non lo dicono).

     

Fatto #3

Tommaso Foti è scelta di partito per Giorgia Meloni, ma non è scelta smagliante. Con dossier importanti come i rapporti con l’Ue mentre si gioca la partita di cui sopra e l’attuazione definitiva del Pnrr.

   

Oggi in pillole