Arabia Saudita modello Thatcher, gli abusi di Colonia e Adriano Galliani. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    Dal sito del M5S sono spariti nomi e profili dei candidati al consiglio comunale di Quarto. Stalin faceva grattare via la gente dalle foto…”

    Salvatore Merlo


     

     

    Il grande esodo

     

    A Colonia 31 arresti per la notte folle di Capodanno, 18 sono richiedenti asilo. Nei telefonini di due arrestati i video degli abusi. Merkel in campo: ora la verità o sarà un danno alla maggioranza del profughi.

     

    Cosa sappiamo e cosa no dei fattacci di Capodanno. Nel frattempo si è dimesso il capo della polizia locale, il 60enne Wolfgang Albers.

     

    Immigrati ma diffusi. E se più che le politiche tedesche, l’accoglienza scandinava o il multiculturalismo francese fosse quello (involontario) italiano il modello vincente di integrazione? Qualche numero.

     

     

    Sabbie arabe

     

    Il governo siriano di Assad ha dato all’Onu il permesso di consegnare nei prossimi giorni aiuti alla città di Madaya occupata dai ribelli, dove secondo le organizzazioni umanitarie molti residenti stanno morendo di fame (via Internazionale).

     

    L’implementazione dell’accordo sul nucleare iraniano è probabilmente solo “una questione di giorni”, se tutto procederà come previsto. Lo ha detto il Segretario di stato Usa, John Kerry, riferendo di aver parlato con il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif che ha confermato gli impegni assunti per lasciarsi alle spalle l’atomica. Ci credete?

     

    Mai scordarsi che tra sunniti e sciiti c’è di mezzo anche il petrolio, che rischia di aggravare il confronto settario. Lo si vede bene da questa bella mappa interattiva del Nyt: lo scontro tra i due giganti mediorientali è più complesso della “semplice” faglia religiosa.

     

    A proposito. Sfida nella sfida. Riyad da oltre un anno cerca di mettere fuori mercato la produzione statunitense di “Light Tight Oil.” A oggi, i risultati di questa sfida appaiono contraddittori…

     

    Nel vuoto lasciato da Washington si alimenta anche il conflitto per procura in Yemen. Da martedì i bombardamenti sauditi si sono intensificati, nel mirino dei raid ci sono i ribelli Houti, sostenuti dal regime siriano.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Ombre cinesi. Tutte le conseguenze dell’ottovolante finanziario asiatico e della Cina abbacchiata, secondo Stefano Cingolani. E poi i peccati originali nei rapporti tra occidente e produzione cinese. Il susseguirsi di brutte notizie sull’economia di Pechino e quella decisione assai affrettata con cui quindici anni fa si è deciso di farla entrare precipitosamente nel Wto.

    Corsa alla Casa Bianca. Manca ancora un pezzetto ma il Guardian ha compilato una utile guida alle presidenziali Usa del prossimo novembre (articolo tradotto in italiano da Internazionale). Mentre Vox ne è sicuro: il fenomeno Donald Trump si sgonfierà. Ecco perché.

    La mia Africa. Cosa significa e che impatto avrà il mega investimento da 60 miliardi di dollari che la Cina s’impegna a fare nel continente africano.

    Non solo Etruria. Dall’America un po’ di crisi bancarie antiche e famose. In fondo tutto il mondo è paese…

    Miracoli della tecnica. Sembra che abbiano trovato il modo di catturare energia dal semplice camminare per poi trasformarla in elettricità.

    Jihad quotidiana. La Procura federale ha fornito nuovi elementi sulle stragi di Parigi del 13 novembre scorso. Riguardano le cinture esplosive degli attentatori: sono state fabbricate in un appartamento di Schaerbeek, quartiere di Bruxelles. Gli inquirenti ritengono che l’abitazione, affittata da un sospetto attualmente in custodia, è anche servito a Salah Abdeslam come rifugio dopo gli attentati.

    Minaccia atomica. E così il baby presidente nordcoreano con i suoi pericolosi giochi di guerra è riuscito a prendersi la cover story del New Yorker.

    Segui i soldi. Secondo alcuni analisti l’ottovolante sui mercati finanziari dice anche un’altra cosa: la fine dell’illusione monetaria (vero Draghi?).

