Il muro di Riga, il tramonto del Viminale e Pornhub. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “La Consulta doveva valutare i costi della sentenza sulle pensioni…” 

    Pier Carlo Padoan


     

    Il muro dell’est

     

    Il vertice di Riga ha mostrato ancora una volta il cinismo e l’incertezza europea verso i paesi dell’ex blocco sovietico. Nessuna ambizione di attrarre queste nazioni con le armi della democrazia e del mercato comune per non irritare la Russia di Putin. L’unica scelta concreta approvata è un prestito da 1,8 miliardi all’Ucraina sull’orlo del default. Siamo nel pieno dell’età della prudenza come si è affrettata a ribadire all’inizio del vertice Angela Merkel: il partenariato non è uno strumento di espansione europea verso est, tantomeno in chiave anti Mosca. La delusione dei partner è evidente. Il presidente georgiano Giorgi Margvelashvili accusa nemmeno velatamente l’Europa di volere abbandonare i paesi del fronte orientale alla mercè del più forte, cioè la Russia. 

     

    In questo scenario di incertezza Politico Europe racconta l’unico personaggio su piazza in grado di tenere testa e sfidare zar Putin sulla crisi Ucraina: la presidente lituana Dalia Grybauskaitė, la lady di ferro baltica, cintura nera di karate. Dopo oltre un anno di conflitto, infatti, la regione del Donbas non si fida di Kiev e pensa all’indipendenza o all’ingresso nella Russia. L’esperienza italiana offre un’alternativa interessante (l’Alto Adige); l’altra è la nascita di uno Stato fallito nel cuore dell’Europa (come nei Balcani). Quale opzione prevarrà?

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Jihad quotidiana. Scrive Daniele Raineri che la mappa dell’espansione jihadista in Tunisia, e la duplicazione dei gruppi terroristici, aiuta a capire lo spiazzamento degli inquirenti italiani e il pasticcio Tuil, il giovane marocchino accusato dalle autorità tunisine di aver preso parte all’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Gas, strade, arsenali: perché la città siriana di Palmira è una perdita strategica non solo per l’Unesco. E una bellissima mappa/tutorial del Nyt che spiega i tre modi in cui il Califfato si sta espandendo in Medio Oriente. Oggi, intanto, un attacco suicida ha colpito una moschea sciita a Kudeih, nella provincia di Qatif in Arabia Saudita, causando almeno venti morti.

    Tragedia greca. Lo speciale del Think Tank Bruegel, con analisi, tabelle e approfondimenti mentre i vertici Ue chiedono ad Atene garanzie e impegni per arrivare (finalmente) ad un accordo sul debito.

    Mar morto. L’Europa ridistribuisce i migranti: in 22mila lasceranno l’Italia. Marco Zatterin anticipa la bozza della decisione di Bruxelles. Mercoledì il via libera, ma l’ultima parola spetta ai governi. Il Daily Beast si domanda perché nessuno sembra preoccuparsi degli oltre 5mila bambini scomparsi durante gli sbarchi, facile preda delle organizzazioni criminali.

    Referendum irlandese. Perché uno dei paesi più cattolici al mondo è ad un soffio dall’approvare il matrimonio omosessuale nell’analisi dell’Atlantic e una panoramica delle legislazioni in materia in giro per il mondo. E da noi? Da noi il 55% degli italiani sarebbe favorevole alle nozze tra persone dello stesso sesso.

    Battaglia navale, affari in comune. Ormai c’è una guerra non dichiarata nel mar cinese meridionale: la Cina pretende il 90 per cento dell’area, Washington risponde con un aereo-spia Poseidon e la Cnn. Nel frattempo alcuni investitori di Wall Street insieme ad aziende di Pechino fanno incetta di terreni agricoli in giro per il mondo. 

    Gigante malato. La crisi dell’economia brasiliana in quattro semplici tabelle. Un problema per tutti i Bric. E nel 2016 ci saranno le Olimpiadi. 

     

     

    Italy in a day

     

    Citofonare Pd. Il piano Renzi per un monocolore Pd: a Palazzo Chigi gira uno schema per cambiare verso, dopo le regionali, a 16 caselle del governo. Il collasso del partito di Alfano, Boschi che studia da vicepremier, i colloqui vaticani e la ragione della mossa sulle unioni civili.

