Europa invertebrata, il nuovo Gordon Gekko e l'Italicum. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Io ho paura del mare, ma preferirei morire nel Mediterraneo che morire in Siria…”
Profugo siriano intervistato da Vice News
Mar morto
Stati (dis)uniti d’Europa. Scrive Politico Europe che l’emergenza degli sbarchi e dei rifugiati sta spaccando, ancor più che la moneta unica, il fronte sudista e il fronte nordista dell’Unione Europea. La strategia in quattro punti che il premier Renzi proporrà domani al Vertice straordinario sull’immigrazione e le pesanti critiche della Cei all’Europa invertebrata sui migranti. In effetti servirebbe una mobilitazione simile al Piano Marshall su emigrazione, generoso e strategico.
Cimitero Mediterraneo. Un bel riassunto, con dati, mappe e numeri, su quel che è successo nel canale di Sicilia, a cura dell’Economist. E un intenso portfolio fotografico dei 27 sopravvissuti al naufragio di sabato notte curato da Reportedly.
Lavori in corso. Daniele Raineri si chiede come far funzionare la missione militare contro i trafficanti, invocata dal governo italiano (e non solo). In Somalia le pattuglie navali non sono bastate, finché non si è bombardato a terra.
Il business dei dannati. Il documentario che svela le terribili violenze subite dai migranti arrestati e respinti in Libia e il viaggio sulle frontiere più usate per entrare nei paesi europei: somigliano sempre più a un fronte di guerra con sensori, telecamere termiche, radar e droni.
Guerra & Pace
Pantano yemenita. L’Arabia Saudita ha annunciato la fine dell’operazione “Decisive Storm” ma nel piccolo stato arabo la situazione resta critica (e si continua a sparare). L’emergenza Yemen riassunta in 10 foto.
Jihad quotidiana. Perché il ferimento dello sceicco al Baghdadi è una buona notizia ma non è il colpo mortale decisivo contro Isis, anzi. Lo Stato Islamico attira anche molti centro asiatici, come questa giovane kirghisa fuggita di casa…
Saremo alleati? Il New York Times rivela che gli Stati Uniti hanno costruito un duplicato del programma nucleare iraniano per testare la potenza delle centrifughe di Teheran e calibrare i limiti dell’accordo.
In equilibrio tra Iran e sauditi. Foreign Policy si chiede per quanto tempo ancora la Cina possa comportarsi da battitore libero in Medio Oriente.
Bandiere nere. Il Daily Beast pubblica in esclusiva alcune mappe del Pentagono che nasconderebbero (e minimizzerebbero) l’avanzata sul campo dell’Isis tra Iraq e Siria. L’Economist analizza invece la crescita del califfato in Afghanistan. Dopo mesi di presenza residuale, adesso…
Se ne parla oggi
Tragedia greca. Con le casse ormai vuote, il premier Tsipras si arrende. Domani incontrerà Angela Merkel, non presenterà la mini agenda di riforme promesse in cambio del prestito-ponte per cercare di accelerare sul maxi-prestito estivo di aiuti da 30 miliardi di euro. Mission impossible? Secondo Bill Emmott Atene rischia di diventare la prossima Lehman Brother e perché, invece, un accordo sul gas tra Atene e Mosca avrebbe un carattere più geopolitico che economico.
Dopo Google, Gazprom. Abuso di posizione dominante, il colosso energetico russo rischia la stangata di Bruxelles. In che modo l’offensiva dell’antitrust europeo si sta spostando verso la Russia, creando ulteriori tensioni con Mosca.
Le elezioni degli altri. Nicola “Machiavelli” Sturgeon, la lady nazionalista scozzese che rischia di scombussolare i piani dei grandi partiti inglesi, nel ritratto di Politico europe.
Cose turche. Perché Obama venerdì 24 aprile, ricordando la tragedia degli armeni, non imiterà Papa Francesco pronunciando la parola “genocidio” e le controindicazioni che spingono il presidente Usa a non irritare l’alleato turco.
Partnership asiatiche. Mosca e Pechino hanno deciso di costituire un fondo di venture capital da 200 milioni di dollari che farà da incubatore per imprese tech russe.
Il denaro non dorme mai/1. Goldman Sachs e Morgan Stanley, ovvero la capacità unica del capitalismo finanziario di rigenerarsi e tornare a fare profitti. Mentre per il Wsj la prossima bolla del debito scoppierà in Asia. Impatterà sulla crescita dell’economia reale e, soprattutto, sulla Cina.
