L'asse Francia-Germania, Mafia Capitale e Angelina Jolie. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Ripenso a quando Blatter si rifiutò di consegnare la Coppa del Mondo all'Italia nel 2006, per via di Calciopoli…”
Andrea Boda
Asse carolingio
Il premier greco Tsipras riferirà domani al parlamento di Atene sulla trattativa con i creditori internazionali che dovrebbero sbloccare nuovi aiuti al paese. Le parti stanno negoziando a oltranza. Il direttore generale del Fondo Monetario, Christine Lagarde, sostiene che gli incontri in corso sono costruttivi e che si è aperta una finestra di tempo utile a raggiungere un accordo. È il segnale che la restituzione della prima tranche di prestito (300 milioni) al Fmi probabilmente domani non ci sarà; avverrà se e quando le parti avranno chiuso il deal. Certo, a leggere le posizioni di partenza di Atene e Berlino resta complicato anche trovarsi a metà strada, ma sembra prevalere un cauto ottimismo.
Politico Europe analizza la ritrovata “connection” franco-tedesca tra il ministro dell’economia di Parigi, Macron, e il vice cancelliere di Berlino, Gabriel. Riuscirà il nuovo asse carolingio a riaccendere il motore europeo? A questo proposito, il settimanale tedesco Die Zeit ha anticipato una grossa notizia: Germania sarebbe pronta a compiere il balzo decisivo verso una vera integrazione economica e non solo monetaria, che passa attraverso un bilancio e una politica fiscale comuni (ovviamente con il via libera preventivo di Francois Hollande). La proposta verrebbe presentata al Consiglio europeo di fine mese. Cos’ha da dire l’Italia su un passaggio di portata storica? Per ora nulla.
Che Fifa
Secondo il Nyt l’ex vicepresidente Fifa Jack Warner si sarebbe deciso a vuotare il sacco sul “sistema” delle tangenti mentre l’Ft prova a mettere ordine nel disordinato toto nomi per la successione di Blatter. Anche se la ritirata strategica dell’ex capo supremo rischia di tenere la federazione in un limbo pericoloso per mesi.
Più in generale l’inchiesta che ha travolto il governo mondiale del calcio rischia di trasformarsi in un grande domino: ci sono state tangenti per l’assegnazione dei Mondiali alla Francia nel 1998, dice l’ex agente Fifa Chuck Blazer. La polizia australiana a sua volta sta valutando se indagare sull’assegnazione dei mondiali 2022 (Canberra perse la corsa ad organizzarli a vantaggio proprio del Qatar) mentre il Venezuela ha aperto un filone d’indagine per corruzione sulla propria federazione nazionale. Anche inglesi e tedeschi vanno al contrattacco: se scopriamo mazzette sul mondiale a Doha si cancella tutto (e Londra sarebbe pronta a subentrare).
Se ne parla oggi
Jihad quotidiana. “Gli unici difensori degli interessi sunniti…” Il Nyt analizza la strategia dello Stato Islamico, perseguita con violenza e convinzione, per guadagnare consenso (politico) tra le popolazioni di Iraq e Siria. Intanto l’inviato dell’Onu a Damasco, Staffan de Mistura, avrebbe cambiato idea: Assad non è più un “pezzo di soluzione” alla crisi in corso bensì un grande ostacolo. Gli americani dovrebbero fare di tutto per cacciarlo con la forza.
Grande Fratello. La riforma del Patriot Act piace a Obama, ma chi vince davvero è il cartello delle telecomunicazioni.
Gigante dai piedi di argilla. Proprio nel giorno del 26esimo anniversario della repressione di Piazza Tienanmen i parenti di quasi quattrocento persone ancora disperse dopo il naufragio della nave da crociera Stella d’oriente nel fiume Yangtze, in Cina, hanno protestato nei pressi del luogo dell’incidente. Chiedono al governo di diffondere più informazioni sulla sorte dei loro cari. Decine di persone hanno rotto i cordoni della polizia. Un altro gruppo di parenti ha protestato a Shanghai. Perché Pechino censura il naufragio?
Facebookcrazia. Il colosso fondato da Mark Zuckerberg aprirà a Parigi un nuovo centro di ricerca per l’intelligenza artificiale. Sarà il primo in Europa.
Personaggi
Corsa alla Casa Bianca. Era il segreto di Pulcinella, adesso non lo sarà più. Il 15 giugno Jeb Bush annuncerà la sua corsa alle primarie repubblicane. Che razza di Bush sarà, Jeb Bush, nel ritratto del Nyt Magazine. Sicuramente diverso da come pensate.
Poltrone cinesi. Chi sono, da dove vengono e cosa vogliono i plenipotenziari dell'economia cinese che siedono, un po' silenziosamente, ai tavoli delle società italiane private e di stato.
