Renzi da Obama, la crisi dell'Euro(pa) e la fine delle code. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Non trovare soluzioni alternative alle ‘braccia allargate’, è per i paesi europei un modo elegante per lavarsi le mani di fronte ad un dramma (l’emergenza sbarchi e la morte dei migranti) che sarà sempre più insopportabile dall'Italia…”
Monsignor Nunzio Galantino (segretario generale della Cei)
Guerra & Pace
Oltre il Califfo c’è di più. La visita a Washington del premier iracheno Abbadi ha confermato come Isis non sia l’unica emergenza da affrontare nell’ex paese di Saddam Hussein. Resta urgente avviare un processo di riconciliazione nazionale (anche per contribuire a stabilizzare l’intera regione mediorientale).
Jihad quotidiana. Nello Yemen Al Qaeda locale (AQAP) ha preso il controllo di un importante aeroporto e di un terminal di esportazione del petrolio vicino Mukalla, nel sud del paese. In Siria, invece, medici testimoni raccontano all’Onu di bombardamenti a colpi di gas tossici.
La droga del conflitto. Il prezzo della pace nella trattativa tra Colombia e Farc mentre Vice news racconta quelle generazioni di colombiani che non hanno mai vissuto un periodo di pace duratura nel loro paese.
Battaglia navale. A otto mesi dal termine del conflitto a Gaza il braccio di ferro si sposta: crescono gli incidenti tra pescherecci palestinesi e Marina israeliana.
Generale Pinotti. Le Forze armate italiane sono impegnate in circa trenta missioni all’estero, molto dispendiose, che non corrispondono più ai nostri interessi geopolitici. Mario Sechi svela come sarà la nuova Difesa.
Quarta sponda. Cosa resta della Tripoli coloniale italiana (tantissimo), dopo 4 anni di caos e rivolgimenti.
Personaggi
Saremo alleati? Marzieh Afkham è la prima donna ambasciatrice dell’Iran: dalla Rivoluzione del 1979 nessun incarico di questo livello si era tinto di rosa. E poi l’agenda di Teheran tra Siria, Damasco, i litigi con i sauditi e la liaison con Mosca (guardando in modo nuovo a Washington).
Alla corte di Saddam (e del Califfo). Izzat Ibrahim al Douri, ex braccio destro del dittatore Saddam Hussein, è stato ucciso dall’esercito iracheno durante un’operazione nella provincia di Salahuddin. Dopo la caduta del Rais nel 2003, Al Douri è diventato il leader dei baathisti iracheni per poi raccogliere la maggior parte delle sue truppe sotto la bandiera dell’Esercito naqshbandi, uno dei più importanti gruppi ribelli in Iraq che ha contribuito all’ascesa dello Stato islamico nell’estate 2014.
Se ne parla oggi
Tragedia greca. Danilo Taino sul Corriere scrive che gli economisti del Fmi starebbero già lavorando per un default controllato di Atene. A questo punto Angela Merkel e i “rigoristi” temono di più, per la tenuta del sistema, le eccessive concessioni al governo Tsipras. Nessuna sorpresa: per accorgersi del (nuovo) rischio Grexit, basta guardare il grafico sull’andamento dei bond di Atene nell’ultimo biennio anche se il commissario Ue Moscovici prova a lanciare l’ennesimo (pen)ultimatum: riforme o default. La parola finale spetta all’Eurogruppo dell’11 maggio. Cosa potrebbe succedere davvero in caso di default o uscita di Atene dall’eurozona.
Vecchia Europa. Le (poche) ragioni e i (tanti) torti di Eurolandia nella crociata contro Google, secondo l’Economist.
Corsa alla Casa Bianca. Bloomberg fa un confronto tra la Hillary Clinton delle primarie 2008 (perse contro Obama) e quella 2016. Errori e situazioni da non ripetere. Mentre il partito Repubblicano è in fibrillazione perché sembra che il mostro sacro Ronald Reagan non sia più un mito. La congiura di Marco Rubio allarma la destra ortodossa.
Povero Ronald. Perché McDonald’s, da Manhattan a Mosca al Giappone, è diventato improvvisamente il bersaglio delle proteste di attivisti e lavoratori.
Borsa d’Arabia. Tutte le mosse di Riyad per aprire, dal 15 giugno, il proprio mercato azionario agli investitori stranieri. L’obiettivo della monarchia saudita è affrancarsi dalla dipendenza pressoché totale dal petrolio.
Il mondo a Oriente. Mentre l’Europa si arrovella sul senso e l’utilità del grande accordo transatlantico con gli Usa, Washington lavora alacremente all’altro grande round di libero scambio: il TPP con i paesi asiatici e il Giappone. Servirà (anche) a fare massa critica per contenere l’imperiosa ascesa cinese. La partnership è buona cosa per le elites, lo sarà per tutti gli altri, si chiede Vox?
La rotta di Francesco. Perché il Papa andrà presto in visita a Cuba, all’interno di un più vasto viaggio negli Usa.
Mappa del giorno
Cinquemila miliardi sono le sigarette fumate al mondo nel 2014. La Cina domina il mercato legale (e anche quello dell’illecito)
Italy in a day
Un italiano in America. Il premier Renzi da Obama e quei ritardi del sistema paese che rendono la visita poco trionfale. Le multinazionali americane sono infatti i più grandi investitori esteri in Italia, benché in calo negli ultimi anni. Nel resto d’Europa invece hanno continuato a creare posti di lavoro.
Il fisco e la Porsche. Provincia per provincia, la mappa dei redditi e delle auto di lusso. A Isernia ci sono più Jaguar che ricchi. Rolls Royce e Maserati immatricolate smascherano Olbia, mentre Sondrio è più sfarzosa della Milano della Moda.
