Di cosa parlare stasera a cena

Che cosa ci racconta l'agenda Meloni

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Interessanti, così per fare gli informati a cena, gli appuntamenti della premier nei prossimi giorni. Risolto, o forse no, l’incontro a Palazzo Chigi con Antonio Tajani e Matteo Salvini, alla presenza del ministro Guido Crosetto e dei due sottosegretari alla presidenza. Il “forse no” deriva dalla reazione a caldo di Salvini, entusiasta per l’esito dei colloqui interni alla maggioranza fino a spingersi a dire che è “andata benissimo”. Eccesso verbale che ci metterebbe un po’ in allarme, sia se le tesi salviniane fossero state prevalenti (che è lo scenario peggiore) sia se invece ci sia ironia e intenzione di continuare con gli ammiccamenti trumpiani e anzi di rinforzarli. Ma, dicevamo, l’agenda della premier. Sistemata la questione della maggioranza, il carnet di impegni prevede la partecipazione a un nuovo colloquio parigino tra i paesi intenzionati a dare un contributo alla difesa europea e alla costruzione di un’entità autonoma (ma integrata con la Nato), strategicamente definita e riconosciuta nel mondo per confrontarsi con le altre potenze militari. È il nucleo nascente di un’alleanza che avrà un posto nella storia. E poi, non sembri una presa in giro, sabato al congresso di Azione, invitata, lo ha detto Carlo Calenda, come sono stati invitati tutti i leader politici sostenitori dell’Ucraina. Insomma, per quanto ci sia un po’ di meccanicità, sembra una chiamata a raccolta, colta da Meloni e trasformata con la sua presenza, di un fronte politico ancora inespresso, fatto da chi si schiera con i volenterosi europei e con i coraggiosi ucraini, fronte che, tuttavia, non è pienamente sovrapponibile alla maggioranza di governo

  

Fatto #1

I piani di attacco condivisi sulla discussa piattaforma Signal pubblicati dal direttore di The Atlantic per smentire la propaganda trumpiana che lo attaccava come imbucato nella chat e definendo falsità le indicazioni sul contenuto di estrema importanza dello scambio di messaggi. Lo scivolone pubblico dell’amministrazione americana si fa sempre più grottesco, con il ruolo di Mike Waltz passato in primo piano, perché è stato dimostrato che è stato lui, segretario per la sicurezza nazionale, a invitare Jeffrey Goldberg nella chat

  

e qui c’è proprio tutta la chat

 

Fatto #2

Stare preparati (e, chi può e vuole, anche riarmati) e difendersi dalle avversità, una questione europea

 

Un “Emmanuel ti richiamo tra pochissimo” che dà il tono della frequenza e intensità del dialogo tra volenterosi e Ucraina

 

Fatto #3

Le manifestazioni e le proteste, contro Hamas a Gaza. Di rilievo anche perché appaiono pienamente spontanee

  

Oggi in pillole