Fuga da Calais, l'Italia senza più grandi industrie e Robi Baggio. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “I neo liberali governano il mondo? Tipo Obama, Putin, il Partito comunista cinese, Rousseff, Hollande, Merkel, Modi. Ce ne fosse uno che si definisce così…”

    Daniele Bellasio


     

     

    Il grande esodo

     

    Nella notte tra il 28 e il 29 luglio circa duemila migranti hanno preso d’assalto l’Eurotunnel che collega il porto francese di Calais a quello britannico di Dover. Hanno tentato di aggrapparsi ai camion trasportati da treni merci per raggiungere il Regno Unito. Un uomo di origine sudanese è morto schiacciato. È il nono in meno due mesi (via Internazionale).

    La società che gestisce la galleria sotto la Manica ha bloccato 37mila persone da gennaio. Cinquemila vivono accampate nella zona per tentare l’assalto, come dimostra questo video del Guardian.

     

    Dall’altra parte dell’oceano Politico Magazine racconta le preoccupazioni dei sindaci Usa per la recrudescenza di razzismo nelle scuole e nelle loro città verso gli immigrati. “Ferguson? Potrebbe succedere ovunque…”

     

     

    Saremo colonia?

     

    La tedesca HeidelbergCement ha comprato l’italiana Italcementi per creare uno dei principali gruppi mondiali del cemento. La famiglia Pesenti, storico azionista del gruppo, incassa circa un miliardo cash e diventa secondo azionista del nuovo gruppo. La nostra grande industria subisce un’altra sconfitta: con la scelta dei Pesenti non ci saranno più italiani tra i grandi produttori del settore, scrive Dario Di VIco.

     

    Per il senatore Pd Massimo Mucchetti il trasferimento in mani estere di una delle poche grandi aziende tricolore rimaste su piazza è l’ennesimo esempio di latitanza del capitalismo italiano. Secondo Paolo Morosetti della Bocconi, invece, si tratta di un’operazione strategicamente razionale; il settore è in corso di concentrazione, ed è da valutare positivamente anche dal punto di vista delle sinergie.

     

    Sempre restando in tema grande industria non si può non notare come i nostri vicini tedeschi, con Volkswagen, abbiano appena battuto le vendite realizzate da Toyota. Un po’ di spunti sulla supremazia tedesca nel settore automobilistico e sugli stimoli italiani per approfittarne, a partire da un dibattito al Senato animato dallo stesso Mucchetti.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Cose turche. Dice Foreign Policy che gli Usa devono stare attenti: rischiano di sacrificare i Curdi trasformandoli in danni collaterali sull’altare di un nuovo accordo con la Turchia. A proposito: per il Wsj la posta in palio della nuova escalation di violenze è nientemeno che il potere di Erdogan.

    La Cina è vicina. Economia e politica a Pechino dopo il crollo delle borse. La verità è che le turbolenze sui mercati finanziari di Shanghai e Shenzen erano ampiamente prevedibili. Il governo ora può trarne una lezione o perseverare nei suoi errori.

    Corsa alla Casa Bianca. Cosa fare con Donald Trump? Le redazioni americane sono tormentate dall'imbarazzo, tra una candidatura reale e un personaggio poco serio. Interessante notare anche il fatto che il “climate change” sta diventando argomento di campagna elettorale. Slate ad esempio analizza il piano “green” di Hillary Clinton comparandolo con quelli di alcuni sfidanti e con le promesse dell’amministrazione Obama.

    Che Fifa. Il presidente dell’Uefa Michel Platini ha confermato che si presenterà per la successione di Sepp Blatter, dimissionario dopo lo scandalo sulla corruzione nella Federazione calcistica internazionale. Le elezioni si terranno il prossimo 26 febbraio.

    Il ritorno dei giganti. La vera storia del nuovo sistema operativo “universale” Windows 10 raccontato direttamente da un inside di Microsoft.

     

     

    Mappa del giorno


     

    La disoccupazione di lungo periodo in (sud) Europa, un cimitero di risorse umane


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Il Grande Gioco. Perché l’Afghanistan potrebbe essere uno dei grandi vincitori dell’accordo sul nucleare iraniano. Prova a spiegarlo War On The Rocks.

    Altro che Troika. In Grecia si è rischiato un golpe di nome Varoufakis. Hackeraggi e rapimenti: il piano segreto per la Grexit dell’ex ministro scavalcava il Parlamento, la Bce, e pure il popolo.

    Uguali & Diversi. L’educazione e una buona scolarità possono contrastare l’ineguaglianza? I dubbi aumentano.

    Ubercrazia. Il Washington Post si chiede perché Uber stia avendo così successo in Cina dove, al contrario, molte aziende tech hanno fallito.

    Sotto le coperte. In che modo l’uso ossessivo dello smartphone sta rovinando (o rischia di rovinare) le relazioni sentimentali.   

     

    Cose da sapere

     

    Il treno dei desideri. Secondo fonti accreditate, citate dal Wsj, Siemens e Bombardier starebbero negoziando per unire i rispettivi business ferroviari.  

    La grande bruttezza. Inutile girarci intorno: Andrea Giuricin spiega perché Atac è tecnicamente fallita. Mr. Walsh invece molla la candidatura alle Olimpiadi per “tutelare i contribuenti”. Solo il modello Boston può salvare Roma.

    L’ultimo samurai. Zitto zitto, il “vecchio” Giappone sta battendo i cugini rivali cinesi nella speciale classifica delle fusioni/acquisizioni all’estero (un po’ di numeri e tabelle).

    Nel continente nero. Va bene la minaccia islamista di Boko Haram (e la piaga della corruzione) ma per i Nigeriani l’emergenza numero uno del paese resta l’accesso all’elettricità.

     

     

    Ossessioni

     

    Ci pensa Big G. Volete andare a mangiare in un posto particolare per pranzo? Una nuova funzione di Google vi dirà quanto è affollato.

    Antartide senza Dio. L’ultimo prete lascia la chiesa nella regione, la Cappella delle Nevi resterà senza curato. C’è un calo di religiosità, ma anche di scienziati. E soprattutto, un taglio nel budget.

    Il Padrino. La mafia non è più quella di una volta, ma l'FBI sostiene ancora adesso che Cosa Nostra sia “l’organizzazione criminale di gran lunga più pericolosa per il paese.” Vice ne ha parlato con ex "soldati" ed esperti di mafia.

    Tutto il mondo è paese. Per la cronaca, Facebook sta potenziando il proprio team politico. Le elezioni si avvicinano e buone entrature fanno sempre comodo. Anche ai colossi.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Oltre Cameron. Essere George Osborne, semplicemente l’uomo più potente della Gran Bretagna in un bellissimo ritratto/analisi di Politico Europe.

    Dopo Iwata. Nintendo è in crisi nera da cinque anni, il suo Ceo storico è morto, i suoi bilanci sono stati in rosso per 36 mesi, il 3DS è un fossile vivente e la WiiU sopravvive a stento. È proprio da qui che partirà la sua rinascita….

    Università David Foster Wallace. Mentre venerdì esce nelle sale il biopic The end of the Tour, Rivista Studio è stata a Bloomington, Illinois, dove DFW insegnava letteratura.

    Divin codino. Un grande longread su Roberto Baggio, firmato These Football Times. Il talento dai piedi di seta…

     

     

    Se ne sono andati


     

    Il leader supremo dei taleban, il Mullah Omar, sarebbe morto due anni fa. Ad annunciarlo è stata l’emittente 1TvNews citando un funzionario del governo e una riunione dei vertici della sicurezza. Kabul ha confermato per voce del presidente Ashraf Ghani la notizia