Pechino e il contagio politico, Trump prima di Trump e Balotelli. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    “Mario, per te questo (al Milan, ndr) è un ritorno a casa?". "Io abito a Brescia…” #buonalaprima  

    Mario Balotelli


     

     

    La Cina è vicina

     

    Il terremoto globale sui mercati non è finito, ma l’Europa e gli Stati Uniti hanno registrato un netto recupero rispetto a ieri, anche grazie alle decisioni della Banca centrale cinese che ha tagliato di un ulteriore quarto di punto i tassi di interesse per fermare l’emorragia (si tratta del quinto in pochi mesi).

     

    Le autorità cinesi hanno anche annunciato una campagna contro le cosiddette “banche ombra”. Che cosa sono ne ha scritto bene Antonio Talia.

     

    Un po’ controcorrente Saro Capozzoli spiega che lo sboom sarà come il 2008 solo se scoppia la bolla immobiliare (e almeno per ora non dovrebbe scoppiare). Anzi. Un po’ di pulizia farà bene a tutti e aprirà maggiormente Pechino agli investimenti internazionali.

     

    Zack Beauchamp su Vox invece è più pessimista e crede che il crash cinese avrà l’effetto di irrigidire la nomenklatura e rallentare le riforme economico-finanziarie necessarie (sboom politico in vista?).

     

    Dallo "shoot first" alla strategia della reazione. Così la crisi in Cina mostra che il mito della competenza assoluta della tecnocrazia comunista ormai è tramontato.

     

    Dimenticavo: sul Quotidiano del Popolo non c’è alcun titolo sul crollo in Borsa. Che meraviglia la censura…

     

     

    Contagiamoci tutti?

     

    Foreign Policy tocca uno dei nodi più sensibili sul tavolo (considerando che Pechino detiene la maggioranza del debito pubblico americano): la prospettiva che una crisi economica di questa portata si trasformi in crisi politica ai massimi livelli (per esempio un po’ di candidati alle primarie repubblicane sono già sul piede di guerra con Pechino). Obama e Xi, telefonatevi.

     

    Quanto alle prospettive dell’economia mondiale, per ora non dovrebbero venire troppo intaccate dall’atterraggio brusco cinese (discorso a parte per il crollo del prezzo del greggio: dalla Russia al Venezuela all’Iraq, le preoccupazioni montano eccome).


     

    Se ne parla oggi

     

    L’amico tedesco… La Germania ha deciso di accogliere tutti i rifugiati siriani. Da tre giorni ha dato istruzioni ai suoi uffici per l'immigrazione di sospendere gli accordi di Dublino, di fatto accettando di farsi carico di tutte le loro richieste di asilo. Insomma Merkel non è più solo quella con il ditino alzato verso i paesi Mediterranei.

    … e l’amico italiano. “Io sto con Galantino, altro che immigrati nel tombino…” Uno dei leader storici di Sant’Egidio va all’attacco del capo della Lega, di Grillo e della politica esasperata dai media. A proposito: secondo l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati non si arresterà nei prossimi mesi il flusso di richiedenti asilo. In Macedonia, un paese già di suo fragile, potrebbero arrivare 3mila persone al giorno!

    Jihad quotidiana. Un ottimo approfondimento del New Yorker indaga sull’altra Parigi, le anonime e sterminate “banlieue” come luogo di incubazione del jihad made in Europe.

    Nuova guerra fredda. La crisi dell’economia russa e la debolezza del rublo stanno complicando la realizzazione di uno dei progetti più cari a zar Putin: la grande area di libero scambio con le ex repubbliche sovietiche. Lo spiega bene Bloomberg.

     

     

    Personaggi

     

    Piacere, Thomas. Uno dei più bravi “cartografi” in circolazione è un ragazzino 19enne olandese. Ha imparato l’arabo attraverso YouTube e costruisce dettagliatissime mappe sull’avanzata dell’Isis e lo stato del Califfato.

