Il balletto di Tsipras, l'Isis in Egitto e Wimbledon. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    Dottore, che facciamo?". "La situazione è complicata. Facciamo un referendum tra i pazienti…"

    Fausto Panunzi

     


     

     

    Melodrachma

     

    Dunque il referendum si farà. Alexis Tsipras oggi pomeriggio in tv lo ha difeso e confermato (per difendere se stesso) dopo aver provato a utilizzarlo come arma negoziale, inviando una nuova lettera alla Troika e facendo inversione a U su molti punti. Ma la Germania ha svelato il bluff. Il premier greco è sicuramente alle corde, per l’Europa però era impossibile concedere il terzo salvataggio senza cambiamenti profondi e una discontinuità nel governo di Atene (e, a questo punto, prima di passare dalla consultazione popolare del 5 luglio).

     

    Il punto vero è che domenica non si voterà su austerità o euro, ma su Europa e Occidente. Davvero possiamo permetterci di perdere Atene?

     

    Cosa succede in caso di vittoria del “no”, spiegato bene da Andrea Boda e qualche previsione di voto a pochi giorni dal D-Day (ma tutto può succedere): gli elettori di Syriza sarebbero al 78% per respingere l’accordo; quelli di Alba Dorata all’80%. Invece la media di quelli centristi di To Potami, di quelli di Nuova Democrazia e di quelli del Pasok si aggira intorno al 65-68% per il sì.

     

    Ok, la Grecia non ha pagato il Fmi. Ma allora è fallita? Per ora nessuna bancarotta. Ma potrebbe succedere presto, a meno che… (spoiler: speriamo in Mario Draghi).

     

    Troika criminale? Mica troppo scrive Alberto Brambilla. Il riscatto degli ex Pigs (Spagna, Portogallo, Irlanda) smentisce le fallimentari strategie di Syriza&Co.

     

    Il rischio di Merkel e l’azzardo di Tsipras, il contagio e l’avvitamento politico, la paura ancestrale del crac e la magia del malumore di Salvini, Grillo e Syriza in una conversazione tra Salvatore Merlo e Gian Enrico Rusconi. Pifferai tragici.

     

    A proposito. Beppe Grillo, Stefano Fassina e pure Manu Chao. Ad Atene domenica si annuncia una Nashville del default (via Maria Laura Rodotà)! Aiuto…

     

    Per un destino beffardo, proprio in queste ore concitate la Grecia scavalca l’Italia nella classifica delle destinazioni più battute da migranti e rifugiati (c’entra l’ondata dalla Siria).

     

     

    Jihad quotidiana

     

    Oggi il Califfato ha sfondato nel Sinai con attacchi simultanei contro postazioni egiziane. I morti sono decine e decine. Guido Olimpio analizza le tre diverse violenze che sfidano il Cairo.

     

    Lo stragista di Sousse (Tunisia) si è addestrato a Sabratha in Libia. Bingo! Sulla pericolosità di quel luogo ne aveva già scritto Daniele Raineri a marzo.

     

    A causa del conflitto in Yemen più di mille reclusi sono scappati dalle prigioni del piccolo stato arabo. Tra questi molti erano sospettati di affiliazione ad al Qaeda.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Saremo alleati? Secondo Bloomberg anche se si arrivasse in tempi brevi ad un accordo sul nucleare iraniano e alla cancellazione delle sanzioni, per Teheran il ritorno alla “normalità” petrolifera non sarà semplice né veloce.  

    Nuova guerra fredda. Niente sconfinamenti, eh? Peccato che un drone abbia avvistato una piccola base russa dentro il confine ucraino (nella regione di Donetsk). Invece il risultato del flop negoziale di Vienna è che da oggi la Russia bloccherà le forniture di gas a Kiev.

    Passaggio a Oriente. Mentre tutti guardiamo la Grecia, la borsa di Shangai crolla, perdendo più soldi di quanto ne valga il mercato spagnolo. Perché?

    Mese dopo mese. Il Wsj mette un po’ d’ordine tra i nuovi servizi in abbonamento (musica, tv e non solo), da Netflix a Amazon Prime fino al nuovissimo Apple Music. Ponendo una domanda: quanti micro abbonamenti mensili potremo sottoscrivere?

