La Grecia spaccata in due, il ritorno di Ebola e Veltroni. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “Cosa dicono i sondaggi? Al momento niente, sono in fila al bancomat…” #Greferendum

    Ellekappa


     

     

    Melodrachma

     

    Il premier greco Alexis Tsipras ha chiesto ai creditori un taglio del 30 per cento del debito greco. Tsipras ha aggiunto che l’analisi del Fondo monetario internazionale, che ha definito insostenibile il debito di Atene, giustifica la decisione del suo governo di rifiutare il piano dei creditori.

     

    Altro che incidente “cercato” da Tsipras. Perché il Grexit è un piano politico che non riguarda solo la Grecia. Convinzione confermata dalla chiave di lettura proposta da Limes: la contesa tra Atene e l’ex Troika è più politica che economica e non riguarda solo il debito pubblico. Merkel prepara da tempo un progetto alternativo all’Eurozona attuale, Tsipras dovrebbe fare lo stesso.

     

    Un grafico impressionante mette a confronto la Grande Depressione negli Usa (1929-1938) e la Grande Recessione in Grecia (2008-2014). E ho detto tutto. Questo invece è uno dei manifesti elettorali a favore del “no” comparsi stamattina per le strade di Atene, con il ministro delle finanze tedesco Schauble in versione conte Dracula…

     

    Politico Europe racconta un aspetto interessante, persino sorprendente: Bruxelles di fatto non sta facendo campagna a tappeto a favore del “si”. Nonostante la posta in gioco sia alta la sua influenza sul voto in queste ore appare molto tenue…  

     

    Qualsiasi cosa succeda domenica, i sondaggi danno "sì" e "no" testa a testa, la crisi greca è destinata a cambiare per sempre l’Europa sentenzia l’Economist. 

     

      

    Sabbie arabe

     

    Il jihadista più ricercato della Tunisia, Seifallah ben Hassine noto come Abu Ayad, considerato responsabile di una serie di omicidi e attentati terroristici, sarebbe stato ucciso in Libia a metà giugno da un drone statunitense. 

     

    Attentati a raffica, guerra tra laici e islamisti e diritti negati: a due anni dalla deposizione di Morsi l’Egitto di Sisi appare in grande difficoltà. Occhio anche alle zone turistiche, possibile bersaglio di attentati.

     

    A un anno dalla guerra di Gaza, invece, la Striscia è ancora semi distrutta ma non mancano segnali di ripartenza. C’è però una minaccia all’orizzonte (per Hamas): si chiama Isis (tanto per cambiare).

     

    A proposito. Aleppo, città simbolo della guerra civile siriana, è sotto il fuoco incrociato dei bombardamenti. I ribelli islamisti vogliono strapparla al regime di Assad (e rovesiciarlo).

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Amici come prima. Dopo i grandi nemici Iran e Cuba, Washington dice di aver riaperto un canale di dialogo anche con il Venezuela post chavista.

    Corsa alla Casa Bianca. Dopo l’ultima infornata di candidati alle primarie, il Nyt mette ordine tra tutti i 19 protagonisti in lizza (per ora), repubblicani e democratici. Mentre Jeb Bush, sul dossier bollente dell’Iran, attacca a testa bassa Obama e Hillary Clinton. Cominciano i fuochi d’artificio.

    Il samba della corruzione. Mentre Dilma Rousseff rientra dal viaggio negli Usa e in Silicon Valley, in Brasile divampa la corruzione. Tra grandi banche sotto inchiesta e colossi energetici come Petrobras, si salvi chi può.

    Taxi driver. Uber ha deciso di sospendere il servizio UberPop in Francia dopo gli scontri e gli arresti dei giorni scorsi. Ritirata tattica o strategica?