Montecitorio, la fiction. Nei Palazzi della politica e nei suoi vasti dintorni succedono cose che i comuni cittadini faticano ad immaginarsi. Ecco, Mattia Feltri su La Stampa prova a immaginarsele per voi e a raccontarle. Oggi si parte da Berlusconi e Paolo Del Debbio. Ah, qualsiasi riferimento a nomi animali cose e città realmente esistenti è puramente casuale…
La rottamazione in fabbrica. Sergio Marchionne e il salario variabile dipendente, senza attendere leggi. I dettagli della proposta del Ceo di Fca e perché il salario di produttività è una delle maggiori sfide delle nuove relazioni industriali.
Mps e dintorni. Più che una cura la “bad bank” rischia di essere un pericoloso placebo di stato.
Non ci sono più le lavatrici di una volta. Il piano Whirlpool e la contraddizione del “più lavoro al Nord e meno fabbriche al Sud” e l’intervista all’ad del colosso americano che spiega i piani italiani della multinazionale.
Argomenti di dibattito
L’ultimo taxi. Alberto Heimler su Project Syndicate spiega bene l’approccio “vetero” proprio dell’Europa (e dell’Italia) davanti a fenomeni di “disruption” come Uber (ma non solo): tutelare e difendere l’offerta che c’è invece della domanda che evolve.
God save the Queen. Lunga vita al Regno Unito, ma non a qualsiasi costo. Martin Wolf sul Financial Times s’interroga sulle imminenti elezioni inglesi e il ruolo che giocherà il partito nazionalista scozzese nel futuro UK. Il Wsj, invece, ha costruito un giochino infografico in cui si possono formare a piacimento coalizioni tra partiti e capire se, in termini di programma, funzionerebbero. Di sicuro: i laburisti non faranno accordi con gli indipendentisti scozzesi. Lo ha detto Ed Miliband nell’ultimo dibattito tv.
Cambiare vita (e passare all’incasso). Bernanke, Geithner & Co. Fortune racconta le nuove ricche carriere professionali, tra consulting, banche e fondi, dei cinque grandi “regulators” della crisi finanziaria americana (e mondiale).
La mano (in)visibile. Qualcuno si sta chiedendo se il capitalismo di questi ultimi anni non ci renda un po’ più stupidi, sfruttando cinicamente i nostri pregiudizi.
La musica brutta. La “musica di merda” è un valore assoluto? Oppure è possibile che un giorno ci troveremo a rivalutare tragedie tipo Giovanni Allevi, Il Volo e i Modà?
Cose da sapere
Mar Giallo. Foto satellitari dimostrano che la costruzione di una pista d’atterraggio cinese nelle isole contese del pacifico meridionale, è molto più avanti del previsto. Escalation militare alle porte?
Il sorpasso. Nel 2014 è triplicato l’uso di sigarette elettroniche da parte degli studenti americani di high school e, in molti casi, i giovani le preferiscono a quelle normali.
Un paese più civile. Da maggio, e dopo tre sperimentazioni, arriva finalmente il simulatore dell’assegno Inps.
Effetti collaterali. In una bella infografica interattiva su base globale, dove continuano a uccidere le mine anti-uomo.
Ossessioni
(Im) Porto d’armi. Le violenze da arma da fuoco (pistole) costano ogni anno agli Stati Uniti la cifra mostre di 229 miliardi di dollari, quasi quanto l’intero programma Medicaid. Lo spiega bene un interessante report di Mother Jones.
Rivoluzione Tesla. Cosa succede se la tua auto è più intelligente di te, al netto della fisiologica sorpresa.
Funerali nel mondo. Ogni religione ha un rito e un modo per esprimere l’ultimo saluto. Un’infografica li racconta.
La fine della coda. Approfittando dell’uscita dell’Apple Watch, il suo prodotto più di lusso, Cupertino ha deciso di mettere al bando le lunghe attese fuori dai loro negozi. L’alternativa proposta: comprate online, stupidi.
Mettetevi comodi
Nel continente nero. Foreign Policy, basandosi su nuovi documenti declassificati dalla Casa Bianca, rivela il coinvolgimento di Susan Rice e Richard Clarke nel frenare una vasta operazione di peace-keeping sotto ombrello Onu, durante e dopo il genocidio del Ruanda. Correva l’anno 1994.
Gli alti costi dell’abbigliamento a buon mercato. Il viaggio di Quartz tra le grandi aziende inquinatrici del manifatturiero cinese, la fabbrica del mondo. E perché, presto, questo andazzo potrebbe cambiare, spingendo per una rivoluzione verde in (quasi) tutta la Cina.
La torre di Babele. Ventitrè meravigliose mappe e cartine firmate Vox sull’origine delle lingue del mondo (e del linguaggio).
Storie segrete (nei codici). Perché le password che usiamo possono essere ben più di una serie di caratteri a caso.
Alle pendici del mondo. Un magnifico reportage dal Kashmir firmato Roads & Kingdoms, sempre più crocevia e autostrada dell’eroina tra Pakistan e il ricco mercato indiano.
NBA Playoff Preview. Scatta nel fine settimana l’attesissima “post season” del basket Usa. Duelli alieni, progetti agli antipodi e regolamenti dei conti nella utilissima guida de l’Ultimo Uomo.
C’era una volta
Il bellissimo incipit di "Cent’anni di solitudine", oggi che è un anno dalla morte di Gabriel García Márquez (foto: Ap)
Il Foglio sportivo - in corpore sano