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Di cosa parlare a cena stasera
Il ricatto di Trump all'Ucraina
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Gli Usa stanno premendo sull’Ucraina perché accetti l’accordo sui metalli di grande valore e utilità delle sue miniere, anche le accuse attinte dal linguaggio degli odiatori e usate da Donald Trump contro Volodymyr Zelensky rientrano in questa partita. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, lo ha ripetuto con chiarezza. Si nota una certa quota di prepotenza ma c’è anche, implicitamente, l’attestazione di un fatto poco considerato e cioè che l’Ucraina ha conquistato sui campi di battaglia una posizione di forza, che ora, vale sia verso i suoi nemici russi sia verso i nuovi quasi nemici americani
Le tre "cose" principali
Fatto #1
La visita a Kyiv dell’inviato americano si chiude senza dichiarazioni congiunte, intanto, all’Onu, gli Usa bloccano la possibilità di definire “aggressione” la guerra russa contro l’Ucraina
Fatto #2
Dalle 18.30 di Parigi Emmanuel Macron risponde a domande sul nuovo posizionamento della Francia e dell’Europa in vista della possibile rottura tra gli interessi strategici europei e quelli americani. Chissà se dalle risposte del presidente francese arriverà qualche indicazione utile per capire quale impostazione si potrebbe dare alla possibile alleanza militare europea
Fatto#3
Non è facile, a volte è impossibile, individuare la linea di separazione tra Pd e 5stelle. Ora però l’irruzione putinian/trumpiana sta funzionando come un liquido di contrasto in un’analisi clinica per evidenziare i possibili punti di divergenza. Con effetto aumentato quando il confronto politico avviene in Europa
Oggi in pillole
- ehm, l’intervento del governo per consentire la proroga delle licenze dei balneari non risulta, almeno al Tar della Liguria, che si è espresso su un ricorso e ha dovuto negare l’esistenza di nuova normativa o testo facente legge di nuovi accordi europei
- Elon Musk fa una specie di spending review arrembante ma i conti non tornano
- si riapre il rubinetto verso la Russia
- Trump si autodefinisce Re non si bene se solo di Manhattan o degli Usa in un intervento pubblico scritto per bocciare la politica dei prezzi di accesso per le auto alle strade della zona più intensamente trafficata di New York. Da buon Re cancella ogni possibilità di discussione e salta le autorità locali. In America un po’ si ride e un po’ ci si preoccupa, fino a ricordare che un Re lì c’è stato fino a 250 anni fa e che si pensava di averlo cacciato per sempre
- la pizza perfetta sulla Tv americana, niente male si direbbe
- e gli americani vanno in vacanza in Svizzera ma non dove si parla italiano
- no, i sandali pratici ed essenziali non sono un prodotto artistico
- Amazon prende il controllo dell’epica cinematografica di 007 dalla famiglia Broccoli
- la vita breve. intelligente e gentile di Lorenzo Patàro