L'ora delle scelte in Libia, i guai di Lula e gli Stones a Cuba. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    La miseria del ceto intellettuale italiano che non ha mai letto un gigante della scrittura come Sergio Ricossa…”

     

    Pierluigi Battista


     

     

    Sabbie arabe

     

    La Farnesina ha confermato che Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, dipendenti della società Bonatti rapiti a luglio a Mellitah, sono liberi e stanno bene. Sono ora sotto la tutela del consiglio militare di Sabrata. Nella stessa città libica, che era sotto il controllo dello Stato islamico, sono invece rimasti uccisi gli altri due sequestrati (via Internazionale).

     

    Abbiamo un piano B per la Libia, cioè il governo italiano ha un piano B, si domanda Lucia Annunziata? Chissà.

     

    Di certo l’esigenza di mettere in sicurezza la sponda meridionale del Mediterraneo spetta anche all’Italia. Quel che c’è da fare sul fronte interno (sparate leghiste e pacifiste escluse) e sul fronte internazionale (niente attendismi onusiani).

     

    Interessante pezzo di Politico: le dodici persone che nella storia hanno rovinato l’Iran…

     

     

    Il grande esodo

     

    Funzionerà il vertice turco-europeo a Bruxelles di lunedì? Alcuni esperti e leader politici invitati alla Farnesina ci dicono come si può "garantire la sicurezza" sulla crisi dei migranti.

     

    Purtroppo a Idomeni va sempre peggio. Nel campo profughi più affollato della Grecia ci sono 12mila migranti, molti dei quali dormono all’aperto e in condizioni precarie. E poi un po’ di numeri sugli sbarchi di rifugiati nel paese ellenico.

     

    L’Ft invece racconta il caso del rifugiato siriano che sta diventando una star mediatica in Germania.

     

     

    “The Donald”

     

    Questa è una chiave interessante, specie dopo l’ultimo dibattito tv. L’esodo dei neocon e il ritorno della vecchia destra di Trump. I neoconservatori lavorano da tempo contro la candidatura di Donald Trump, ma ora che il gioiello dell’establishment diventato candidato anti establishment è a un passo dalla nomination, le dichiarazioni di guerra vengono ufficialmente diramate.

     

    Nel frattempo l’establishment Gop corre dallo speaker del Congresso Paul Ryan: per favore, salvaci tu…

     

    Ps. La cover di Time di questa settimana è bellissima (e un filo inquietante).

     

    Domanda, anzi incubo democratico: e se poi l’elettore di Sanders preferisse Trump a Hillary? Dallo staff della Clinton ovviamente tifano Trump, miglior avversario augurabile per la corsa alla Casa Bianca. Ma votare per lui per mandare un messaggio a Washington sta prendendo la forma di un contagio. La sensazione di far saltare il tavolo apparecchiato dai professionisti della politica è elettrizzante…

     

    Anche se, secondo i calcoli elettorali e considerando la mutata situazione demografica degli Usa, Trump per assicurarsi la Casa Bianca dovrebbe raccogliere il voto di 7 elettori bianchi su 10…

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Imperi di carta. Ci voleva Marchionne? Ci voleva Marchionne per sbloccare la fusione tra Repubblica e Stampa, convincere la famiglia Agnelli-Elkann a fuggire da Rcs e, in definitiva, dire addio all’Italia.

    Manica larga. La City scopre al paura della Brexit. Sterlina debole, investimenti in fuga. Il fronte degli anti-Ue si è allargato con un contraccolpo sui mercati: "Il denaro non vuole incertezza". Ma c’è anche chi ci spera. Il reportage da Londra di Ferdinando Giugliano.

    Ombre cinesi. Scrive il Nyt che ci sarà un po’ di reaganomics nella politica economica cinese dei prossimi anni.

    Mia cara Uber. Comunque Uber è in perdita secca fuori dagli Usa. Un documento consegnato alla Camera di commercio olandese indica 237 milioni di dollari di passivo.

    L’importante è partecipare. Alle Olimpiadi di Rio parteciperà anche una “nazionale” formata da atleti fuggiti dai propri paesi...

    Foschi presagi. Secondo FiveThirtyeight bisogna cominciare a prepararsi alla prossima recessione (che sarebbe dietro l’angolo). Certamente l’incertezza di Draghi e della Bce sul nuovo stimolo monetario non promette bene.

     

     

    Personaggi

     

    In Brasile perquisita la casa dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva. La polizia ha anche prelevato l’ex presidente perché sia interrogato dai magistrati che indagano sulla compagnia petrolifera statale Petrobras. E il presidente Dilma Rousseff rischia l’accerchiamento.

     

    Chi è l’Orban socialista. Il premier slovacco Robert Fico, che vuole fare un governo con la destra estrema.

     

     

    Mappa del giorno

     


    Comunque il voto religioso nelle elezioni Usa resta un fattore importante…

     


     

                                                                                                        

    Argomenti di dibattito

     

    Battaglia navale. Qualche idea per pacificare il Pacifico e il mar di Cina meridionale, messa in fila da Foreign Affairs.

    Donald e i suoi fratelli. Tanti piccoli Trump crescono in Europa, con ricette populiste molto allineate a quelle del magnate Usa.

    Da dove veniamo. Quando il culto della memoria è dannoso (perché non sempre è buona cosa). Prova a spiegarlo il Guardian.

    Cuba libre. L’Occidente che torna sull’isola. Cosa significa il prossimo concerto dei Rolling Stones a l’Havana.

    Volo libero. Dopo le auto che si guidano da sole stiamo avvicinandoci ad una stagione di aerei commerciali senza più pilota? Se lo chiede l’Atlantic.

     

     

    Ossessioni

     

    Gratta gratta. Perché è così piacevole grattarsi? Sappiamo pochissime cose del prurito, salvo che ha qualcosa in comune col dolore e che la reazione che ci impone è una sorta di ricompensa.

    The day after tomorrow. Nei bunker anti atomici svizzeri dove è tutto pronto per l’apocalisse.

    Difesa personale. Le ragazze pakistane che imparano a tirare di boxe per legittima difesa.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Mai più. Ritorno a Fukushima, cinque anni dopo il terremoto. Il racconto della Reuters (articolo tradotto in italiano da Internazionale).

    A portata di clic. La middle class degli app store e la sua lotta per la sopravvivenza, raccontata da The Verge.

    Death valley. In una piccola enclave tra Siria e Israele, il viaggio di Foreign Policy tra gli Hezbollah che si preparano alla madre di tutte le guerre…

    Nel continente nero. In Zambia dove il crollo del prezzo del rame e degli investimenti cinesi sta vanificando la tanto agognata prosperità.

    Due ruote. Il primo coast to coast San Francisco-New York in motocicletta (correva il 1903), rievocato da Atlas Obscura (ps. ci vollero 50 giorni).

     

     

    Accadde oggi

     


    Cento anni fa oggi nasceva lo scrittore Giorgio Bassani. Ferrara, elegante e schiva, è il suo vero romanzo…