Zelensky a Roma riceve il sostegno dell'Italia

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Volodymyr Zelensky a Roma riceve il sostegno pieno e duraturo dell’Italia, confermato dalle parole nette di Giorgia Meloni. Ripeterlo è un fatto politico importante, anche per i rapporti tra Italia e Usa.

Mentre Meloni ha incontrato Kaja Kallas, responsabile Ue per gli Esteri.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Vincenzo De Luca, in modo più vociante, e Gianluca Zaia, in modo più sornione, guidano la battaglia del terzo mandato. Anche nella polemica verso i loro partiti di appartenenza si nota la differenza di strategia, ancora una volta De Luca è più esplicito e pronto a una immediata scissione, mentre Zaia sta ancora giocando una partita interna alla Lega (ma con forti tentazioni di autonomia veneta)

Fatto #2

Il pasticcio previdenziale combinato con le omissioni dell’Inps e le incursioni della Cgil. Il punto è che nessuno ha il coraggio (politico) di dire che la situazione richiede pesanti riduzioni delle aspettative di chi aspira alla pensione e, forse, nel bilancio tra la permanenza al lavoro e l’importo dell’assegno conviene accettare un po’ di lavoro in più anziché rischiare di trovarsi in serie difficoltà di sostentamento

Fatto #3

Per la democrazia in Venezuela e contro il dittatore Maduro

Da Maduro va solo il dittatore cubano

Oggi in pillole

• Antonio Tajani con i nuovi capi siriani. Una frequentazione che avrebbe sorpreso tutti in passato, ma che ora diventa un inno al realismo politico
• Il mercato del lavoro in piena salute negli Usa alla chiusura della presidenza Biden
• Fallisce lo sciopero del venerdì nel trasporto pubblico locale
• George Soros spende soldi e influenza per promuovere esattamente le cose che piacciono a noi, il liberalismo, la democrazia, lo stato di diritto, la libertà di pensiero e di espressione. Non accostatelo alle ingerenze populiste spinte fino alla tolleranza per il nazismo di Elon Musk