Melodrachma greco, le sconfitte di Renzi e Jurassic World. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Le ultime sconfitte dimostrano che Matteo Renzi deve insediarsi nel territorio. Non basta la tv. Bisogna anche spalare…”
Stefano Cingolani
Melodrachma
Dopo l’ennesimo fallimento del negoziato, la Commissione europea ha deciso di vuotare il sacco e di scegliere la strada della piena trasparenza (cinque i punti chiave), per sgomberare il campo dai “troppi malintesi” avuti con i greci: mai chiesto il taglio delle pensioni…
Le conseguenze di un accordo o non accordo tra Atene e i creditori internazionali, ben riassunte da Tonia Mastrobuoni.
Simon Nixon sul Wsj tocca il nodo vero dell’impasse: il premier Tsipras deve scegliere tra restare nell’euro o salvaguardare i privilegi del settore pubblico. Le due cose insieme non si danno mentre un documentario della Bbc spiega perfettamente i veri sentimenti dei greci verso l’euro. Ps: l’autore è un noto euroscettico.
In questo post il capo economista Olivier Blanchard fa capire perchè il Fmi si è sfilato dal negoziato: un accordo credibile impone scelte difficili da entrambe le parti in campo.
Intanto il presidente della Bce Mario Draghi parlando a Strasburgo allontana il rischio deflazione e assicura: “in caso di Grexit sapremo cosa fare…” Incrociamo le dita!
Se ne parla oggi
Il grande esodo. Per combattere i trafficanti di esseri umani e contenere l’emigrazione dall’Africa e dal Medio Oriente è necessario capire cosa sta succedendo e perché. Qui carte e articoli sui paesi d’origine, l’importanza della Libia, le opzioni dell’Europa e le paure dell’Italia secondo Limes. Emiliano Bos invece racconta la beffa di Shengen coi migranti bloccati alle frontiere francesi, trent’anni dopo la sua introduzione. Per Giuliano Ferrara noi filistei pieni di amore dobbiamo pulire dove altri defecano e curare la scabbia. Stop.
Jihad quotidiana. Il leader jihadista Mokhtar Belmokhtar, tra i più noti terroristi del Nordafrica, sarebbe stato ucciso in un raid aereo statunitense nella zona di Ajdabiya, nell’est della Libia. In che modo la Cia sta riorganizzandosi contro Isis, puntando su nuove spie, analisti e scienziati. E poi l’interessante video racconto sugli studenti dell’Istituto “Mohammed VI” per la formazione degli imam di Rabat, in Marocco, che spiegano a Maurizio Molinari come si può sconfiggere l’estremismo attraverso la riscoperta dell’Islam.
Corsa alla Casa Bianca. Era il segreto di pulcinella: Jeb Bush è ufficialmente in corsa per le primarie repubblicane. Tutto ciò che serve sapere sul figlio e fratello d’arte (ma nel logo ha tolto il cognome celebre) e una serie di domande/risposte che inquadrano la sfida dell’ex governatore della Florida secondo Bloomberg. Su sponda dem, Hillary Clinton ha deciso di svoltare bruscamente a sinistra. Il perchè spiegato da Stefano Graziosi. Per la cronaca, l’anno prossimo saranno loro due, Jeb & Hillary, i probabili sfidanti per la poltrona di Obama.
Non solo petrodollari. In che modo l’Arabia Saudita sta aprendo la sua borsa e le sue aziende ai capitali stranieri nel tentativo di affrancare la propria economia dalla dipendenza del petrolio. Intanto per l'Agenzia internazionale dell'Energia nei prossimi 15 anni le fonti rinnovabili dovrebbero superare il carbone, diventando la principale fonte di energia elettrica nel mondo.
Alibaba. Il colosso e-commerce di Jack Ma lancerà ad agosto un nuovo servizio di streaming tv chiamato Tbo; sarà l’alternativa cinese a Netflix con contenuti originali e serie televisive nazionali e straniere.
Nuova guerra fredda. Il Fondo monetario si dichiara pronto a prestare soldi all’Ucraina sull’orlo del default anche a fondo perso. Altra benzina sul fuoco di un rapporto con la Russia ormai bollente, come dimostra anche questo sondaggio sul sentimento occidentale nei confronti di Mosca. L’ultima goccia è quella delle armi: il Pentagono starebbe considerando l’ipotesi di inviare in modo permanente armamenti pesanti nei paesi baltici e dell’Europa orientale aderenti alla Nato, come Polonia, Lituania e Romania. Immediata la risposta russa: qualunque dispiegamento sarà considerato come “il passo più aggressivo compiuto dal Pentagono dai tempi della guerra fredda.”
