Grecia al fotofinish, le dimissioni di Blatter e le donne incinte. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “Comunque la giri, un trionfo totale per il Pd: mezzo partito canta vittoria, l’altro mezzo canta sconfitta…” 

    ElleKappa


     

     

    Tragedia greca 

     

    Il governo greco ha presentato la scorsa notte ai suoi creditori internazionali un nuovo piano di riforme “completo e realistico” per evitare il default. L’ha dichiarato il primo ministro di Atene, Alexis Tsipras. Nella bozza di accordo inviata da Atene è indicato l’obiettivo di un surplus primario per il 2015 dello 0,8% e dell’1,5% per il 2016; e per l’Iva tre aliquote al 6%, 11% e 23%. Si sa che le trattative con i creditori internazionali (ieri sera a Berlino si è tenuto un vertice a quattro tra Merkel, Hollande, Lagarde e Draghi) si sono intensificate nelle ultime ore su pressione americana e perché Atene è davvero a corto di liquidità. Per la Commissione Ue ci sono passi avanti ma non siamo ancora al punto di poter chiudere un accordo. Il nodo delle riforme delle pensioni e del mercato del lavoro.

     

    Renzo Rosati racconta il (vero) freno a mano tirato dell’Europa. La Francia tra veti sull’immigrazione, tic ultrasovranisti e pil asfittico.

     

     

    Che Fifa

     

    Colpo di scena. Dopo le rivelazioni e lo scandalo corruzione che lo hanno lambito si è dimesso il neo rieletto (per la quinta volta) presidente della Fifa, Sepp Blatter. La pressione nelle ultime ore era diventata insostenibile: nuove rivelazioni avevano stretto il cerchio intorno al vecchio Sepp: il suo vice, Jèrome Valcke, avrebbe pagato una tangente da 10 milioni di dollari. Mentre il fronte interno sudamericano insisteva da giorni per affidare la guida della federazione internazionale a chi di calcio ne capisce davvero: gli ex calciatori. 

     

    Cosa significa per gli Usa (e non solo) essere diventati il poliziotto sportivo del mondo e perché questa volta Putin potrebbe aver ragione a denunciare l’ingerenza Usa. 

     

      

    La rottamazione può attendere

     

    L’astensione e il riflusso elettorale hanno colpito davvero a pioggia. Dall’analisi dei flussi tutti i partiti, chi più chi meno, hanno perso consensi alle Regionali di domenica. Unica eccezione: la Lega di Salvini. In ogni caso, la notizia della morte del bipolarismo centrodestra/centrosinistra appare fortemente esagerata.

     

    Controanalisi di una vittoria elettorale che forse non è proprio tale. Follow the money, il renzismo non governa dove c’è la ricchezza vera italiana: Veneto, Liguria, Lombardia, scrive Mario Sechi. Ilvo Diamanti invece analizza il nuovo lega-forzismo che spira da destra. Ma per imporsi davvero al leader padano Salvini manca un traguardo ancora lontano: fare breccia nel Sud…

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Sabbie arabe. Continua la virata ideologica di al Qaeda, non più focalizzata esclusivamente sull’attività terrorista/militare: adesso viene teorizzata l’infiltrazione nei sistemi politici tradizionali. Invece in Norvegia sta facendo discutere il caso di una decina di rifugiati, selezionati dall’Unhcr per farli risiedere nel paese scandinavo, in realtà in connessione diretta con Isis o vicini a al Qaeda (Al-Nusra).  

    Saremo alleati? Mentre il negoziato sul nucleare iraniano entra nelle settimane decisive, continua la guerra per procura tra Iran e Arabia Saudita. Teheran sfrutta l’avanzata dello Stato Islamico per colpire i ribelli contro Assad, i sauditi lo foraggiano per indebolire gli Ayatollah. Nel frattempo Roula Khalaf racconta sul Financial Times la “generazionale normale” di Teheran: giovani moderni e post moderni che vivono in Iran come fossero in California. Sono molto individualisti, non seguono i precetti dei loro genitori, hanno considerazione dei soldi e, specie le ragazze, cercano di prendere in mano il proprio destino.

    La guerra del petrolio. Fermarsi o rilanciare? La Reuters analizza il grande dilemma che attanaglia i produttori Usa di shale gas, alle prese con il calo del prezzo del greggio.