     

    Trump prima di Trump. La storia del vecchio caro nonno Friedrich, il capostipite, giunto in America a fine Ottocento.

     

     

    Mappa del giorno


     

    Impressionante questa immagine delle due Coree. Città illuminate, prosperità, civiltà…

     


     

                                                                                                         

    Argomenti di dibattito

     

    Sorveglianza impossibile? In Europa i servizi segreti non riescono a controllare i potenziali terroristi islamici perché il loro numero è troppo alto (questa situazione non ha precedenti storici) e allestire un servizio di sorveglianza stretta per tutti sembra impossibile. Aiuto!

    Il futuro del lavoro. Sembra ormai certo: i mestieri impiegatizi sono destinati a scomparire (almeno per come li abbiamo conosciuti finora). Fast Company prova ad immaginare come il lavoro freelance cambierà l’economia nei prossimi 20-25 anni.

    Mangia, prega e posta. Se lo chiede il New Republic: in che modo la viralità di Internet sta occidentalizzando il mondo intero. Domanda tutt’altro che banale.

    Una faccia, una razza. Scrive Slate che fu l’uragano Katrina e le sue macerie, molto prima che i fatti di Ferguson, a rivelare la nuova questione razziale negli Usa.

    Leggere per dimenticare. Nei nostri scaffali cerchiamo sicurezze e tendiamo a idealizzare i libri, dice Francesco Guglieri. Ma spesso non ricordiamo perché ci sono piaciuti.

     

     

    Cose da sapere

     

    Castelli di sabbia. Per la cronaca, quest’anno i prezzi delle proprietà immobiliari a Dubai scenderanno del 10-20 per cento. Ci sono troppi grattacieli, semplice…

    Se questo è un uomo. Alcuni studi recenti dimostrano che l’orrore dell’Olocausto è un trauma che si può tramandare persino per via genetica.

    Trasparenza ossessiva. Motherboard ha intervistato gli hacker che hanno violato il sito di incontri Ashley Madison. Il motivo dell’attacco? “Lo faremo ancora contro qualsiasi società che faccia centinaia di milioni sul dolore, sui segreti, sulle bugie della gente. Forse anche politici corrotti…”

     

     

    Ossessioni

     

    Titanic. Gli scienziati stanno studiando un’enorme massa di ghiaccio che si è staccata dal ghiacciaio Jakobshavn, in Groenlandia. Si tratta di un iceberg di 12,4 chilometri quadrati, uno dei più grandi blocchi di ghiaccio mai rilevati (via Internazionale).

    Alla fermata del bus. Uber sta testando a San Francisco una nuova funzione che crea di fatto percorsi ripetitivi modello pullman.

    Il mattino ha l’oro in bocca. A quanto pare, svegliarsi presto fa guadagnare più soldi. Seriamente!

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Saremo alleati? Il riscatto delle donne in Iran, mentre si parla di accordo sul nucleare, non potrà che venire dal pallone. Una storia vibrante firmata Wsj.

    Pedalo dunque sono. Una meravigliosa infografica animata racconta il boom del “bike sharing” nel mondo (partendo addirittura da Amsterdam, correva l’anno 1965).

    La cena dei marziani. Vis-à-vis in Francia con le “gauche star” Varoufakis e Montebourg e la grande internazionale dell’illusione. La racconta bene Mauro Zanon.

    Laboratorio New Orleans. Il più bel reportage sul decennale dell’uragano Katrina lo ha fatto il Washington Post. Da leggere tutto d’un fiato.

    Ancora tu. Le bizze già in Primavera dell'Inter, poi quelle al City, il periodo non al top al Milan. Ma c'è qualcosa in Balotelli che ci fa riaprire, sempre, la porta di casa...

     

     

    C’era una volta


     

    Quarant’anni fa oggi usciva “Born to Run”, l'album che avrebbe aperto a Bruce Springsteen le porte del successo e del riconoscimento internazionale. Secondo la rivista Rolling Stone si tratta di uno dei primi 20 Lp musicali di tutti i tempi