Il solito Tsipras, il grande azzardo di Erdogan e Amici Miei. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “Alle 11.50 di oggi blackout all’aeroporto di Roma Fiumicino. E provare con un esorcista…?”

    Mario Seminerio


     

     

    Cose turche

     

    Un lungo e interessante articolo di Foreign Affairs descrive i contorni della nuova guerra di Erdogan e il suo azzardo finale (come fosse un giocatore di poker) tra Curdi, Isis e fronte politico interno.

     

    Peraltro Ankara non sembra aver avuto l’imprimatur della Nato (che però ipocritamente lascia fare sull’altare della lotta all’Isis) nella repressione contro il PKK.

     

    Maurizio Molinari invece racconta come il Califfato si sia infiltrato in Afghanistan (la notizia della morte del mullah Omar, confermata anche dai Talebani, è un assist favoloso allo Stato Islamico) e punta a diventare il leader globale del terrore, mettendo nel mirino l’India.

     

    Anche a causa di queste difficoltà gli “studenti di dio”, che hanno nominato il sostituto di Omar, hanno rinviato il secondo round dei colloqui di pace in agenda con il governo di Kabul.

     

     

    Melodrachma

     

    Secondo un documento ottenuto dal Financial Times, per il Fondo Monetario Atene non avrebbe i requisiti sufficienti per partecipare al nuovo piano di aiuti. In sostanza il Fondo sarà presente ai negoziati ma ci vorranno mesi prima di decidere se e come finanziare il terzo salvataggio da 86 miliardi di euro.

     

    Intanto al comitato centrale di Syriza il premier Tsipras propone un referendum interno (su di lui in pratica) e un congresso straordinario a settembre sull’austerity: “c’è il rischio che un governo di sinistra venga affondato dalla sinistra perché non abbastanza di sinistra”, si lamenta. Che copioni questi greci!

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Parola di lupetto. Perché i boy scout e tutta la cultura che ci ruota attorno saranno probabilmente un fattore nella lunga corsa alle presidenziali Usa. Lo spiega bene il Washington Post.

    Facebookcrazia. Secondo alcuni dati comunicati dal social network, sono quasi un miliardo e mezzo le persone che si collegano almeno una volta al mese. La maggioranza degli iscritti a Facebook – il 65 per cento – accede ogni giorno, con punte negli Stati Uniti, dove gli utenti spendono più di un minuto ogni cinque sul social network via smartphone (via Internazionale).

    C’è processo e processo. “Ci spiace, non si mette sotto controllo l’attività parlamentare”. Niente arresto per Antonio Azzollini e sacrosanto ceffone del Senato alla procura di Trani. Cronaca di uno scontro culturale che colpisce l’identità del Pd. Perché si processano i reati, non la politica.

     

     

     

    Personaggi

     

    R come Rajoy. Mercato del lavoro e tasse. La leva usata da Madrid per risollevarsi senza attendere le magie di Draghi. Sarà pure senza carisma il premier spagnolo, ma l’effetto riforme si vede eccome.

     

    La storia di Alessandro Ford, il primo studente "occidentale" alla Kim Il-Sung University, Pyongyang (Corea del Nord).

     

    Il cacciatore di cadaveri. Da quando è stata presentata la prima denuncia di rapimento nel 1977, le persone ufficialmente scomparse in Colombia sono 68mila. Il geologo forense Carlos Martìn sta sviluppando sofisticati strumenti per ritrovarne almeno i corpi.

     

    Politico racconta la (strenua) lotta del super ministro tedesco Schauble per tagliare le unghie (del potere) alla Commissione Ue. Sarà contento Juncker…

      

     

     

    Mappa del giorno


     

    Abbastanza impressionanti questi grafici sull’occupazione nel sud Italia, ferma al 45,2 per cento.

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Il bancomat dei terroristi. Dalle Farc a Hezbollah, da al Qaida a Boko Haram: dove c’è una lotta armata, c’è il commercio di droga a finanziare il conflitto. Non si scappa.

    La forza di una copertina. Federico Sarica ragiona sul senso di fare un magazine oggi e tutto il lavoro che ci sta dietro, partendo dalla cover del New York Mag su Bill Cosby che ha fatto letteralmente il giro del mondo.

    Confuso e (in)felice. Un approfondimento contrarian di Aeon su un tema delicato: se non ci fosse la noia ad accompagnare (anche) le nostre giornate, la vita sarebbe un vero incubo. Concordate?

    Vecchie glorie. Pirlo, Lampard, Gerrard, Drogba, Villa. L’Atlantic si chiede se l’esodo delle star europee del calcio verso la soccer league americana sia un valore o un danno per il movimento calcistico Usa. Bella domanda.

     

     

     

    Cose da sapere

     

    Battaglia navale. Pechino si lamenta perché gli Stati Uniti starebbero militarizzando il quadrante del mare cinese meridionale. Le tensioni continuano.

    Silicon Africa. La mappa dell’innovazione nel continente nero. “Nei prossimi dieci anni sarà qui la culla di aziende tech che fattureranno miliardi di dollari…”

    Senza conducente. Le case automobilistiche General Motors, Ford, Toyota, Honda e Nissan, in collaborazione con l’università del Michigan, hanno costruito una città artificiale per testare le loro auto senza conducente negli Stati Uniti. La città, battezzata M-city, è stata inaugurata la settimana scorsa e si trova nei pressi di Ann Arbor, nel Michigan, non lontano da Detroit.

    Toghe rosa. Scrive il Guardian che più della metà dei giudici inglesi e gallesi under 40 sono donne.

     

     

     

    Ossessioni

     

    Zoo safari. Cosa sta succedendo a Walter Palmer, il dentista statunitense che ha ucciso il famoso leone dello Zimbabwe. Mentre impazzano le polemiche, Vox non senza malizia pubblica un dettagliato resoconto sui bottini di caccia nei safari africani del vecchio Teddy Roosevelt e di suo figlio Kermit.

    Dirty dancing. Insegnava tango durante l’orario di lavoro, il comune di Genova licenzia un dipendente assenteista.

    Viaggiare informati. In Canada i punti “mille miglia” delle compagnie aeree potranno essere usati per pagare il college.

     

     

     

    Mettetevi comodi

     

    L’impero del carrello. Agnelli, Ford, Rockefeller? Gente da Belle Epoque. Stefano Cingolani racconta perché (ormai) le grandi fortune nascono dai supermercati. Zara, Ikea e non solo…

    Generazione perduta. Il King’s College di Londra ha mappato e ricostruito le vicende dei cinquanta jihadisti britannici morti in Iraq e Siria negli ultimi tre anni. Ne esce fuori una collezione decisamente impressionante, tra frustrazioni e proselitismi.

    Persuasori occulti? Da chi è formato e come si muove l’esercito di lobbisti a Bruxelles nell’indagine di Politico Europe. Soprattutto, chi sono i più influenti…

    Nuovi mostri. Cosa sono e come funzionano i creepypasta, i racconti dell'orrore nati su internet. Notevole Pietro Minto su Prismo Magazine.

     

     

    C’era una volta


     

    Quarant’anni fa cominciava l’inarrivabile saga cinematografica di Amici miei diretta da Mario Monicelli