    Shopping alla pechinese. Due gruppi cinesi (Fosun e Anbang) hanno messo nel mirino la banca portoghese Novo Banco. Il costo dell’acquisizione si aggira intorno ai 4 miliardi di dollari e, se perfezionato, sarebbe il più grande investimento finanziario di Pechino in Europa. 

    Non solo soldi pubblici. Perché l’operazione Lamborghini è una delle prime vere azioni di politica industriale del governo italiano.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Mondi agli antipodi. Il consumo di informazione dei Millennials confrontato con quella di Baby Boomer e Generazione X

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Corsa alla Casa Bianca. Secondo Matthew Yglesias sarebbe ora che i media in generale comincino ad ammettere che la candidatura di Hillary Clinton, in realtà, è popolare…

    Le conseguenze del voto. Avendo votato solo in sette regioni, è possibile dare una “lettura” nazionale, rappresentativa dell’Italia intera, della tornata amministrativa di domenica? Secondo il Cise di Roberto D’Alimonte sì.

    Distruzione creatrice. Perché in Silicon valley il motto “fallisci veloce, fallisci spesso” continua ad essere un mantra shumpeteriano mentre nel resto del mondo rimane un tabù scabroso? Nel frattempo il Los Angeles Times racconta una storia interessante relativa al discusso fondatore di Tesla, Elon Musk: meglio approfittare degli aiuti di stato che rischiare nelle app della tech Valley. Anche nei liberisti Usa.

    Dubbi amletici. Il Nyt Magazine affronta un tema piuttosto delicato: per una donna incinta sottovalutare la depressione può essere pericoloso quasi quanto l'assunzione di antidepressivi.

    Big Books. Slate prova a spiegare il ritorno (e il successo editoriale) dei libri e delle storie di narrativa molto lunghi, in un’epoca di consumo culturale mordi e fuggi.

     

      

    Cose da sapere

     

    Smart revolution. Il mega piano “Made in Cina 2025” è la risposta di Pechino al tedesco “Industry 4.0” e ha l’obiettivo di portare la manifattura del gigante asiatico nell’era digitale. Prendere appunti.

    Passaggio a Oriente. Per la prima volta un gruppo europeo ha lanciato un’auto totalmente made in India; costruita, progettata e disegnata nel paese asiatico. 

    L’integrazione degli altri. La Cina e la Corea del Sud hanno ufficialmente firmato un accordo di libero scambio che abolirà i dazi doganali su più del 90 per cento delle compravendite tra i due paesi per i prossimi vent’anni.

    Barcellona città chiusa? Ada Colau, la neo sindaca no global della città catalana, ha annunciato di voler mettere il numero chiuso ai turisti in visita alla città: non vogliamo diventare come Venezia…

     

     

    Ossessioni 

     

    Peste marina. Un’indagine di Vice racconta la terribile malattia che porta le stelle marine a decomporsi e lasciarsi morire.

    Navigare in alta quota. Uno studio citato da Fortune dimostra che il 54% dei viaggiatori vorrebbe la connessione wi-fi anche durante i voli aerei.

    Il peso delle decisioni. Tra Obamacare e matrimoni gay, giugno rischia di essere il mese più impegnativo nella lunga storia della Corte Suprema americana.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    La mia Africa. Internazionale racconta la fuga degli italiani dal Kenya, paese solitamente meta di turismo e safari. Colpa di al Shaabab, della crisi economica e della paura di ebola. 

    L’Islam secondo al Sisi. A che punto è quella “rivoluzione islamica” chiesta dal presidente egiziano per combattere l’estremismo? L’inchiesta di Daniele Raineri.

    I furti di vino. In California vanno avanti da mesi nei ristoranti più prestigiosi, il vino più ambito è un costoso Pinot nero: secondo l'FBI è un'unica banda di ladri.

    Occupy Cechov. Strano ma vero, Cechov, Steinbeck, Kafka ci parlano di crisi: dai tagli al Welfare all'user generated content. 

     

     

    Foto del giorno


     

    2.6.2015: il primo bagliore dell’alba in lontananza durante un volo di notte sull’Italia. Buona #FestadellaRepubblica (via Samantha Cristoforetti)