Putin contro Erdogan, le tasse di McDonald's e l'auto senza pilota. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    Non si farà l’investimento di Ikea di Cerro Maggiore, nell’Alto Milanese, la Regione Lombardia si è opposta con la collaborazione del Movimento Cinque Stelle…”

    Dario Di Vico


     

     

    Che tempo che fa

     

    I negoziati di Parigi entrano nel vivo, ma il carbone non si riesce a fermare. Impossibile chiudere tutte le centrali. Stupiti?

     

    Quel che non torna alla #cop21 secondo il Wsj. Ad esempio le troppe dichiarazioni contraddittorie dei leader mondiali. Per il New Yorker, invece, l’approccio del summit, dove ogni paese mette sul tavolo quel che può, potrebbe rivelarsi più efficace (perché più realistico).

     

    Il bellissimo reportage interattivo di AP dai monti Appalachi, il cuore di tenebra del carbone americano. E quello meraviglioso, del Nyt, sulle isole Marshall che starebbero per scomparire per via del mare che si sta alzando.

     

    Infine una mappa del Guardian sulle città più inquinate al mondo (occhio all’Asia).

     

     

    Sabbie arabe

     

    L’affare s’ingrossa. Mosca attacca Erdogan: “Lui e la sua famiglia coinvolti nel traffico di petrolio con l’Isis”. Il ministro della difesa russo: “Abbiamo prove inconfutabili.” Erdogan: “Nessuno ha il diritto di calunniare la Turchia. Non faccio affari coi terroristi.”

     

    Lo Stato islamico in Libia c’è, ora lo dice anche l’Onu (alla buon’ora).

     

    Il leader dei taliban, Mullah Mansour, è stato gravemente ferito in uno scontro a fuoco scoppiato tra diversi leader del gruppo ed è stato portato in ospedale in Pakistan. Ma i taliban smentiscono.

     

    Tutti gli attacchi terroristici dal 2000 ad oggi, in un video. Ah, quelli in Occidente sono davvero una minoranza.

     

    Per la cronaca, l’Isis sta impedendo ai civili in fuga di lasciare la città di Ramadi dopo che l’esercito iracheno aveva avvertito di abbandonarla in vista di un imminente attacco.

     

    Fuoco di paglia? Forse sì. La costruzione di un’entità statuale territoriale, nel giorno per giorno, si sta rivelando molto più difficile del previsto per il Califfato. Il Nyt ne spiega le ragioni.

     

     

    Il mondo dopo Parigi

     

    Così i figli dell’élite giordana passano armi e bagagli all’Isis. Dedicato a quelli che è-tutta-colpa-della-povertà (via Marco Valerio Lo Prete).

     

    Forse il Pentagono si è deciso a rinforzare l’azione delle forze speciali in Siria e Iraq. Forse. Mentre l’Europa dovrebbe unificare i servizi di intelligence, poche storie.

     

    Che fa Cameron? Mentre il parlamento britannico vota sulla proposta del governo di bombardare la Siria, a Londra cresce il partito “boots on the ground”, anche se non si parla d’altro che di un numero: “70 mila”…

     

    A proposito. Quanto è preparata l’autorità giudiziaria di fronte all’aggressione terroristica? Il programma di formazione della Scuola superiore della magistratura dovrebbe preoccupare il governo italiano…

     

    Eppure… eppure anche dopo le stragi, per gli studenti di tutto il mondo Parigi resta la meta migliore

     

     

    Personaggi

     

    Chi è davvero Giuseppe Sala e perché la sua candidatura a sindaco di Milano è strategica per Matteo Renzi.

     

    La storia di Mustafa al Aziz al Shamiri, cittadino yemenita, detenuto per 13 anni a Guantanamo per un errore (scambio di persona).

     

    Ventotto tra politici, commissari, attivisti, musicisti, pensatori e personaggi della società civile che, secondo Politico, stanno plasmando la nuova Europa (c’è anche Maria Elena Boschi).

     

     

    Mappa del giorno


     

    I problemi principali del mercato del lavoro in Italia (via Thomas Manfredi)…

     


     

     

    Il mondo oltre il Jihad

     

    Allargamento a est. Montenegro nella Nato, è scontro con Putin. L’invito dell’Alleanza atlantica al Paese balcanico: diventerebbe il 29esimo membro. Protesta di Mosca: minacciata la nostra sicurezza, stop alla collaborazione militare.

    La guerra dei mondi. Dimenticate la Cina. La sfida milionaria tra Google e Alibaba si è spostata sul mercato “mobile” indiano. Recode spiega perché.

    Segui i tassi. Dice il Financial Times che questa settimana potrebbe essere la più importante dell’anno per gli investitori (Citofonare Fed e Bce).

    Nel continente nero. Il problema dell’Africa? Prima di qualsiasi altra emergenza, la carenza di dottori.

    Il fantasma delle tasse. Scrive Politico che dopo i colossi tech a finire nel mirino della Commissione Ue potrebbe finire McDonald’s (c’entrano ancora gli accordi fiscali privilegiati con Lussemburgo).

     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Occidente invertebrato. Parla Niall Ferguson. Le esitazioni croniche dell’Europa sulla guerra e l’autocensura sull’immigrazione. “Ci ricordiamo delle nostre libertà solo dopo atrocità come Parigi. E dimentichiamo subito…”

    Miliardari 2.0… Fast Company si chiede se Mark Zuckerberg sia davvero il nuovo Bill Gates. Non solo. La nascita della figlia del fondatore di Facebook è una notizia perché è l’esempio di cosa sono diventate le notizie con Facebook, scrive Slate (articolo tradotto in italiano su Il Post).

    …e miliardari all’antica. Michael Bloomberg rientra alla guida del suo impero. Ma è davvero positivo il suo ritorno? Lo Spiegel ha parecchi dubbi.

    Lasciarsi bene. Come si trova un modo bello per fare qualcosa di brutto? Da Medea a Werther fino a Gwyneth Paltrow, c'è una sola cosa da fare: ritirarsi per primi.

     

     

    Ossessioni

     

    Playlist. Le canzoni più ascoltate su Spotify nel corso del 2015.

    Chi la fa l’aspetti. Uno studente è vittima di bullismo e il preside pubblica gli insulti online. Tiè!

    Paga Pantalone. I bilanci del gruppi parlamentari nel dossier #OpenPolis.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Casa e bottega. La pacificazione sanguinosa nelle favelas di Rio de Janeiro.

    Mi piego ma non mi spezzo. Foreign Affairs racconta come l’Arabia Saudita eviterà il collasso economico della più importante petromonarchia del mondo.

    Con la cultura si mangia. Un ottimo long read del Guardian sul boom di musei e pinacoteche, sulla scia del Louvre, negli Emirati Arabi Uniti. Nodi, problemi e potenzialità.

    Ai blocchi di partenza. Google, Tesla, Apple, Uber. La sfida tra colossi tech per vincere la partita dell’auto senza pilota somiglia da vicino alla corsa nello spazio del secolo scorso. L racconta l’Atlantic magistralmente.

    Fargo, una storia vera. Dal film dei fratelli Coen alla serie TV passando per una caccia al tesoro nata in Giappone. La cittadina di Fargo è diventata un universo parallelo dove il confine tra realtà e fiction non esiste più.

     

     

    C’era una volta


     

    Venticinque anni fa oggi Helmut Kohl vinceva le prime elezioni della Germania riunificata…