L'Ue che non c'è, il business dei migranti e Tea Falco. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Continuo a leggere persone intelligenti che scrivono che senza Sarkozy e Cameron la Libia oggi sarebbe come nel 2010. Non credo. Chi rimpiange Gheddafi dimentica che aveva perso metà del paese e senza esercito assoldava mercenari per fermare rivolta. Che gran stabilità…”
Daniele Raineri
Mar morto
Cimitero Mediterraneo. A Catania sono stati arrestati due scafisti nascosti tra i superstiti, a riconoscerli i sopravvissuti al naufragio di sabato notte. Sono un tunisino e un siriano. Le accuse: omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento della immigrazione clandestina. I pm: a bordo del barcone c’erano 850 migranti.
Occhio alle regole. Come funziona il trattato di Dublino II per i richiedenti asilo adottato dall’Unione europea nel 2003 e la grande mole di richieste che arrivano sul tavolo di Italia e Malta (rispetto al totale Ue) nelle statistiche elaborate di FiveThirtyEight.
La parola ai leader. I dieci punti per fronteggiare l’emergenza sbarchi predisposti da Bruxelles che verranno discussi giovedì al Consiglio straordinario europeo. Peter Spiegel sul Financial Times veste i panni dell’avvocato del diavolo e ricorda (non a torto) che i 10 punti ricordano da vicino il piano già varato dalla Ue (e mai applicato) nel 2013. Quanto all’esito del vertice straordinario, dipenderà molto dall’atteggiamento (e l’impegno) che assumerà Angela Merkel. Berlino infatti sembra più preoccupata dalla crisi greca che dall’emergenza sbarchi (al netto delle dichiarazioni ufficiali).
Le ragioni di un’ecatombe. Guerre, rotte, stati falliti, repressioni, terrorismo. Perché sono ripresi in modo massiccio gli sbarchi di migranti e richiedenti asilo nel Mediterraneo, nella bellissima dataviz del New York Times e tutti i problemi sul tavolo nella utile spiegazione di Vox. Anche La Stampa ha confezionato un interessante speciale multifirma chiedendosi “cosa spinge un fiume di ragazzi, di madri, padri, bambini a rischiare di morire in mezzo alla sabbia o di finire sepolti 500 metri sotto la superficie del mare?”
Numeri e piste dei dannati. Da che paesi arrivano e in che paesi europei sono diretti i migranti che sfidano la morte in mare nella mappa dell’Economist; il numero di migranti sbarcati in Italia (anno dopo anno) dal 2006 al 2015; e quanti sono i rifugiati nel mondo: nel 2014 hanno superato i 50 milioni. Ad accoglierli sono soprattutto i paesi più vicini agli epicentri di crisi: Libano, Turchia, Giordania.
Il business dei poveracci. Il Wsj racconta il business milionario, a partire dai lauti guadagni delle tribù del Sahara per arrivare ai veri burattinai (le milizie libiche), che sta dietro alla tratta e ai viaggi della speranza.
Etenesh, l’odissea di una migrante. L’intensa graphic novel di Paolo Castaldi su una donna etiope sbarcata sulle coste di Lampedusa, due anni dopo la partenza da Addis Abeba.
La vita continua. La dura quotidianità dei pescatori nel Canale di Sicilia, tra morti annegati, contrabbandieri e trafficanti di uomini.
Guerra & Pace
Pantano yemenita. Navi da guerra Usa sono arrivate nel golfo di Aden per fermare i rifornimenti iraniani ai ribelli Houthi. Perché, secondo Business Insider, Teheran sta perdendo la guerra per procura nel piccolo stato arabo; su che basi è possibile mettere fine ad un conflitto che nel giro di un mese ha già fatto mille morti tra i civili e le speranze iraniane di arrivare entro domani ad un cessate il fuoco.
Revival Saddam. Sia Vox che Repubblica tornano sullo scoop dello Spiegel (ne abbiamo parlato ieri) che ha svelato nel dettaglio il ruolo decisivo che alcuni ex ufficiali di Saddam Hussein hanno avuto nella nascita e sviluppo di Isis. Nel frattempo alcune fonti hanno confermato al Guardian che il capo dello Stato islamico, lo sceicco al-Baghdadi, è rimasto gravemente ferito in un bombardamento lo scorso mese e non è più in grado di seguire le operazioni del gruppo giorno per giorno.
Saremo alleati? Dennis Ross su Politico prova a spiegare come salvare l’accordo quadro con l’Iran sul nucleare, nei giorni in cui il negoziato ricomincia in vista della deadline di fine giugno. E cosa significa sulla strada del “deal” l’accusa di spionaggio avanzata da Teheran contro il giornalista del Washington Post, Jason Rezaian. Nel frattempo, scrive Maurizio Molinari, Netanyahu e Putin sono ai ferri corti: Israele è convinta che quei missili finiranno in Libano nelle mani di Hezbollah e parla di “frutto avvelenato” dell’accordo-quadro con l’Iran sul nucleare. Mosca invece mette le mani avanti e ammonisce Tel Aviv a non vendere per ritorsione armi al governo di Kiev.
Quarta sponda. Un interessante (e non banale) reportage di Le Monde dalla Libia, l’ex Eldorado trasformato in caos.
Giustizia d’Egitto. L’ex presidente egiziano Morsi è stato condannato a vent’anni di prigione per la morte dei manifestanti nel 2012.
