Obama a Cuba, la strage di Tarragona e Anna Magnani. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


     

    No, gli editoriali sulla generazione Erasmus no, vi prego…" #tarragona #bus

    Valerio Valentini


     

     

    Jihad quotidiana

     

    La polizia belga ha identificato uno dei complici degli attentati di Parigi. L’uomo si chiama Najim Laachraoui, ha 24 anni e risulta ancora in fuga. Era una delle persone a bordo dell’auto che a settembre ha portato a Budapest Salah Abdeslam, uno dei terroristi che hanno realizzato gli attacchi del 13 novembre. Il suo dna è stato trovato su alcuni esplosivi usati negli attacchi. Secondo il ministro degli Esteri belga Salah (attualmente sotto interrogatorio) e la cellula belga di Daesh stavano preparando altre azioni terroristiche.

     

    Un riassunto utile sugli attentati del 13 novembre a Parigi, dopo gli ultimi arresti e le retate a Molenbeek (Bruxelles).

     

    Perché, secondo Politico, l’arresto di Salah non risolve il fallimento belga (in realtà europeo) nella prevenzione del terrorismo jihadista. E poi cosa insegnano sull’evoluzione dell’Isis i nuovi dettagli che stanno emergendo sugli attentati al Bataclan.

     

     

    Cuba libre

     

    Un poster di Obama nella Cuba normalizzata per parlare ai posteri. E’ una prima assoluta nella Cuba castrista e forse pure nell’isola più in generale, l’immagine dell’odiato leader straniero che si sovrappone alle icone di Castro, Che Guevara, José Marti e agli altri eroi della rivoluzione.

     

    I primi colpi dei “gringos” che cominciano ad accaparrarsi gli hotel cubani e l’identikit di un viaggio storico che non sarà comunque risolutivo.

     

    Infine un po’ di tabelle sui rapporti storici tra Washington e l’Havana.

     

     

    Sabbie arabe

     

    Iraq, duecento Marines al fronte in vista dell’offensiva su Mosul. I militari Usa nella base vicino a Kirkuk. L’attacco previsto per la tarda primavera.

     

    La verità? Non sappiamo ancora quante persone sono morte nella guerra in Siria, scrive il Washington Post. I dati che circolano sono contraddittori, arrivano da fonti non indipendenti e sono impossibili da verificare: l’ONU invece ci ha rinunciato (articolo tradotto in italiano da Il Post).

     

    Tra rifugiati e guerra civile. Occhio perché ci sono pezzi sempre più grandi di Turchia che somigliano alla Siria. Tema tutt’altro che da sottovalutare.

     

     

    Se ne parla oggi

     

    La strage di Tarragona. “Lo siento, me he dormido”, ovvero “Mi dispiace, mi sono addormentato”. Lo avrebbe detto ai servizi di emergenza arrivati subito dopo l’incidente l’autista del bus a bordo del quale viaggiavano le 13 ragazze vittime dello scontro in Catalogna. Lo riferisce il quotidiano spagnolo La Razon, senza citare fonti. E poi i nomi e le storie delle giovani vittime.

    Il grande esodo. La rotta Izmir (Turchia) – Grecia rimane una fra le più battute dai migranti: la necessità di scappare dagli orrori siriani rimane più forte di qualsiasi paura delle regole di respingimento appena approvate a Bruxelles (via Masaraht).

    Corsa alla Casa Bianca. Nate Silver, dati alla mano, non è così sicuro che Donald Trump riuscirà ad assicurarsi la nomination del Gop prima della convention. Mentre Hillary ha un problema da risolvere: la freddezza nei suoi confronti degli elettori maschi bianchi.

    The box. Se volere sapere la salute dell’economia mondiale il posto migliore per capirci qualcosa sono i grandi porti europei. Ne parla l’Economist.

    Saremo colonia? Il piano Bolloré-Berlusconi per portare Mediaset sotto le insegne francesi. Anche se c’è un pezzo di Belpaese, dai liquori al cemento, che zitto zitto conquista marchi e mercati internazionali. Intanto l’ad di Telecom Italia, Capuano, ufficializza le sue dimissioni.

    Il potere dei numeri. Il provider informatico IHS e l’azienda di Market-Data Markit annunciano una fusione che darà vita ad un colosso dei Data basato a Londra. Non mancheranno polemiche perché il meccanismo del merger sarà quello contestato della “tax inversion”.

    Manica Larga. A differenza della City finanziaria, le piccole aziende inglesi appoggiano la Brexit, ecco perché.

    Grande Mela. Dopo il periodo degli iPhone/iPad grandi, stasera Apple dovrebbe presentare dei nuovi iPhone/iPad più piccoli…

     

     

    Personaggi

     

    Hugh Schofield racconta sul magazine della BBC la storia di quello che potrebbe essere il più grande schema piramidale del mondo del mercato dell’arte. Gerard Lheritier è stato un visionario che si è accorto prima di molti altri del potenziale inesplorato della vendita di antichi documenti. Ma è stato anche un truffatore (via Rivista Studio).

     

    Il 15enne che vuole aiutare Donald Trump a conquistare il mondo…

     

    E la madre coraggio che ha creato una milizia per combattere i cartelli della droga messicani!

     

     

    Mappa del giorno


     

    I paesi più gattari al mondo. L’Italia è indubbiamente una super potenza…

     

        


     

                                                                                                         

    Argomenti di dibattito

     

    Il secolo cinese. L’ultima è la vicenda degli alberghi. Ma la domanda di fondo è: le imprese cinesi possono davvero conquistare il mondo?

    Cremlino dai piedi d’argilla. Scrive l’Economist che l’attivismo geopolitico di Putin è un segnale di debolezza più che forza. Ad uso prettamente televisivo. Siete d’accordo?

    Amico robot? Come ci si sente quando un robot ti frega il lavoro? Così…

    Social network. Dieci previsioni su Twitter per il prossimo decennio, oggi che festeggia i suoi primi dieci anni di vita.

    Potere rosa. “Viviamo nell’età dell’oro delle dive”: da Beyoncé, a Taylor Swift e Adele, mai ai vertici dello showbiz ci sono state così tante donne.

     

     

    Ossessioni

     

    Sì, viaggiare. I migliori passaporti per viaggiare. Perchè tutto il mondo non è paese…

    “Grim Sleeper”. È iniziato a Los Angeles il processo contro Lonnie Franklin Jr., accusato di essere il serial killer che uccise almeno dieci donne nere tra il 1985 e il 2007.

    Virus letali. Ecco le città in cui, con il caldo, potrebbe diffondersi il virus zika. Lo rivela uno studio (per ora solo in America del nord).

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Darpacrazia. Che cosa fa la Darpa, l’agenzia militare più rivoluzionaria degli Stati Uniti. Intelligenza artificiale, Gps atomico, armature robotiche, mente scaricata su hard disk, vaccini super veloci, ecco i progetti del “cervello del Pentagono”.

    Jihad all’indonesiana. Si muove con autonomia e metodi poco ortodossi. Ha sventato un numero imprecisato di attacchi terroristici. Ritratto del Dipartimento 88, unità antiterrorismo indonesiana.

    Mangio dunque sono. Vale la regola aurea: dietro un grande chef c’è (quasi) sempre un grande partner, di solito low profile...

    Il mestiere di vivere. In che modo le giovani generazioni scelgono la propria religione nel progetto giornalistico firmato Atlantic.

     

     

    Accadde oggi


     

    Sessant’anni fa oggi Anna Magnani vinceva l’Oscar come miglior attrice per il film La rosa tatuata…