Grecia ai supplementari, Obamacare e Michael Jordan. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


     

    “Fassina, deluso dal Pd, se ne va con Civati e Sel. Così, almeno, cambia delusione…”

     

    Ellekappa

     


     

     

    Melodrachma

     

    Non c’è intesa tra Atene e i creditori internazionali, si negozia a oltranza (un nuovo Eurogruppo è convocato sabato) per evitare la Grexit. Il premier Tsipras (e Hollande) lanciano il cuore oltre l’ostacolo: fiducia nel compromesso. Ma resta la distanza su Iva, pensioni e tasse alle imprese. Nel frattempo è partito il prevedibile attacco a Draghi da parte dei falchi tedeschi (leggi Bundesbank): fornire ancora liquidità da parte della Bce è aiuto di stato…

     

    Bisogna avere l’onestà di arrendersi all’evidenza. Ormai è possibile solo un cattivo accordo ma è sempre meglio di nessun accordo, scrive Simon Nixon.

     

    Non solo crisi: di cosa è fatto lo strano rapporto sentimentale che lega l’Italia alla Grecia, raccontato in sei aneddoti personali.

     

    Pensierino malizioso (fino ad un certo punto). Tra il successo dell’Irlanda e il sostanziale fallimento della Grecia, il Portogallo, con le elezioni politiche alle porte, sarà l’arbitro che deciderà la sorte della troika…

      

    La nuova mappa del potere a Bruxelles, alti burocratici e direttori generali che decidono (davvero) i destini dell’Europa.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Alla corte di Obama. Il presidente americano consegue una grande vittoria sull’Obamacare: anche i cittadini che si trovano negli stati che non hanno aderito al sistema di compravendita di assicurazioni sussidiate a livello statale potranno ottenere crediti d’imposta.

    Il grande esodo. Secondo il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, non c’è accordo tra i 28 paesi membri dell’Unione europea sull’obbligatorietà delle quote di ripartizione dei richiedenti asilo. Lo avevamo anticipato ieri citando l’ottimo reportage dello Spiegel. Europa invertebrata.

    Jihad quotidiana. Il nuovo attacco alla cittadina siriana di Kobane da parte di miliziani del Califfato, rivela particolari inquietanti sul ruolo ambiguo giocato dalla Turchia. Sul quotidiano Cumhuriyet sono apparse foto e video che mostrano agenti dei servizi segreti di Ankara che accompagnano miliziani jihadisti oltre il confine. Intanto l’Isis ha proclamato il governatorato del Caucaso: l’annuncio del Califfo dopo il giuramento di fedeltà da parte di alcuni gruppi islamisti locali. Infine una utile mappa del cortocircuito etnico di questi mesi a cavallo di Siria e Iraq.

    Saremo alleati? Sabato a Vienna comincia il rush finale sul negoziato nucleare iraniano, dead line 30 giugno. Negli ultimi giorni sono cresciuti dubbi sul deal tali da far temere un fallimento. Nel frattempo i dirigenti di Royal Dutch Shell ed Eni hanno incontrato funzionari iraniani a Teheran per discutere di investimenti del settore energetico del Paese.

    La guerra dello streaming. Non solo Apple e Spotify, Google rilancia con Play Music che diventa gratuito (almeno negli Usa, poi si vedrà). 

    Il ritorno di Wikileaks. L’organizzazione di Julian Assange è viva e vegeta ed è ancora capace di travolgere la scena mediatica, diplomatica, politica come negli anni del Cablegate e dei documenti sulle guerre in Afghanistan e Iraq. Lo dimostrano le ultime rivelazioni sullo spionaggio ai danni dei presidenti francesi.

     

     

    Mappa del giorno

     


     

    Fotografia del commercio mondiale. Grandi esportatori e grandi importatori, paese per paese.

     

     


     

    Italy in a day

     

    Soldi sporchi. Un’inchiesta investigativa condotta da reported.ly ricostruisce la rotta delle armi dall'Italia ai Sauditi per bombardare lo Yemen. Ma a venderle sono i tedeschi, eh… 

    Ventisette del mese. Quanti sono, dove lavorano e quanto guadagnano i dipendenti pubblici italiani, al centro dell’ultima contestata sentenza della Consulta sul blocco dei contratti e degli stipendi della Pa.

    Piacere, Alfa Giulia. L'Economist scettico sui numeri di Sergio Marchionne e il rilancio di Alfa Romeo. Già il titolo dice tutto su Fca: “o cresce o muore…”

    Parola di Visco. Tecnologia, questa sconosciuta. Le scomode verità di un governatore al suo paese (e alle sue imprese).

     

     

    Argomenti di dibattito

     

    La tocco piano. Perché il celebre astrofisico britannico Stephen Hawking, durante una conferenza organizzata da Google, ha dichiarato nientemeno "la morte della filosofia".

    Dentro la propaganda. Venezuela, Siria, Cina, Russia, Turchia. Foreign Policy racconta in che modo i regimi autoritari stanno imparando a sfruttare i vantaggi della globalizzazione e della rivoluzione digitale.

    Il potere di una bandiera. La strage razzista a Charleston, la storia americana e il senso di togliere la confederate flag dai luoghi pubblici.

    Suicidi assistiti. La nuova cover story dell’Economist è sul diritto di morire e il ruolo dei medici (quando la sofferenza è troppa). Farà discutere.

     

      

    Cose da sapere

     

    La paga dei padroni. Una bella infografica interattiva del Wsj sugli stipendi dei grandi Ceo. Non sempre sono coerenti con le performance delle aziende che guidano, diciamo.

    Save the world. Il Guardian descrive lo strano derby tra Papa Francesco e l’Onu per la primazia nella battaglia per lo sviluppo sostenibile. 

    Generazione arcobaleno. I diritti gay negli Usa, un viaggio multimediale in attesa della decisione della Corte Suprema.

    Disruption. Sei concetti chiave per capire cos’è la on-demand economy e come cambia il lavoro digitale.

     

     

    Ossessioni 

     

    Oltre il muro di casse. A venticinque anni dai primi techno-party inglesi, la cultura rave è viva e vegeta, anche in Italia.

    Morti di paura. Una retrospettiva di Vice sui "crimini satanici" degli ultimi trent’anni.

    Grandi Opere. L’Atlantic ha pubblicato una galleria di foto abbastanza impressionanti scattate dentro il cantiere per il raddoppio del canale di Panama. 

    Passaggio a Oriente. Il confine più pazzo del mondo si trova decisamente tra India e Bangladesh.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Dentro il Cremlino. Perché, all’improvviso, dalle parti di Putin temono una rivoluzione in Armenia. Lo racconta Bloomberg.

    Fine rapporto mai. L’Atlantic indaga magistralmente su come finisce un matrimonio nelle Filippine, uno dei pochissimi paesi al mondo in cui è proibito divorziare.  

    Il paradiso dei rossi. “Qui parlano di vino come fosse oro…”. Viaggio multimediale nelle Langhe.

    Come fly with me. Un'anticipazione del libro di Roland Lazenby, “Michael Jordan, la vita”, edito da 66thand2nd e in uscita oggi, che racconta la storia del “Dio” del basket.

     

     

    C’era una volta

     


     

    Sessantacinque anni fa oggi scoppiava la guerra di Corea. Nel corso dei decenni sono morte milioni di persone ma soprattutto, i due paesi (Corea del nord e Corea del sud), sono ancora tecnicamente in guerra