Se ne parla oggi
Tragedia greca. Continua il gioco delle tre carte del governo di Atene (qui la tabella su tutte le scadenze del debito): negoziati aperti con Bruxelles, strizzatina d’occhio alla Russia (e al gas di Gazprom) e giro di orizzonti negli States per la ristrutturazione del proprio debito mentre il presidente della Commissione Ue, Juncker, pur dichiarandosi insoddisfatto dei progressi, esclude in assoluto l’ipotesi Grexit. Giovedì, a margine del vertice sull’immigrazione, Angela Merkel incontrerà Tsipras. In ogni caso la spina Atene non è l’unico ostacolo sulla strada dell’euro. Servono riforme e vere decisioni, altrimenti il lavorone di Draghi (leggi Quantitative leasing) rischia di non bastare.
Passaggio a Oriente. Le ambizioni cinesi dietro la costruzione della nuova miliardaria “via della seta” (Cpec) con il Pakistan e la risposta di Washington e Tokyo con l’implementazione della grande area di libero scambio transpacifica (Ttp).
Imperi di bollicine. Coca Cola è pronta per acquistare il gigante cinese delle bevande proteiche. L’impatto nella grande partita delle “Cola wars”.
Vita reale. La storia di uno dei vincitori del premio Pulitzer (Rob Kuznia del piccolo giornale californiano Daily Breeze) che nel frattempo ha dovuto lasciare il giornalismo (e buttarsi nel ramo Pr) perché non guadagnava abbastanza per pagarsi l’affitto.
Le elezioni degli altri. Il candidato laburista Ed Miliband non ama la sinistra blairiana, ma in vista del voto inglese di maggio sta tentando di riposizionarsi come favorevole alla crescita e all'austerità. Perché? Una signora scozzese gli ha rovinato la festa…
Vecchia Europa. Cosa c’è dietro la guerra di Bruxelles contro il colosso Google (in attesa dell’imminente denuncia antitrust contro Gazprom).
Mappa del giorno
Legati a Putin, comunque la si pensi. L’esposizione delle banche italiane verso la Russia è seconda solo a quella francese
Italy in a day
Voglia di Aventino. Pd malpancista, opposizioni in trincea e Renzi che tira dritto. L’Italicum e l’accordo necessario per evitare una crisi di governo.
Sostiene Boeri. Il piano del governo avanza: un assegno agli over 55 a basso reddito.
Nazareno 2 (la vendetta)? Ennio Doris e Fedele Confalonieri spingono Berlusconi a riavvicinarsi al premier Renzi. I perché di un possibile dietrofront (non troppo clamoroso).
A portata di clic. Crescono in modo robusto, a oltre 15 miliardi di euro (stima +15% sull’anno passato), le vendite e-commerce in Italia. Un acquisto su quattro via smartphone e tablet.
Argomenti di dibattito
Come evitare la prossima strage (in mare). Accogliere tutti è impossibile e illogico, persegui(ta)re chi fugge da paesi in guerra anche. Ma qualche soluzione c’è, per l’Europa e per l’Africa.
Vade retro posto fisso. Perché possono essere pericolosi (e vanno evitati) i discorsi generazionali e “di maniera” intorno ai Millennials.
Senza più contanti. Dalla privacy al cartello dei big delle carte di credito (Visa e Mastercard fanno insieme l’80% delle transazioni globali). Jem Bendell su Open Democracy spiega quali sarebbero i rischi legati ad una società senza più denaro liquido.
Vado a vivere da solo. Come la crescita esponenziale dei single sta cambiando (e influenzando) il modo di vivere nelle grandi città.
Cose da sapere
Vietato navigare. Come funziona la censura cinese su Internet, spiegata in una semplice chart.
Marx in costume da bagno. Cinque cose che spiegano l’imminente svolta (pro business) della “comunista” Cuba.
Medicina 2.0. Technology Review racconta come una scossa al cervello, una sorta di stimolazione cerebrale, potrebbe aiutare i malati di Parkinson.
Lo streaming è il futuro (oltre che il presente). Non c’è spazio per radio e tv tradizionali. È la risposta delle nuove generazioni alla super imposizione dei vecchi media. Web, social e mobile sono i tre elementi che hanno ridefinito l’era della comunicazione e della creazione/fruizione dei contenuti nel nuovo millennio.
Ossessioni
L’erba di Grace. Ventiquattro tra mappe e cartine firmate Vox che spiegano il grande mondo della marijuana legalizzata.
Lasciate stare Tea Falco. A proposito della serie tv “1992” in onda su Sky. Il problema, piuttosto, è l’insopportabile italiano degli attori.
Maniaci di… Berlusconiani, devoti di Padre Pio, veggenti, mussoliniani. I riti collettivi italiani, fotografati.
Mettetevi comodi
Fuga per la vita. Andy Carvin su Reportedly racconta in parallelo, svelandone analogie e differenze, l’epopea tragica di Mariel Boat Lift (l’esodo di massa di 125mila cubani, tra l’aprile e l’ottobre 1980, verso il sud della Florida) e gli sbarchi di queste settimane nel canale di Sicilia.
Prendi i soldi e scappa. La interessantissima serie di inchieste pubblicata da Bloomberg (a firma Zachary Mider) sulle nuove tecniche offshore di evasione/elusione fiscale delle grandi aziende Usa, premiata ieri sera con il Pulitzer 2014.
Letteratura metropolitana. A proposito di M, il nuovo libro di Stefano Bartezzaghi e la scrittura che segue e imita gli andamenti e le fermate del mondo sotterraneo delle metropolitane. E un po’ di altri autori che hanno saputo raccontare i treni sotterranei.
La caduta. Milan e Inter, come siamo arrivati fino a qui? Ricapitoliamo le gestioni societarie, i cambi in panchina, i nuovi e meno nuovi acquisti non proprio di spicco.
Foto del giorno
Un meraviglioso scatto di Daniel Berehulak, che ieri ha vinto il premio Pulitzer per i suoi servizi sull’ebola (via Internazionale)
Il Foglio sportivo - in corpore sano