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Di cosa parlare a cena stasera

La strategia comunicativa di Giorgia Meloni

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Ha una certa efficacia il punto difensivo/offensivo di Giorgia Meloni nella vicenda delle indagini su di lei e su altri importanti esponenti del governo e nel dibattito che ne è seguito. Efficacia sul piano del consenso e della comunicazione, ovviamente, anche perché altri piani non esistono o sfuggono al controllo di chiunque di noi (e c’è da scommettere che l’inchiesta non arriverà ad alcun risultato). Perché fare appello al senso di appartenenza nazionale e al modo in cui un’inchiesta può influenzare il comportamento degli operatori dei mercati internazionali rispetto ai titoli italiani è un modo per mettersi in buona relazione con un grande pubblico di elettori e di generici sostenitori del governo e forse riesce anche ad allargare quella platea. Ed è innegabile che Meloni, in questo tipo di situazioni, abbia più forza comunicativa rispetto ad altri presidenti sui quali si scatenò l’onda giudiziaria.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1
I bambini presi in ostaggio da Hamas avrebbero dovuto essere i primi a essere rilasciati.

 

Fatto #2
Donald Trump riesce a fare confusione anche durante l’indagine sull’incidente aereo di Washington e si incarta nelle analisi tecniche chiaramente fuori dalla sua portata.

 

Fatto #3
La Russia riesce a esportare sempre meno petrolio, ogni riduzione dell’export è un colpetto al potere e alla stabilità di Putin.

 

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