Italy in a day
La repubblica dei pm. Che goduria lo schiaffo a Venezia. Magistrati e politica no grazie. Perché gufare gioiosamente contro Casson era una ovvia e gioiosa battaglia di civiltà (vinta) scrive Salvatore Merlo.
Un paese di nanetti. I piccoli comuni con meno di 5mila abitanti dovrebbero per legge associarsi tra loro. Ma pochi lo stanno facendo.
La rottamazione può attendere. Scrive Paolo Natale che il consenso di Matteo Renzi è sceso ai minimi da quando è a palazzo Chigi e che bisogna davvero #cambiareverso. Secondo Claudio Cerasa chi conosce bene gli ambienti governativi sa e riconosce che per la prima volta dall’inizio dell’esperienza di governo la truppa Renzi non crede più che questa legislatura possa davvero concludersi serenamente nel 2018.
Mappa del giorno
La crisi e il crollo delle nascite. Che platea di lavoratori avremo tra 20 anni? Impressionanti nuovi dati Istat
Argomenti di dibattito
Così diversi. L’Economist ha deciso di approfondire uno dei casi più dibattuti del momento: i Rom, la minoranza più bistrattata d’Europa. Ne è uscita un’analisi molto interessante.
Fallimento studiato. Lee Siegel, autore di 6 libri, racconta perché ha deciso di non ripagare i suoi debiti universitari e dichiarare bancarotta: ripagare i debiti avrebbe richiesto l’abbandonare una scrittura e intraprendere una carriera diversa. Un op-ed che sta dividendo i liberal (via Rivista Studio).
L’attimo fuggente. Quand’è il momento esatto in cui si passa dalla adolescenza all’età adulta, secondo David Brooks.
Il tradimento dei Chierici. Da Voltaire a Sartre, il Guardian si domanda perché la Francia stia perdendo la sua inveterata tradizione di intellettuali, pensatori e avanguardie letterarie.
Cose da sapere
Fuoco amico. Perché il Congresso Usa non ha dato a Obama i poteri che richiedeva per il TPP (Trans-Pacific Partnership), rifiutando di concedergli il FTA (Fast Track Authority), la corsia preferenziale veloce che gli avrebbe concesso maggiori leve negoziali. In pratica il presidente è stato sconfitto dagli stessi democratici.
La chiamano Brexit. È iniziato il lungo processo per approvare il referendum del Regno Unito sull’Europa: quando si farà? Chi è a favore? Cosa spera di ottenere il primo ministro David Cameron?
Startup city. Parigi cambia: ora punta a diventare la capitale europea delle startup. Lo racconta l’Economist.
Vade retro pubblicità. Il numero di persone che utilizza servizi di ad blocking navigando su internet è aumentato verticalmente negli ultimi tre anni: le conseguenze dal punto di vista del business digitale e degli aspetti legali (via Giorgio Fontana).
Ossessioni
Spie come noi. Come si fa a diventare 007 in Italia mentre impazza l’ennesimo tormentone intorno a Edward Snowden. Per il Sunday Times Russia e Cina hanno potuto decifrare i file sottratti dall’ex contractor Cia. Ma per Fabio Chiusi l’accusa non regge proprio.
La fine dei taxi. Nella strategia di Uber il mercato cinese è diventato la priorità numero uno, anche in termini di investimenti economici.
Il ritorno dei dinosauri. Jurassic World è uscito solo da qualche giorno, ma se ne parla già moltissimo, e non proprio bene.
Mettetevi comodi
Il colore dei soldi. Il Nyt indaga in che modo sta cambiando il rapporto dei cinesi con la ricchezza. Da leggere.
La grande lavatrice. Il bel reportage di Vice News a Guadalajara, la capitale messicana (e non solo) del riciclaggio di denaro.
Il nuovo mondo. Viaggio a fumetti in un centro di detenzione per immigrati in Australia, raccontato da un ex dipendente della Serco.
Uomini o robot. Le intelligenze artificiali ormai superano la fantasia, e un libro parla della morale degli automi. La gara nei licei per il miglior robot spaziale. Il robot-tata o badante, il robot per terremoti e il robot che “anticipa i desideri”…
La politica del football. La Copa América e le storie che porta con sé: Dario Saltari ne racconta dodici in cui il calcio si mischia alla politica.
C’era una volta
Ottocento anni fa oggi in Inghilterra veniva firmata la Magna Carta libertatum, il documento fondativo dello Stato di diritto occidentale. Anche Google la celebra in un doodle
Il Foglio sportivo - in corpore sano