Il denaro non dorme mai/2. E’ stato arrestato a Londra il trader specializzato in futures, che lo scorso il 6 maggio 2010 fece crollare il Dow Jones con un flash crash: l'indice perse 600 punti in cinque minuti circa. L'accusa è quella di manipolazione dei mercati azionari. Secondo il dipartimento americano di Giustizia, Navinder Singh Sarao, questo il nome del trader, ha usato un programma di trading automatico per manipolare i contratti future dell'E-Mini S&P 500 al Chicago Mercantile Exchange. Tutti i misteri dietro il colpo gobbo.
Big Oil. Dice il Ceo di ExxonMobil, Rex Tillerson, che la caduta del prezzo del petrolio e il taglio dei posti di lavoro non freneranno la “shale revolution” americana.
Mappa del giorno
Sui mutui i tedeschi spendono in media 17mila euro l’anno meno degli italiani. Il confronto europeo
Italy in a day
Tragicommedia Italicum. La commissione Affari Costituzionali della Camera ha approvato la riforma elettorale. Qual è la vera posta in palio, tra i primi semi di un’opposizione a Renzi e le possibili sponde del presidente Mattarella.
Nazareno 2 (la vendetta)? Così può nascere un buon accordo Renzi-Berlusconi per stabilizzare la Libia.
Il ritorno dei bamboccioni? Expo2015, turni scomodi per i giovani reclutati e l’80% ci ripensa rifiutando posti di lavoro anche da 1300 euro al mese, scrive il Corriere della Sera. Ma subito in rete scoppia la polemica. La storia, per molti giovani selezionati, non starebbe esattamente in questi termini.
Ti amo, bancario. Scrive Fabio Bolognini che le vere sinergie tra banche popolari al centro del risiko, sono più nel recupero degli incagli che nelle fusioni.
#Enricostaisereno. La conversazione dell’ex premier Letta con il Financial Times. Temi: l’emergenza immigrazione nel Mediterraneo (chiede un ritorno a Mare Nostrum) e, ovviamente, il successore Matteo Renzi.
Argomenti di dibattito
Quel realista di Obama. Edward Luce sul Financial Times racconta la svolta kissingeriana nella politica estera del presidente Usa e la sottile ma decisiva differenza tra essere e dover essere.
Il mestiere più vecchio del mondo. In Italia la corruzione è difficile da combattere perché è diventata un fattore di equilibrio. Un po’ di dati e un confronto internazionale.
L’ultimo Lander. La profonda fascinazione della Spagna odierna - politica, economica e geopolitica - per la Germania, nel racconto del Financial Times. Cosa che non si direbbe.
Storie di Millennials. Un’intera generazione, dall’alto o dal basso, che dice addio alla classe media.
New media mogul. L’inarrestabile crescita del social network come distributori e luogo di ricerca delle news.
Cose da sapere
La differenza tra me e te. Secondo un’inchiesta di ProPublica, i giovani Usa di colore hanno 21 volte le probabilità di essere uccisi dalla polizia dei loro coetanei bianchi.
Fieno in cascina. Secondo Bloomberg Intelligence la Cina avrebbe triplicato le sue riserve auree dal 2009, fino a quota 3510 tonnellate.
Connecting people. Come Internet sta cambiando la vita delle nazioni più povere del pianeta (e perché potrebbe farlo molto più velocemente).
Cambiare si può. Dal fotovoltaico organico al latte: i dieci innovatori italiani under 35 scelti dalla rivista Technology Review.
Ossessioni
Hall of Fame. Riuscite a indovinare chi sono le tre persone più influenti della storia secondo una lista stilata dal MIT di Boston? Gesù è “solo” terzo.
Corsa alla Casa Bianca. Al di là di chi saranno i candidati presidente, per l’Atlantic la vera questione che deciderà il voto alle presidenziali 2016 sarà la paura dell’americano medio di perdere la propria assicurazione sanitaria.
L’arte del fashion. Il New York Times racconta i nuovi spazi della Fondazione Prada a Milano.
Manuale per l’uso. Come guardare un film porno responsabilmente, secondo un pornostar. Anzitutto, pagando (con carta di credito).
Mettetevi comodi
La Liberazione dell’Europa. L’ingresso degli alleati nella Germania nazista sconfitta, settant’anni fa, nel bellissimo webdoc multimediale dello Spiegel.
Putin’s action hero. Come l’attore Steven Seagal è diventato il più improbabile inviato/mediatore al Cremlino, tra Usa e Russia, a cavallo tra lo zar di Mosca e Obama. Lo racconta BuzzFeed in questo incredibile long read.
Il mestiere della felicità. Dentro Disney e il progetto radicale di rinnovare (e reinventare) i suoi gloriosi parchi divertimento.
Capolavoro Daredevil. Breve introduzione alla nuova seria prodotta da Netflix dall’universo Marvel: un perfetto ponte tra fumetto, piccolo e grande schermo.
Foto del giorno
Un mercoledì da leoni a Sidney, Australia (foto: Reuters)
Il Foglio sportivo - in corpore sano