     

     

    Il mondo in uno Smartphone

     

    La maggioranza mondiale degli utenti mobile, a partire dal 2019, userà uno smartphone. Questi supporti stanno diventando sempre più alla portata per una vasta platea di consumatori. Ne parla diffusamente, con grafici e numeri, Jason Karaian su Quartz.

     

    Sarà una rivoluzione specialmente per i paesi in via di sviluppo. Ad esempio già oggi, milioni di abitanti e lavoratori del poverissimo Bangladesh, utilizzano il telefonino per spedire i soldi alle proprie famiglie.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Uber è nell’occhio del ciclone praticamente in mezzo mondo

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Se questa è strategia. Cuba, Iran e clima: così l’agenda di Obama ha lasciato l’America sguarnita di fronte a Isis e Russia. E poi una bella infografica del Washington Post sul modo in cui ha votato (e si è divisa) la Corte Suprema Usa nelle ultime sentenze su diritti civili, Obamacare, giustizia etc.

    La guerra dei sapientoni. I premi Nobel allo scontro sulla Grecia e il fantasma di Keynes (e Adam Smith) che aleggia sull’Acropoli. Interessante rilfessione.

    Climate change. Politico Europe mette in fila un po’ di dubbi sulle recenti promesse “green” della Cina, pur riconoscendo lo sforzo di Pechino.

    Facciamoci del male. Ilva e Fincantieri chiuse per mano giudiziaria, avanti con il masochismo nazionale e la politica industriale “appaltata” alle Procure.

    Ultrà. Una bella inchiesta del New Inquiry sulla violenza negli stadi italiani e l’affiliazione politica delle curve. Anche per capire come ci vedono dall’estero.

     

     

    Cose da sapere

     

    Pianeta spanglish. Nel 2050 gli Stati Uniti saranno la più grande “nazione” di lingua spagnola al mondo. Già oggi sono secondi solo al Messico…

    Rinasco transgender. La diciottenne Katherine Boone è ricorsa alla riattribuzione chirurgica del sesso. Era un ragazzo e oggi è una ragazza. Nel video del New York Times lei e la sua famiglia raccontano come hanno affrontato questo passaggio.

    Dolce vita? Ma il nostro welfare è sostenibile? Basta guardare la piramide demografica per capire che la risposta è no (purtroppo).

     

     

    Ossessioni

     

    Maghi & fattucchiere. Dopo le polemiche degli ultimi mesi, vaccini obbligatori per tutti in California.

    Luddismo tecnologico. “Nella tua macchina, oggi, c’è più tecnologia di quanta ce ne sia mai stata e grazie a quella tecnologia tu oggi lavori meglio, ti senti più sicuro e meno lontano da casa, nelle interminabili notti passate a trasportare sconosciuti lungo le strade delle nostre città...” Lettera a un tassista (che odia Uber).

    Ho visto l’uomo nero. The Nightmare, il documentario sulla paralisi ipnagogica che rende indistinguibili sogno e realtà.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Fratelli coltelli. Bloomberg racconta in che modo Steve Schwarzman e Larry Fink, soci tanti anni fa, stanno portando i due mega fondi che guidano, Blackstone e BlackRock, a farsi concorrenza nei rispettivi business.

    Il muro della Giordania. Il paese creato a tavolino da Churchill quasi un secolo fa continua a svolgere la sua funzione di baluardo ‘moderato’ all’instabilità mediorientale. L’asse con l’Egitto di al-Sisi e il ruolo nella guerra all’Isis analizzato da Limes. Peraltro senza Amman il problema dei profughi esploderebbe...

    Immagini che parlano. Per gli appassionati di fotografia: il viaggio di Gabriele Basilico a Teheran negli anni ’70. Meraviglioso.

    Sua Maestà il tennis. Favoriti, outsider, partite da vedere. La guida definitiva al torneo maschile di Wimbledon cominciato proprio in questi giorni.

     

     

    C’era una volta


     

    Quindici anni fa oggi moriva l’immenso Walter Matthau