    Il bivio. Scrive la Reuters che la prova del nove per capire se Renzi è davvero un rottamatore capace di riequilibrare la grande disparità italiana (giovani-anziani), è la complicata partita sulle pensioni.

    Rubare il lavoro. Il Movimento Cinque Stelle e la legge anti corruzione, secondo Ellekappa…

    Al Viminale ogni scherzo vale. Da Shalabayeva al caso Touil, così tramonta il ministero di Crispi e Scelba secondo Alessandro Giuli.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Vedendo questi dati, ha senso costruire ancora un mercato intorno al tempo indeterminato? Non è meglio investire su percorsi personalizzati? In effetti

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Lost in the world. Ian Bremmer nella cover story di Time si chiede in che modo il prossimo presidente degli Stati Uniti potrà correggere il fallimento della politica estera Usa di questi anni.

    La rottamazione può attendere. Vox recensisce il libro controcorrente dell’economista James Bessen secondo cui i robot non ruberanno posti di lavoro e la stagnazione dei redditi è (solo) temporanea. Per la cronaca, entro il 2025 più o meno il 75% dell’intera forza lavoro mondiale sarà composta da Millennials. E più del 50% saranno donne. L’impatto sarà notevole.

    Spending Review. Non è vero che non si è fatto nulla sulla spesa pubblica. Pesanti sono stati gli interventi sugli investimenti, l’impiego pubblico e gli acquisti di beni e servizi. Ma la dinamica della spesa pensionistica continua a essere eccessiva. Anche prima della sentenza della Consulta.

    Messaggi spaziali. Nel 2016 la sonda New Horizons andrà alla deriva nello spazio con il primo messaggio collettivo per gli extraterrestri. Ma quale ritratto del nostro pianeta manderemo tra le stelle? (Articolo tradotto in italiano da Internazionale). 

     

     

    Cose da sapere

     

    Il denaro non dorme mai. Negli ultimi sette anni venti grandi banche mondiali hanno pagano tra multe e risarcimenti vari oltre 235 miliardi di dollari. Un’interessante infografica interattiva di Reuters fa il punto della situazione. Fabio Bolognini invece spiega perché le banche continuano a non essere amate.

    A letto col nemico. Alcune donne rapite da Boko Haram sono state stuprate e sono incinte: per la legge nigeriana non possono abortire.

    Vietato salire. Stamattina la Tour Eiffel è rimasta chiusa. I dipendenti si rifiutano di lavorare perché troppi borseggiatori rapinano i turisti.

     

     

    Ossessioni 

     

    Occhiaie di riguardo. Il jet lag è un vero guaio per i capi di stato. Il Washington Post racconta storie di negoziati saltati e imbarazzo alle cene di stato (articolo tradotto in italiano da Il Post).

    Brevettare il futuro. Viaggio nel peculiare mondo dei patent, unità di misura del progresso tecnologico e croce e delizia dei giganti del tech. 

    Italians do it better. Pornhub ha pubblicato una serie di dati sulle abitudini degli utenti italiani (il martedì è un giorno difficile).

     

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Il fiume scomparso. Il viaggio del New Yorker nella “grande sete” del Colorado, il più importante fiume dell’Ovest americano, paradigma di tutti gli errori che gli Usa stanno facendo nell’uso (e abuso) dell’acqua.

    Compro dunque sono. Business of Fashion racconta i meccanismi (anche psicologici) attraverso cui i servizi di personal shopping riescono a far spendere più soldi alla gente. 

    La vita è bella. Fadumo Dayib è una ragazza somala rifugiata. Fino 14 anni non sapeva nemmeno leggere. Ora si sta laureando ad Harvard…

    Tutti al cinema. Sei motivi per vedere assolutamente Mad Max, messi insieme da Prismo Magazine.

     

     

    C’era una volta


     

    Cinque anni fa oggi, l’Inter di Josè Mourinho vinceva la Champion’s League e coronava il sogno del triplete. Chi sono stati i protagonisti di quella sera e che fine hanno fatto?