Il miglio verde di Obama, il mercatino di Calais e il telelavoro. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


    Troppo comodo accollare al sindaco Marino tutto lo sfascio di Roma. Sarebbe bello se il ceto medio e la sua intellighentia si battessero il petto: ah, quanti peccati…

     

    Salvatore Merlo


     

     

    Il miglio verde

     

    L’amministrazione Usa sta presentando un provvedimento per ridurre le emissioni degli impianti a carbone e promuovere l’uso delle energie rinnovabili. Il primo tra gli obiettivi è la riduzione entro il 2030 dell’inquinamento provocato dalle centrali a carbone del 32 per cento, rispetto ai livelli del 2005. Inoltre il 28 per cento della produzione energetica statunitense dovrà provenire da fonti alternative entro il 2030 (via Internazionale).

     

    Una ottima preview messa insieme da Vox, con dati e tabelle e un utile quiz del Washington Post sulla provenienza dell’energia che consumano gli americani.

     

    Ma quanta fretta Mr. Obama a volere raffreddare il pianeta. Numeri, grafici e analisi a confutazione della tambureggiante campagna obamiana al riscaldamento (?) globale.

     

    Il Financial Times ha invece raccolto nel suo Flipboard l’interessante serie a puntate The New Oil Order, seguito al crollo del prezzo del petrolio e al rimescolamento degli equilibri in corso in Medio Oriente.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Melodrachma. Il mercato azionario greco ha fatto registrare un nuovo record negativo al primo giorno di riapertura dopo cinque settimane. Sono state penalizzate soprattutto le azioni bancarie, che hanno perso il 30 per cento. Nessun effetto contagio sugli altri listini europei, però. Mentre proseguono i negoziati tra il governo greco e i creditori per definire un nuovo piano di salvataggio entro il 20 agosto (da tenere d’occhio il dossier privatizzazioni).

    Sabbie arabe. Se per il mondo intero l’avanzata del Califfato è un guaio enorme, c’è un’azienda Usa (indovinate quale) che fa affari d’oro con la nuova guerra contro Isis. Invece Foreign Policy spiega perché, in passato, ogni minaccia di invasione della Siria da parte della Turchia si è rivelata incapace di stabilizzare il Medio Oriente (spoiler: succederebbe anche questa volta). Infine c’è la Casa Bianca: ha dato luce verde ai raid in Siria per difendere i ribelli addestrati dagli Usa.

    Il grande esodo. Bloomberg racconta in un video reportage i mercatini improvvisati che stanno nascendo intorno a Calais dove bivaccano i migranti che cercano disperatamente di entrare in Inghilterra.

    Segui i soldi. Exor conquista PartnerRe, una delle principali società al mondo di riassicurazioni. L’operazione prevede l’acquisizione da parte della famiglia Agnelli di tutte le azioni ordinarie della società per 6,9 miliardi di dollari.

    Quasi amici. Se ne parla poco ma nell’ultimo anno, da quando Mosca si è annessa la Crimea, i rapporti commerciali (e gli investimenti) tra Kiev e la Cina si sono moltiplicati. Proprio Pechino, più che l’Europa, potrebbe diventare il cavallo di Troia che permette all’Ucraina di affrancarsi dalla dipendenza russa.  

     

     

    Personaggi

     

    Miliardario atipico, icona americana, candidato alla Presidenza Usa. Profilo di Donald Trump, un giovane leone di settant'anni. Nel frattempo su sponda Dem, un giovanotto di nome Joe Biden potrebbe scaldare i motori e correre pure lui (giusto per scalfire l’immagine corazzata di Hillary Clinton).

     

    Scandalo Libor, 14 anni di carcere a Tom Hayes, l’ex trader di Ubs e Citigroup. La lunga inchiesta durata sette anni, e il suo protagonista, ricostruiti dal Guardian.


