L'euroscontro di Renzi, il nuovo governo in Libia e lo stipendio di Blatter. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    È fantastico come tutti quelli che per anni si sono lamentati di Bruxelles ora si lamentino perché Renzi attacca la Ue. Un Paese bizzarro…”

     

    Auro Palomba


     

     

    Amico Ayatollah

     

    Scrive Daniele Raineri che non ci si può tanto fidare dell’Iran. Via le sanzioni, parte la corsa di Teheran agli armamenti. I numeri e i fornitori.

    La Germania invece vede Teheran come un fattore di stabilizzazione del Medio Oriente in fiamme. Ottimismo delle volontà.

     

    Anche perché, tanto più con il ritorno del greggio iraniano sui mercati mondiali, il mondo rischia sempre più di affogare nel petrolio…

     

    Perché, alla fin della fiera, il vero vincitore di questa pericolosa guerra fredda Iran-Arabia Saudita rischia di essere il Pakistan. Lo racconta Foreign Affairs. Mentre il presidente cinese Xi arriva in Medio Oriente.

     

     

    Ombre cinesi

     

    Buone ragioni per non avere paura della frenata dell’economia in Cina. Il capoeconomista di Nomisma sui numeri di Pechino e sulle carte in mano al Partito comunista e alle organizzazioni internazionali per non contagiare il mondo.

     

    Certo, nel mentre che l’economia cinese rallenta la crescita e si aggiusta, sono i grandi gruppi globali a pagare un prezzo salato. Lo spiega bene l’Ft.

     

     

    Jihad quotidiana

     

    Tra il 1 gennaio 2014 e il 31 ottobre 2015 almeno 18.800 civili sono stati uccisi in Iraq e 3,2 milioni hanno dovuto lasciare la propria casa. L’Onu accusa il gruppo Stato islamico, che controlla gran parte del paese, di violenze sistematiche e crimini contro l’umanità, ma ha documentato anche abusi dell’esercito iracheno e dei combattenti curdi (via Internazionale).

     

    Intanto in Siria l’Isis è costretto a ridurre gli stipendi ai militanti. Una misura accompagnata anche dal blocco di forniture di pane calmierato. Due disposizioni che indicano i gravi problemi di cassa.

     

    Dopo ritardi e litigi in Libia si è formato il nuovo governo di unità nazionale. E’ un passo avanti, ora serve l’ok del parlamento. Mentre Berlino non esclude più un intervento.

     

    Il Wsj, dopo gli attentati di Jakarta, analizza il fenomeno in ascesa dei jihadisti asiatici che partono per la Siria e l’Iraq. Un fenomeno nuovo da monitorare con attenzione.

     

    A proposito: ricordate il generale Usa ed ex capo della Cia Petraeus coinvolto nel 2012 in uno scandalo di informazioni riservate, passate alla sua biografa e amante? Il Pentagono vuole degradarlo. Deciderà il Segretario alla difesa.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Corsa alla Casa Bianca. Un articolo interessante di Vox su Bernie Sanders, che se vuole essere preso sul serio deve comportarsi di conseguenza (via Francesco Costa). Andrea Marinelli invece intervista Lorella, ex immigrata irregolare divenuta l’anello fra Hillary Clinton e il voto ispanico. Interessante al pari dell’analisi del Nyt, che spiega perché il voto 2016 sarà diverso da tutte le precedenti elezioni presidenziali.

    La solitudine di Renzi. Perché il premier italiano è in difficoltà nella sua ricerca di alleati contro il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. E le sei ragioni dello scontro messe in fila da Marco Zatterin.

    Sul cucuzzolo della montagna. Domani comincia il forum economico di Davos e il messaggio in bottiglia lo lancia l’HuffPost Usa citando uno studio secondo cui è più conveniente investire in una borsa di Hermes che su listini mondiali così turbolenti. Come la mettiamo?

    Nel continente nero. In Nigeria, a Lagos, hanno inaugurato un campo di calcio che viene illuminato anche dalla corsa dei giocatori…

    Il grande esodo. I migranti siriani al confine con la Giordania sono circa 16 mila e vivono in due campi di fortuna nel deserto in attesa di poter varcare il confine, in condizioni sempre peggiori (via Il Post).

    L’impero di Putin. Il Washington Post fa il punto sull’economia russa, un paese che si sta impoverendo dove le grandi imprese scappano.

    Ubercrazia. Il piano di Uber è di arrivare in cento città cinesi entro la fine dell’anno.

    Galletti spennati. Il piano di Hollande per aggiustare la malandata economia francese, sempre più malato d’Europa.  

     

     

    Personaggi

     

    Chi è la 23enne italiana che è diventata una pornostar in Giappone.

     

    L’incredibile vicenda di Joseph Blatter, radiato dal mondo del calcio ma ancora pagato dalla Fifa.

     

    Stefan Edberg, ex numero uno al mondo e due volte trionfatore a Wimbledon, compie 50 anni. Ritratto di un tennista gentleman e maestro d'eleganza.

     

     

    Mappa del giorno

     


    Il ritorno dei muri e la lenta agonia di Schengen (via Luciano Fontana)

     


     

                                                                                                         

    Argomenti di dibattito

     

    Falsi miti. Perché Donald Trump è populista ma non fascista e sbagliare analisi fa solo il suo gioco. Lo spiega Gianni Riotta sull’Atlantic.

    Tra cielo e terra. Inquina più un’automobile o un aereo? Se lo è chiesto l’Economist (articolo tradotto in italiano da Internazionale).

    Non andremo più in banca. Sofferenze e fragilità di un sistema bancario nell’occhio del ciclone, secondo Federico Fubini.

    Dannati del mondo. Forse che forse, con l’emergenza migratoria che non accenna a diminuire, andrebbe rivista anche la Convenzione di Ginevra.

    Il mercato fa bene. Qualche buona considerazione dell’Ft che mette in dubbio i numeri del rapporto Oxfam sull’ineguaglianza globale. E poi L'impatto della Quarta rivoluzione industriale sull'occupazione nel mondo e in Italia. Dati e infografiche

     

     

    Ossessioni

     

    Renault nella bufera. Saranno richiamate altre 15 mila auto non ancora vendute per un problema al filtraggio delle emissioni inquinanti, ma è una storia diversa da Volkswagen.

    Mani sporche. Secondo un’indagine di Amnesty international, nella Repubblica Democratica del Congo il cobalto usato per fabbricare le batterie degli smartphone e di altri prodotti viene estratto da bambini che lavorano in condizioni precarie. Tra le aziende coinvolte ci sono la Apple, la Sony e la Samsung.

    Nota bene. Fai questo test per scoprire se sai riconoscere un prodotto finanziario (senza farti fregare).

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Il traforo. Sta per aprire il tunnel ferroviario più lungo del mondo. È quello ad alta velocità del San Gottardo, che verrà inaugurato a giugno e sarà lungo 57 chilometri.

    La politica con altri mezzi. Foreign Policy racconta a 25 anni da Desert Storm perché gli americani non hanno ancora imparato come si vince (e si porta a termine) una guerra lontano da casa.

    Ore giapponesi. A cinque anni dal disastro di Fukushima i suoi abitanti si stanno abituando a vivere una nuova normalità. Il bel reportage di NatGeo.

    Cuore di tenebra. Come la tigre Arkan riuscì a far arrivare la sua squadra in Champions League.

     

     

    Accadde oggi

     


    Cinquanta anni fa oggi Indira Ghandi viene eletta primo ministro dell’India…