    La rottamazione può attendere. Cosa rischia Matteo Renzi se decide di mettersi nelle mani della “ditta” e cosa può provocare nel governo il documento che contiene le condizioni poste dalla minoranza del Partito democratico per concorrere all’approvazione della riforma costituzionale che abolisce il bipolarismo perfetto.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Domenica Papa Francesco comincerà un viaggio pastorale tra i poveri del sud America (Bolivia, Ecuador e Paraguay). Per la chiesa Cattolica si tratta di un quadrante strategico

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Saremo alleati? Il Financial Times analizza l’impatto (minaccioso) che un eventuale accordo sul nucleare con l’Occidente potrebbe avere sul vasto potere economico di corpi di élite iraniani come le Guardie della Rivoluzione. Il Nyt invece racconta i segnali di compromesso in arrivo dal negoziato in corso a Vienna sul nodo decisivo delle ispezioni.

    Il pregiudizio ecologista. Sacerdoti di cavilli e ipertrofiche norme ambientali, la magistratura è diventata un agente destabilizzante dell’economia italiana.

    Quarto potere (agli sgoccioli). Perché la stampa italiana sta raccontando la Grecia in modi così apocalittici, si chiede Matteo Nucci su minima&moralia? (spoiler: nel mirino c’è il Corriere).

    La rivincita dei nerd. Dice Dick Costolo, nel suo ultimi discorso/testamento da Ceo di Twitter, che le prossime sfide della tecnologia saranno soprattutto etiche.

    La bandiera degli sconfitti. Come si esce da una guerra civile (alla vigilia del 4 luglio, Independence Day)? La risposta è nel cinema di John Ford, il “grande romanzo americano” ispirato alla lezione di Lincoln.

     

     

    Cose da sapere

     

    Monopolio del sapere. Lo sapevate che più del cinquanta per cento di tutte le pubblicazioni accademiche è in mano ad appena cinque aziende?

    Grande Fratello. Da ieri una legge già definita "neo totalitaria" rende quasi ogni ambito della vita cinese una questione di sicurezza nazionale (i rischi per i dissidenti e per le imprese straniere). Proprio stamattina Pechino ha deciso di aprire un'inchiesta per manipolazione del mercato sui crolli alla Borsa di Shanghai, che in 15 giorni è sprofondata del 25 per cento.

    Rottamare la civiltà. Una mappa del Nyt raccoglie tutti i siti archeologici minacciati o già parzialmente danneggiati dall’avanzata di Isis in Siria e Iraq.

    Dove passano le merci… Un aumento del prodotto interno lordo mondiale tra il 50 e il 150 per cento: sarebbe di questa portata l’effetto dell’abolizione delle barriere alla mobilità dei lavoratori.

     

     

    Ossessioni 

     

    Veramente falso. L’ottima ricerca di Andrea Stroppa su spam e falsi account che continuano a infestare Instagram, pubblicata dal Wsj.

    Il pranzo con la cena. L’India ha tra la sua sterminata popolazione il più alto numero di persone malnutrite (specie bambini) del mondo. Una interessante analisi dell’Economist.

    Piccola peste. Achtung! L’Atlantic racconta il minaccioso ritorno di Ebola in Liberia.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Vado in tour. Narratively racconta magistralmente la vita segreta di un “rock and roll trucker”, uno dei tanti eroi anonimi che guidano i bestioni su gomma delle produzioni musicali e permettono alle star di esibirsi sui mega palchi degli stadi.

    Spie come noi. Il Washington Post rilancia la storia mozzafiato di Adolf Tolkachev, un ingegnere sovietico al soldo della Cia che trafugò segreti militari della vecchia Urss permettendo agli Usa di ricalibrare i propri sistemi di difesa aerea, negli anni finali della guerra fredda.

    V come Veltroni. I sessant'anni del più importante e multiforme politico di sinistra della Seconda Repubblica.

    Il posto di Nibali nella storia. Dove potremmo collocare lo Squalo dello Stretto nel pantheon del ciclismo? Alla vigilia della partenza del Tour de France 2015, una riflessione sul campione in carica.

     

     

    C’era una volta 


     

    Dieci cose che forse non sapete sul film cult Ritorno al Futuro, oggi che compie trent’anni