    Essere Louis Van Gaal, uno degli allenatori di calcio più divisivi e di maggior successo della storia nel bellissimo ritratto di These Football Times.

     

     

    Mappa del giorno


    Il 71% della popolazione mondiale vive con meno di 10 dollari al giorno ma la notizia è che in un decennio la povertà assoluta (meno di 2 dollari al giorno) si è praticamente dimezzata

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Tempesta nel deserto. Venticinque anni dopo l’invasione irachena del Kuwait Richard Haass sul Wsj si chiede cosa proietti ancora quell’avvenimento sul Medio Oriente di oggi in preda al caos.

    Post democrazia. Contro il sindacato, contro i sindaci. Matteo Renzi prosegue la sua corsa solitaria. Un intento non solo politico ma di strategia istituzionale, scrive Ilvo Diamanti.

    Sostiene (Mimmo) Costanzo. “Basta piangersi addosso e proiettare analisi o stime poco attendibili: il sud ha le potenzialità di ripartire soprattutto grazie ai giovani, alle loro idee…"

    Rottamare i Giochi. Secondo Jake Flanagin, ne ha scritto su Quartz, anche l’organizzazione delle Olimpiadi va ripensata profondamente se non vogliamo assistere ad un rapido declino (di credibilità).

    Con la cultura si mangia. Marginal Revolution racconta il boom delle scuole private low cost nei paesi in via di sviluppo. Molto interessante.

     

     

    Cose da sapere

     

    Tempo da lupi. Migliaia di morti, danni economici milionari e rialzo del prezzo delle commodity. Il devastante impatto mondiale del ciclone El Nino calcolato da Bloomberg.

    Cieli affollati. Il Guardian registra come nei cieli europei e dell’Asia-Pacifico le intrusioni dello spazio aereo altrui sono all’ordine del giorno. Peggio. Non si contavano così tante intercettazioni di jet militari dalla fine della guerra fredda.

    Nel continente nero. Il colosso della grande distribuzione Walmart si prepara al grande sbarco a Lagos, in Nigeria. L’obiettivo è usare la megalopoli nigeriana come hub di espansione in tutta l’Africa.

    Piccoli Billy crescono. Ikea invece ha comprato una foresta in Romania e la userà per i suoi mobili in legno: è grande 300 chilometri quadrati.

     

     

    Ossessioni

     

    Telelavoro. Rivoluzione in casa Virgin. L’impiegato della multinazionale britannica può decidere di stare dove preferisce (anche in ferie) se riesce a portare a termine i compiti assegnati. Parola del fondatore Richard Branson.

    Correzioni fatali. Un produttore di liquori cinesi è finito sotto inchiesta con l’accusa di aver “corretto” con il Viagra i propri super alcolici.

    Bring Back Handwriting. Saranno pure gli ultimi giapponesi, ma in rete è partita la campagna per continuare a scrivere (anche) a mano…

     

     

    Mettetevi comodi

     

    A sangue freddo. Il Nyt racconta la drammatica fine, per mano dell’Isis, degli antichissimi gruppi cristiani insediati in Medio Oriente.

    Record a modo mio. Cronache da Strong, Maine, una piccola cittadina americana diventata la capitale mondiale della produzione di stuzzicadenti (via Rivista Studio).

    Faccia a faccia. Storia breve di Spotify, adesso che è sotto attacco del gigante Apple Music.

    Oltre la siepe. “Leopardi salta il suo tempo. Vuole parlare a un giovane del ventunesimo secolo. Lo immagina alle prese ‘con le nuove conquiste’, con molti nuovi ‘bisogni’ e ‘nuovi patimenti’...”. L’attualità di Leopardi secondo Renato Minore (via Giorgio Fontana).

     

     

    C’era una volta


    Sessantadue anni fa Corea del Nord e del Sud siglarono una (fragilissima) tregua. Quali sarebbero i numeri (e le potenzialità) di una vera riunificazione secondo l’Economist