I fratelli kamikaze e le conseguenze degli attacchi di Bruxelles. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    Ci sono eroi silenziosi come il maestro di scuola che tiene tuo figlio al sicuro. Il mio si chiama Jeremy. Merci…” #Bruxelles

     

    David Carretta


     

     

    Jihad quotidiana

     

    Uno dei terroristi di Bruxelles è ancora in fuga. L’ha confermato il procuratore federale belga, Frédéric Van Leeuw. Gli attentati, secondo la procura, sono stati realizzati da almeno cinque persone. I fratelli Khalid e Ibrahim el Bakraoui si sono fatti esplodere, uno all’aeroporto Zaventem e uno nella metropolitana. A Zaventem si è fatto esplodere un terzo kamikaze che non è ancora stato identificato. Il sospetto in fuga è Najim Laachraoui, l’uomo con la giacca chiara ripreso dalle telecamere di sicurezza dell’aeroporto. Confermato il bilancio delle vittime: si tratta di 31 morti e 270 feriti (via Internazionale).

     

    Comunque la polizia belga era sulle tracce dei due gemelli kamikaze fin dalla retata bruxellese del 15 marzo (quella che ha portato all'arresto di Salah). Insomma li conoscevano bene. Tanto è vero che un po’ di informazioni sulla cellula (chi erano etc etc) c'erano eccome.

     

    Domani ci sarà una riunione straordinaria dei ministri di interni e giustizia dei paesi dell’Unione europea. Servirà poco o niente, temiamo…

     

    Cinque storie da leggere per capire davvero cosa sono stati gli attacchi di Bruxelles, messe in fila dal Washington Post. E una bella analisi di Pro Publica sul sottobosco omertoso e contiguo che ha aiutato i terroristi a sguazzare indisturbati.

     

    La mappa della paura globale: solo nel mese di marzo ci sono già stati 13 attacchi e 138 morti per mano del terrorismo jihadismo. E poi le tante Molenbeek d’Europa, le enclave inaccessibili di Allah su suolo continentale (purtroppo non è solo il Belgio).

     

    Che fare? In teoria servirebbe una nuova coalizione per sconfiggere il terrore, scrive Maurizio Molinari. In pratica l’Europa si sta dimostrando pavida e inerme, per la gioia del populismo anti Ue che cresce.

     

    Ah, dimenticavamo il fronte italiano. Nel Belpaese i jihadisti espulsi continuano a reclutare on line. La storia dell’islamista kosovaro Resim Kastrati.

     

     

    Il mondo oltre Bruxelles

     

    Sabbie arabe. Contraddizione non banale: la recrudescenza islamista in Europa coincide con un indebolimento dell’Isis nei territori mediorientali conquistati in precedenza. Nel scrive il Wsj.  

    Nel continente nero. Com’è andato il “Super Sunday” in Africa? Domenica ci sono state importanti elezioni in sei diversi stati africani: quelle regolari sono state poche, e nella maggior parte dei casi i risultati sono contestati.

    L’Italia che va. L’eccellenza italiana non si ferma ai settori di Fashion, Furniture, Food e Ferrari: le quattro F celebrate nel mondo producono il 22 per cento del nostro export. E il resto? Paolo Bricco ha scoperto chi lo fa.

    Amico robot. La verità è che alcune applicazioni di Intelligenza Artificiale stanno rendendo la gente migliore di com’è stata finora. Ne scrive Recode. Interessante.

    La Cina è vicina. Bando alle ciance, l’unico modo per Facebook di entrare nell’immenso mercato asiatico è di diventare de facto uno strumento filogovernativo.

    Non andremo più in banca? Credit Suisse accelera sui tagli e annuncia altri duemila esuberi. Un po’ di spine che dovrà affrontare il colosso elvetico nell’analisi di Bloomberg.

    Il viaggio di Obama. Le questioni aperte tra Washington e la nuova Argentina di Macri nella trasferta sudamericana del presidente Usa (obiettivo: resettare e ripartire).

     

     

    Mappa del giorno

     


    Un terzo dei proprietari di iPhone sta usando ancora la versione piccola (5). E tu?

     


     

     

    Corsa alla Casa Bianca

     

    Come sono andate le primarie di ieri? Clinton e Trump hanno vinto nello stato più importante, l’Arizona: ma i loro rivali Sanders e Cruz hanno pure vinto in altri stati, restando in partita. Avanti la prossima.

     

    Jeb Bush, ritiratosi dalla corsa qualche settimana fa, ha ufficializzato il suo appoggio a Ted Cruz, pure lui texano.

     

    Consiglieri, terrorismo, Nato: prende forma l’isolazionismo di Trump. Fra il discorso all’Aipac e gli attentati di Bruxelles: “Chiuderei le frontiere finché non abbiamo capito cosa sta succedendo. Stiamo facendo entrare gente senza una vera documentazione”

     

    Infine una bella provocazione di Slate. E se fosse (anche) colpa dei media l’esplosione del trumpismo?

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Europa invertebrata. Il nostro realismo imbecille è il bilancio dell’ennesima mattina dopo. L’Europa e il cinismo di un’inerzia assoluta secondo Adriano Sofri.

    Che ne sarà di noi. Quali potrebbero essere i prossimi target dell’Isis nell’analisi molto ricca di Foreign Affairs. E la video storia del Califfato in sei minuti.

    L’altra Bruxelles. Sette volti che animano la capitale belga e ne raccontano la normalità quotidiana, per parlare di Bruxelles senza terrore.

    Al centro del mirino. Breve e contraddittoria storia di Beirut e del Libano (da leggere di questi tempi incerti).

    Esportare il grillismo. Perché gli elettori dei grandi paesi esprimono sempre più voti “incazzati” nell’ottimo web doc di Bloomberg. Non a caso quel che teme di più il fronte anti Brexit a Londra è un (altro) attentato a ridosso del referendum sull’Europa.

    E guerra sia (platonica). Tra Lyft e Uber sta cominciando la vera competizione…

    Batman vs Superman vs tutti. E venne Batman che si mangiò Superman che bruciò Wonder Woman che picchiò l'Aquaman che morse il Flash che si mangiò il Cyborg...

    Doping su pista. A pochi mesi dalle Olimpiadi, il punto sullo scandalo del Meldonium, che sembra non avere fine e sta travolgendo l’atletica leggera.

     

     

    Accadde oggi

     


    Trentatrè anni fa oggi il presidente Usa Ronald Reagan, annunciava il progetto “scudo spaziale” (anche se non fu mai davvero realizzato)…