di cosa parlare stasera a cena

Il peso della geografia nella difesa europea

Giuseppe De Filippi

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Lasciati soli e con brutta gente dalle parti del confine orientale dell’Ue è meglio stringersi accanto ai vicini in grado di offrire copertura e integrazione. In tanta geopolitica televisiva non appare mai una considerazione logica delle determinanti appunto geografiche e politiche dalle quali deriva, in modo sostanzialmente inderogabile, la necessità di serrare militarmente i ranghi dei paesi europei. Da chi dovremmo andare se non dai nostri vicini democratici e già politicamente integrati attraverso l’Ue o militarmente attraverso la Nato e le altre forme di operatività congiunta? Non si scappa e non c’è antipatia (stupida) che tenga e non c’è sovranismo da ossequiare. La geografia ci spinge verso qualche forma di partecipazione al sistema di difesa franco-tedesco-polacco-inglese, non c’è altro in circolazione e non c’è di meglio. Anche dopo la soluzione delle crisi causata dall’invasione russa dell’Ucraina la necessità geopolitica sarà la stessa e la chiamata per l’Italia sarà la stessa.

  

Il piano per aumentare la spesa militare va nella stessa direzione (obbligata). Ugualmente servono realismo politico e coraggio per spiegare alle opinioni pubbliche che serve riarmarsi e che bisogna spendere.

  

In Italia nessuno è dichiaratamente e seriamente favorevole al piano europeo per il riarmo. C’è chi è davvero e profondamente contrario e chi capisce che non c’è alternativa ma vuole lasciare che le cose avvengano un po’ da sole. “Non nel mio nome”, ma fatelo lo stesso perché ci serve. Elly Schlein vince (o perde) nell’arte della distinzione spiazzante.

   

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Sì, perché intanto Donald Trump ha fermato gli aiuti per l’Ucraina

Ma ha incassato un estremo tentativo di riallacciare qualche forma di collaborazione con le dichiarazioni del primo ministro ucraino sulla disponibilità alla trattativa con gli Usa, tenendo dentro anche gli accordi minerari, e la dichiarazione di Zelensky “pronto a lavorare con la leadership di Trump per arrivare alla pace”. Probabilmente sono solo tentativi di stanare la cattiva volontà trumpiana ma potrebbero avere un certo peso

 

Fatto #2

I guai commerciali, finanziari, economici che gli Usa trumpiani stanno causando a loro stessi e al mondo.

 

Le tasse sul commercio con Canada e Messico già fanno male

   

Fatto #3

Prima o poi anche JD Vance diventerà un problema per questa già problematica presidenza, qui se la ride parlando di invasione dell’Ucraina

 

E dà la sua versione, molto contestabile, dello scontro con Zelensky

  

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