Jihadisti alla milanese, il costo delle pensioni e David Letterman. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    "Ehi, siamo già arrivati a sentenza, pare. Poi si dice che la giustizia in Italia è lenta…” 

     

     

    Simone Spetia


     

     

    Jihad quotidiana

     

    Un marocchino di 22 anni, Touil Abdelmajil, è stato arrestato a Gaggiano, nel milanese, perché sospettato della strage al museo del Bardo. Secondo la ricostruzione degli inquirenti sarebbe arrivato in Italia con un barcone e poi sarebbe andato a Tunisi per unirsi al commando del massacro terrorista. Se confermato, quello di Abdelmajil sarebbe il primo vero link tra una cellula attiva dell’Isis e il nostro paese. Milano e l'hinterland sono da più di un decennio l'epicentro del jihadismo italiano. La Tunisia, a sua volta, si riscopre lacerata tra l’ambizione democratica e le tentazioni jihadiste.

     

    In Siria i miliziani del gruppo Stato islamico controllano circa un terzo della città di Palmyra, sito archeologico tra i più importanti del Medio Oriente. Una mappa con le zone sotto presidio del Califfato in Siria e Iraq e perché la conquista di Ramadi, presa 3 giorni fa dall'Isis, mostra tutti i limiti del piano Obama nell’area.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Un mondo di migranti. Il piano Mogherini, dopo i giorni emozionali della tragedia nel mediterraneo, è già diventato meno umanitario. I tedeschi affondano i barconi e portano i migranti a noi mentre i francesi giocano ai distinguo sulle quote. Dall’Europa all’Asia, il Wsj ha raccolto le testimonianze di alcuni migranti rohingya in fuga dalla Birmania, sopravvissuti dopo una settimana alla deriva nel mare delle Andamane: “sembrava l’inferno.” Dopo molte pressioni, e in via temporanea, sembra che Malesia e Indonesia accettino di prenderne in carico 7mila. Ma poi basta…  

    Tragedia greca. Secondo un portavoce di Syriza il governo greco il 5 giugno non rimborserà il Fondo Monetario. “Pagheremo stipendi e pensioni. Non ci sono soldi per i creditori.” Per la cronaca, ogni giorno di mancato accordo costa al bilancio di Atene 22,3 milioni di euro. La via stretta della Bce di Draghi davanti al muro di gomma greco e la profezia del ministro delle finanze tedesco Schauble: a questo punto non escludo un default di Atene.

    Nuova guerra fredda. Alla vigilia del vertice di Riga, alcune brigate dell'esercito americano stanno addestrando le truppe dell'esercito ucraino. La Russia ovviamente non è contenta. Occhio anche alla violenza in Macedonia. Un’altra crisi europea sta per essere arruolata nella neo Guerra Fredda.

    Cool Britannia. Le conseguenze economiche di Mr. Osborne, Cancelliere dello Scacchiere di Sua Maestà, secondo Niall Ferguson. 

    La guerra dello streaming. Come è fatto un contratto tra Spotify e le case discografiche. The Verge ha pubblicato quello tra Sony e Spotify, e si capisce chi tiene il coltello dalla parte del manico. Con alcune sorprese.

     

     

    Italy in a day

     

    Un paese allo specchio. Il rapporto dell’Istat sfata diversi miti sulla crisi economica italiana. I segnali positivi ci sono tutti. La “mappa per leggere il paese” stilata da Stefano Cingolani. 

    #Labuonascuola? La lettera di una studentessa dice chiaro chiaro come stanno le cose nella scuola italiana. Intanto la Camera ha approvato il disegno di legge in materia. Ora la parola al Senato.

    Correnti amare. Sembrano le regionali ma sono invece la conta delle minoranze in armi: Forza Italia contro Forza Italia in Puglia, Pd contro Pd in Liguria, Ncd a caccia di quid in Campania. Le vere partite alle urne di fine mese. 

     

     

    Mappa del giorno


     

    David Letterman va in pensione. I personaggi più invitati nel suo mitico “Late Show”

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    L’ammutinamento. Si può vincere la guerra con gli eserciti degli altri? Quanto reggerà l’illusione di poter vincere la lotta al terrore per procura? Il caso dell’Iraq del 2003 e l’esperienza europea.

    Equità vo’ cercando. Una bella inchiesta del Sole 24Ore misura in 46 miliardi di euro di spesa pubblica il “conto” delle pensioni calcolate su base retributiva (e pagate da giovani lavoratori che non le avranno in futuro). Alcuni italiani percepiscono il 60% in più di quanto versato. Dov’è la solidarietà generazionale?

    Chiamatela disruption. Addio pubblicità, addio media tradizionali. I brand diventano publisher e parlano direttamente col consumatore. 

    La dittatura dei Nerds. Che problemi possono nascere, se nascono, quando i programmatori dei colossi “tech” di Silicon Valley sono sempre più giovani. Anzi, veri e propri teenagers, super ricercati da queste aziende.

     

     

    Cose da sapere

     

    Nel continente nero. Le cose stanno migliorando in Africa. Lo si capisce da questi tre grafici: salute, istruzione, reddito.

    Un Papa solo. Scrive Massimo Franco che vescovi non sopportano più Bergoglio per averli privati di potere e di rendite di posizione. La scelta di Francesco di affidarsi ad una curia in formato ridotto.

    Il denaro non dorme mai. In America 5 colossi della finanza hanno accettato di pagare 5,6 miliardi di dollari per aver manipolato i cambi e il Libor, un sesto istituto punito con 204 milioni.

     

     

    Ossessioni 

     

    Maledetto airbag. L’azienda giapponese Takata si arrende alle autorità Usa: 34 milioni di auto (1 su 7 del parco in circolazione negli Stati Uniti) dovranno andare in officina per controllare e riparare airbag potenzialmente difettosi. Anche l’Europa è interessata al mega richiamo. Il Wsj ha pubblicato un tutorial per capire se la tua macchina rientra nella categoria e un’analisi sulle conseguenze potenzialmente devastanti che la notizia potrebbe avere sull’azienda fornitrice giapponese.    

    Giro del mondo. Dal Vietnam al Canada all’Australia. I sette migliori percorsi ciclabili della terra, raccolti da Mashable.

    Trasporti pericolosi. Dal 2012 il Perù ha superato la Colombia come maggior produttore mondiale di coca. Il 60 per cento proviene dalle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro e un terzo viene recapitato ai narcotrafficanti direttamente a piedi, zaino in spalla, da trasportatori indigeni. 

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Bin Laden e i suoi fratelli. L’Atlantic racconta come funziona l’economia delle taglie sui terroristi più pericolosi. Chi stabilisce il prezzo e come si comportano i governi.

    Newtown. Roads & Kingdoms mette in fila dubbi e illusioni del mega progetto egiziano di costruire una nuova, patinata capitale nel deserto. 

    Easy rider. Dentro la guerra tra gang rivali di motociclisti, dopo la mega sparatoria di Waco (Texas).  

    Pallone bucato. La narco-economia del calcio, con i regolatori ipocritamente conniventi. Se invece volete capire perché in Italia i diritti tv sono una questione politica più che economica (e le ragioni che hanno portato l’Antitrust a indagare sull'accordo Sky-Mediaset), dovete leggere Fulvio Paglialunga.

     

     

    C’era una volta


     

    Quarantacinque anni fa oggi veniva approvato lo Statuto dei lavoratori. Ora serve innovarlo per non lasciare indietro nessuno