Buon compleanno Angelina (Jolie). Ritratto dell’attrice più figa e famosa con il maggior numero di film di merda nel curriculum, in occasione del suo quarantesimo compleanno.
Italy in a day
Ripartire come? Proteggere il renzismo da Renzi, nasce così il patto della Playstation. Orfini, Orlando e altri non più giovani turchi alle prese con gli eccessi di una leadership irrinunciabile.
Se questa è mafia. Cravattari & capitale. Coprire tutto sotto il mantello onnicomprensivo dell’associazione mafiosa non solo è ingiusto ma rende anche più difficile identificare in modo giuridicamente corretto le responsabilità individuali. Appunti dopo gli arresti di Roma.
Conteggi pericolosi. “Il blocco dei contratti statali vale 35 miliardi”. Dopo la mazzata sulle pensioni, il ministro Padoan aveva detto che i giudici costituzionali devono tenere conto delle conseguenze di bilancio delle loro decisioni. Per sgomberare il campo da equivoci, l’Avvocatura dello Stato questa volta lo scrive nero su bianco nella memoria alla Consulta, che deve esprimersi sulla costituzionalità del blocco.
Mappa del giorno
Forse non piacerà ai teorici no global ma la verità è che l’espansione del capitalismo sta “uccidendo” le guerre
Argomenti di dibattito
Sabbie arabe. Se avesse avuto ragione Lawrence D’Arabia? Ristrutturare il Medio Oriente creando un grande Stato arabo sunnita: idea vecchia di un secolo che, contro l’Isis, può tornare d’attualità. “Losing the Middle East” è invece la nuova cover story dell’Economist sul ruolo e le responsabilità degli Stati Uniti nell’area più calda nel mondo.
Jobs Act, eppur funziona. Tutti a straparlare di crescita senza lavoro, ma semmai abbiamo lavoro senza (con poca) crescita.
Le stagioni della vita. “Basta definirci in base al lavoro…” Simon Kuper sul Financial Times indaga sulla crisi degli uomini di mezza età.
Il giorno della liberazione. Perché sono stati proprio gli Usa a cominciare la guerra ai vertici Fifa?
Cose da sapere
La storia secondo me. Putin riscrive la storia sull'invasione di Praga nel 1968: Mosca liberò la Cecoslovacchia da golpe Nato. Orwell dove sei?
La vita è dono. John Paulson, il miliardario manager di fondi hedge nonché socio di Pirelli, ha deciso di donare 400 milioni di dollari (il 3,6% del suo patrimonio) alla Harvard University. Si tratta della più grande donazione ricevuta dall’ateneo Usa in 379 anni di storia e permetterà di affiancare il nome di Paulson alla prestigiosa scuola di ingegneria.
Il potere dell’istruzione. Uno studio condotto su immigrati di seconda generazione conferma il ruolo primario della formazione come fattore di mobilità sociale (anche se da sola non basta).
Ossessioni
Peggio di una guerra. Sapete quanti ciclisti e pedoni sono morti l’anno scorso sulle strade europee? Settemilaseicento. Un numero enorme da sommare alle migliaia di vittime di incidenti stradali.
Vendere mobili on line. Entro pochi anni Ikea estenderà le vendite su Internet a tutti i paesi in cui ha negozi (e sono tanti), prima di farsi superare dalla concorrenza…
Le imprese di mamma e papà. Una ricerca condotta dall’Università di Bologna e da Aster su un centinaio di start up della regione, dimostra che nell’88,6% dei casi le risorse finanziarie per cominciare l’attività arrivano (ancora) da parenti e amici. Banche e istituzioni finanziarie intervengono solo nel 3% dei casi. Il Venture Capital addirittura nello 0,4 per cento.
Mettetevi comodi
Big Oil. Produzione in eccesso, speculazione in agguato, taglio degli investimenti, rimbalzo della domanda e crisi geopolitiche. Nei giorni del vertice Opec a Vienna, Leonardo Maugeri racconta da par suo le ultime tendenze del mercato petrolifero mondiale.
Estados Unitos. Oggi uno statunitense su sei è di origini ispaniche. Nel 2050 lo sarà uno su quattro. In due generazioni quella che era una piccola minoranza ha cambiato il volto della società statunitense (articolo tradotto in italiano sull’ultimo numero di Internazionale).
Cattedrali industriali. Fabbriche, capannoni, ciminiere e fumi. L’eterno rilancio di Porto Marghera nel reportage di Pietro Minto.
Sono marziani. La guida definitiva alle finali Nba che cominciano stanotte. Cleveland Cavaliers contro Golden State Warriors. Sopratutto LeBron James contro Steph Curry.
C’era una volta
Cinquanta anni fa un astronauta della Nasa, Ed White, camminò per la prima volta nello spazio. Siamo liberi…
Il Foglio sportivo - in corpore sano