La morte di Abdelhamid Abaaoud, l'Intifada dei coltelli e Ernest Hemingway. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    Trani, l'udienza del processo Rating è in ritardo: Romano Prodi s'infuria col pm e va via…”

     

    Dal sito Repubblica.it


     

     

    Parigi dopo Parigi

     

    Il presunto organizzatore degli attacchi di Parigi è morto nel blitz a Saint-Denis. Lo ha riferito la procura di Parigi, al termine degli esami del dna che hanno confermato la presenza di Abdelhamid Abaaoud tra le vittime dell’operazione antiterrorismo del 18 novembre nella periferia nord della capitale. “È bello spargere il sangue degli infedeli”: così la mente della strage di Parigi incitava alla Jihad mentre si trova in una zona di combattimento.

     

    La polizia belga ha arrestato sette persone durante delle operazioni condotte nel quartiere di Molenbeek, a Bruxelles. Le persone fermate sono collegate a Bilal Hadfi, uno degli attentatori dello Stade de France (via Internazionale).

     

    Scienziati pagati a peso d’oro e test sul campo: così il Califfo tenta di procurarsi armi chimiche. L’allarme dell’intelligence Usa. Il premier francese Valls: rischio attacchi batteriologici.

     

    Il racconto mozzafiato di un poliziotto francese dentro il Bataclan e la mappa dei super ricercati dell’Isis.

     

    Tutti a prendersela con la crittografia, invece pare che i terroristi si mandavano i messaggi in chiaro. Pare (via Fabio Chiusi). Interessante anche capire cosa può fare davvero Anonymous contro Isis. Se lo chiede Vice.

     

    Che poi il giochino è molto semplice. Essendo cittadini francesi o belgi, con il semplice passaporto i jihadisti made in Europe potevano andare avanti indietro dalla Siria.

     

    Dopo gli attentati a Parigi, Festa mobile di Ernest Hemingway è all’ottavo posto della classifica dei libri più venduti da Amazon in Francia, e primo tra le biografie. Al momento è esaurito nei magazzini della libreria online. L’opera di Hemingway celebra la Parigi degli anni venti, quando nel quartiere di Montparnasse si potevano incontrare scrittori, poeti e artisti, come Gertrude Stein, Ezra Pound, James Joyce, Francis Scott Fitzgerald e sua moglie Zelda (via Internazionale).

     

     

    Il mondo dopo Parigi

     

    L’Europa progetta la “fortezza Schengen”: controlli su chi entra, anche se comunitario. Ecco la bozza di conclusione del vertice dei ministri degli Interni in programma domani. Schedatura dei voli interni e una centralina per il coordinamento dell’Intelligence.

     

    Diamo i numeri? Le morti causate dal terrorismo nel mondo sono state nel 2013 18.111; nel 2014 32.658 di cui il 78% in soli cinque paesi: Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Syria (via Ian Bremmer). In particolare l’africano Boko Haram è il gruppo jihadista più sanguinario (Isis è secondo) mentre sono già oltre mille le vittime per mano del Califfato fuori dai santuari di Iraq e Siria. Insomma lo sconfinamento c’è.

     

    Dice Bloomberg che sta fallendo la strategia di prosciugare le vie di finanziamento dell’Isis. Che non è solo il petrolio!

     

    Adesso pure i tunnel si mettono a costruire i jihadisti del Califfo. Li hanno appena scoperti nella città irachena di Sinjar, appena liberata.

     

    Perché il Bangladesh è diventato un campo di battaglia islamista. Ieri un sacerdote italiano è stato ferito alla testa da uomini armati. Un mese fa l’uccisione di Tavella a Dacca.

     

    Doppio attentato contro gli ebrei, cinque morti. Sangue a Tel Aviv (due israeliani uccisi con coltello) e in un insediamento in Cisgiordania (tre vittime di una sparatoria tra cui un americano. Hamas plaude: “Si tratta di atti eroici.” Netanyahu: “Terrore uguale a quello di Parigi”.

     

    Dopo la barbara esecuzione di un cittadino cinese vedrete che anche Pechino aumenterà il proprio impegno nella lotta anti Isis.

     

    Un po’ era prevedibile (e inevitabile). Secondo Foreign Affairs l’Iran sta sfruttando la minaccia dell’Isis per aumentare la propria influenza in Medio Oriente.

     

     

    Personaggi

     

    Fabien Clain, il jihadista che ha rivendicato l’attacco di Parigi. Ricostruendo la vita del terrorista esce la mappa del jihadismo francese, con base a Tolosa. L’amicizia con Merah (poi negata), la cellula inviata in Iraq, il Belgio e il Bataclan.