     

     

    Personaggi

     

    La quotazione della mega compagnia petrolifera di stato Saudi Aramco, le riforme thatcheriane, la diversificazione economica dal barile in caduta, l’apertura agli investimenti stranieri, il terrorismo e il contenimento (ma non la guerra, che sarebbe una catastrofe) nei confronti del nemico iraniano nell’intervista scoop dell’Economist al giovane principe saudita Muhammad bin Salman, ministro della difesa del regno nonché figlio prediletto di re Salman.

     

    Il Financial Times si chiede invece se il principe giordano Ali bin Hussein sia il candidato giusto per ripulire la Fifa dopo gli scandali dell’era Blatter.

     

    Politico Magazine sta pubblicando una bella serie di analisi sulla doppia presidenza Obama, arrivato all’ultimo anno di mandato. Questa è particolarmente interessante: cosa succede quando l’idealismo retorico di un leader si scontra con il duro realismo della geopolitica mediorientale. Disastro… 

     

    Gli orrori della guerra in Bosnia nei ricordi del fotografo Ron Haviv.

     

     

    Mappa del giorno

     


    Il derby Iran – Arabia Saudita tra le opinioni pubbliche dei paesi mediorientali…

     


     

                                                                                                         

    Argomenti di dibattito

     

    Rivolta generazionale? Secondo Foreign Policy alla base del terrorismo jihadista in Francia c’è (anche) un enorme complesso di Edipo islamista.

    The 20 percent world. Perché tutti i movimenti populisti occidentali non riescono ad andare oltre una certa soglia di consenso (per fortuna)? Se lo chiede John Micklethwait.

    Il lavoro nobilita l’uomo... Il lavoro in Italia adesso cresce davvero. Continuerà anche senza gli incentivi? Già, bella domanda. E poi i numeri chiave del job report Usa appena rilasciato. I dati sono positivi.

    …Ma si è frammentato. Una volta le grandi aziende impiegavano decine di migliaia di persone. Oggi, se guardiamo i giganti del tech, vediamo che non è più così. Perché? Interessante riflessione dell’Atlantic.

    Povero diavolo. Caro Galliani, se lo lasci dire, dopo trent’anni è tempo che se ne vada…

     

     

    Ossessioni

     

    Postare è un po’ morire. “Cosa ho imparato in 3 mesi di terapia contro l’abuso di social network…” Utile racconto di Fast Company.

    Altre armi. L’esercito di Israele ha cominciato ad arruolare ragazzi affetti da autismo per sfruttare alcune loro doti intellettive e di attenzione ai dettagli.

    Amico robot? Vi fareste operare da un dentista comandato a distanza col joypad? Leggete un po’ qui.

    Purghe alla pechinese. Tutti i dettagli sulla scomparsa dei librai anti Pechino di Hong Kong (c’entra probabilmente il presidente Xi e una vecchia relazione sentimentale).

    Minestra riscaldata. Ma alla fine riscaldare il cibo fa male? Parrebbe di sì. Ma bastano alcuni accorgimenti.

    Modello Tor. ProPublica lancia un sito di notizie per il dark web, la parte di internet che non viene rilevata dai motori di ricerca. La decisione è stata presa per difendere la privacy degli utenti e proteggerli dalle attività di sorveglianza dei governi.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Caviale & Storioni. Viaggio dentro la più grande azienda mondiale di caviale da allevamento, in un posto che mai vi aspettereste.

    Europa invertebrata. Vanity Fair ha girato lungamente per l’Europa afflitta da terrorismo, emergenza migranti, alto debito e sfiducia dilagante per concludere che, forse, siamo arrivati al capolinea dell’Europa per come l’abbiamo conosciuta.

    Nel continente nero. In che modo droghe e sedativi stanno invadendo il continente africano. Una big story firmata Foreign Affairs.

    Il mondo on demand. Bloomberg prova a svelare il piano strategico di Netflix per conquistare il mondo (un po’ utopistico a dire il vero).

    A volte ritornano. La rivincita di Freud sul lettino dello psicologo è una bella long read del Guardian.

     

     

    Accadde oggi

     


    Vent’anni fa oggi ci lasciava Francois Mitterand, l’ultimo “monarca” di Francia…