     

    Perché Abdelhamid Abaaoud voleva a tutti i costi morire nel racconto di Ian Buruma su Foreign Policy.

     

     

    Parigi val bene un dibattito

     

    Parla Michel Houellebecq: “Io accuso Hollande e difendo i francesi. Per lo scrittore francese “la situazione incresciosa nella quale ci ritroviamo è da attribuire a precise responsabilità politiche…”

     

    Michael Walzer e le colpe liberal: “Abbiamo alimentato l’illusione che la sicurezza non è un problema”.

     

    Intelligence coi buchi. Scrive Quartz che Isis è più europeo dell’Europa, nel senso che ha creato un vero network transnazionale del terrore jihadista mentre i paesi del continente non riescono nemmeno a unificare le rispettive polizie e scambiarsi informazioni seriamente. In effetti…

     

    Il Belgio? Il Belgio è uno stato fallito. Politico la tocca piano ma ci va abbastanza vicino (purtroppo).

     

    Per favore, basta sensi di colpa. Isis non è una reazione alla politica estera in Medio Oriente dei paesi occidentali. Di più. Forse non è elegante dirlo, ma c’entra la religione islamica, spiega il Washington Post (articolo tradotto in italiano da Il Post).

    Ah, se i leader mondiali non vogliono impegnarsi in maniera unilaterale, condividere il peso di un’azione militare in una grande coalizione è l'unico modo per sconfiggere il Califfato, scrive Bloomberg View.

     

     

    Mappa del giorno

     


    Vista la confusione che circola, un po’ di ordine sui rifugiati siriani nel mondo…

     


     

     

    Il mondo oltre Parigi

     

    Segui i tassi… Ormai ci siamo. Salvo colpi di scena clamorosi il mese prossimo la Fed alzerà i tassi di interesse per la prima volta dal 2006. Gli investitori si stanno già preparando.

    …e segui i soldi. Le due importanti banche cooperative tedesche Dz Bank e Wgz Bank hanno deciso di fondersi dando vita al terzo gruppo bancario nazionale.

    Un diamante è per sempre. In Botswana è stato trovato il diamante più grande del secolo. La pietra, dal peso di 1.111 carati e grande come una palla da tennis, è stata estratta nella miniera di Karowe.

    Parola di guru. Intervista a Gianroberto Casaleggio. Il fondatore racconta cosa è cambiato. “Se non si affranca dai fondatori un movimento muore”. E sull’ascesa di Di Maio: “Il leader del M5S è il M5S stesso, non sono importanti i nomi, ma i programmi e la partecipazione…”

    Guerre di mercato. Samsung ha un laboratorio “segreto” dove educa i propri ingegneri a sviluppare la creatività (e sfidare Apple).

    Cordone sanitario. Nonostante la cooperazione e la nuova solidarietà nella lotta al terrorismo, Bruxelles sembra intenzionata a rinnovare le sanzioni contro Mosca legate alla crisi ucraina.

    Brutto clima. Scrive Bjørn Lomborg che il piano Onu in vista della conferenza di Parigi sul clima rischia di partorire il classico topolino. Oltre che essere troppo costoso.

    Googlecrazia. Le cose di te che Google dice agli altri. Una nuova funzione serve per tenere sotto controllo le informazioni del proprio profilo e decidere cosa nascondere e cosa no.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Come si vende un film… Cosa lega prodotti diversissimi come Hunger Games e il documentario The Wolfpack? Piccola storia di come il digital marketing sta riscrivendo le regole del rapporto tra industria cinematografica e pubblico.

    …e come si vendono capolavori. Una vita fatta di gesti e di sguardi: da Jussi Pylkkänen a un suo omologo italiano, identikit del banditore d’asta.

    Gli assassini della porta accanto. C’è un angolo remoto di Romani dove i vicini di casa si ammazzano l’un l’altro per contendersi piccoli fazzoletti di terreno. Splendido long read del Guardian.

    I cacciatori di asteroidi. Negli Usa un gruppo di scienziati sta organizzando la resistenza al grande crush, l’esplosione della fantomatica mega asteroide che dovrebbe prima o poi distruggere la nostra civiltà. Popular Mechanics racconta la loro storia (e le loro fobie).

    Corsa alla Casa Bianca. Un’ottima inchiesta del Washington Post sul network dei donatori/finanziatori del Clan Clinton.

     

     

    C’era una volta

     


    George Best, l’immortale. Un’anticipazione del libro di Duncan Hamilton, in uscita in questi giorni, dedicato al leggendario campione nordirlandese.