Il pugno duro di Erdogan, fine dell'anglosfera e i camion senza pilota. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno

     


    Tipico avvocatuzzo romano, piccola borghesia, tentativi di entrare nel giro che conta in città... Nessuna sorpresa…” #Raggi

     

    Salvatore Merlo


     

     

    Sabbie arabe

     

    Che succede in Libia? Per quanto si continui a parlarne, tra capi di stato e sui giornali, non sembra ci sia un intervento militare in vista: e le cose sul campo sembrano andare meglio del previsto.

     

    La denuncia della famiglia di Regeni: “Arrestato un nostro consulente in Egitto”. Si tratta di Ahmed Abdallah, presidente di una ong che segue il caso delle “sparizioni forzate”.

     

    L’acuirsi della crisi al confine tra Siria e Turchia nell’approfondimento interattivo del Nyt (c’entrano i migranti) e la cortina di ferro turca. Come in Unione Sovietica, Erdogan punisce col carcere la libertà di pensiero. Scrittori, vignettisti, musicisti: nessuno è al sicuro. 30 giornalisti oggi in carcere e 30 processati per “islamofobia”. Aiuto!

     

    Dentro la macchina della censura saudita per coprire la guerra sporca in Yemen. Lo racconta Foreign Policy.

     

     

    Stato dell’Unione

     

    Non solo la guerra antitrust a Google. Su web economy in generale, banche e tasse, l’Europa sembra compiacersi di essere un mondo a parte. Nessuna big di internet è europea, nessun motore di ricerca, nessuna delle maggiori app; né alcun produttore di smartphone o pc. Nell’Ue la pressione fiscale media è salita al 40 per cento. E la conseguenza è la crisi del credito risolta in America, irrisolta in Europa…

     

    Ci sarebbero cellule nascoste dello Stato islamico nel Regno Unito, in Germania e in Italia, dice il capo dell’intelligence americana. Stiamo vigili.

     

    Occhio che in Germania molti migranti stanno richiedendo asilo nel posto sbagliato. Lo spiega bene questa chart dell’Economist.

     

    Poi c’è il rischio Brexit. L’Italia e il Regno Unito hanno stretti rapporti economici. E le conseguenze per l’Italia e gli italiani di una eventuale uscita di Londra dall’Europa potrebbero non essere irrisorie. Effetti dell’abbandono delle quattro libertà fondamentali comunitarie e l’impatto sul mercato unico europeo (sempre in caso di Brexit).

     

     

    Corsa alla Casa Bianca

     

    Sondaggi, protagonisti e la posta in palio. Le cose da sapere sulle primarie di oggi in cinque stati della costa atlantica.

     

    Secondo Nate Silver l’occasione vera di stasera per Hillary Clinton è di chiudere il cosiddetto giorno della marmotta (il giorno della marmotta è una festività Usa durante la quale, secondo il folklore, si osserva il comportamento di una marmotta per determinare la durata dell’inverno). A buon intenditor…

     

    Sembra che l’accordo a destra tra Ted Cruz e John Kasich per sbarrare la strada della nomination Gop a Trump stia già scricchiolando (qui anche la mappa interattiva dei delegati).

     

     

    Il mondo oltre il Jihad

     

    Non andremo più in banca? Le banche internazionali sono sempre più colpite da attacchi hacker. La denuncia arriva dalla Society for Worldwide Interbank Financial (Swift), l’azienda che gestisce la rete globale finanziaria. La Swift ha invitato 11mila istituti di credito ad aggiornare il loro software per la sicurezza dopo che un gruppo di pirati informatici ha sottratto 81 milioni di dollari alla Banca centrale del Bangladesh (via Internazionale).

    Il futuro del lavoro. I settori dove si creeranno maggiori occasioni di lavoro secondo Fast Company e l’avvento dei camion senza pilota che finirà per automatizzare milioni di posti di lavoro.

    Il grande balzo. Nel giorno del trentesimo anniversario del disastro di Chernobyl il Nyt racconta i piani cinesi per costruire una grande centrale atomica galleggiante, nel Pacifico meridionale.

    The box. Una meravigliosa tabella interattiva sulle rotte globali delle navi porta container. La globalizzazione in movimento.

    Il fondo del barile. Tutti i dubbi sul riformismo del principe Salman in Arabia Saudita. Si chiama "Saudi Vision 2030" il piano di diversificazione saudita e ha un obiettivo: rinunciare all'oro nero entro il 2020. Ma il percorso è in salita.

    I miracoli esistono. L’omaggio di Bloomberg al Leicester di Claudio Ranieri, tra caso di studio buono per Harvard e missione impossibile in stile “Quella sporca dozzina.”

    Dieselgate. L’affare s’ingrossa: Mitsubishi ammette di aver truccato i test sulle emissioni già a partire dal 1991.

     

     

    Personaggi

     

    Il presidente Xi Jinping e la missione (im)possibile di riformare l’esercito cinese.

     

    Un protocollo per morire. L’ultimo articolo scritto da un programmatore di successo con un tumore in fase terminale, Pieter Hintiens, sulla sua morte e su chi gli sta intorno (via Il Post).

     

    Casaleggio Jr, l’erede manager che alla politica preferisce il web.

     

     

    Mappa del giorno

     


    Sono arrivati i nuovi dati Eurostat sull’occupazione. L’Italia resta inchiodata al penultimo posto per occupati e donne (via Francesco Seghezzi)…

     


     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Scopri l’arcano. Ma in fin dei conti quanto sono realmente moderati i cosiddetti islamici moderati? Un pezzo dello Spectator che sta facendo discutere.

    Fine di una stagione. Obama è il primo presidente Usa che guarda all’Asia superando la tradizionale cultura dell’anglosfera euro-atlantica. L’impatto sul governo del mondo è ovviamente significativo.

    La globalizzazione dei perdenti. In che modo la globalizzazione e l’innovazione tecnologica, distruggendo i presupposti della vecchia cara working class occidentale (ma anche minando le certezze del ceto medio), alimentano un voto populista tutt’altro che inaspettato. Ne scrive l’Ft.

    Falsi miti. Da “petrolio killer” a “crisi risolta”. Dura poco il circo catastrofista in Liguria. Altro che lobby del petrolio, è la lobby ambientalista a decidere che sul clima il dibattito deve essere a senso unico.

    Il tweet del cigno. A dieci anni dalla nascita, il social a 140 caratteri è a crescita zero. La sua vera natura, commentare un’esperienza in diretta, è entrata in crisi. Riuscirà Jack Dorsey a salvarlo?

     

     

    Ossessioni

     

    Quasi vecchi. L’aspettativa di vita degli Italiani è in calo per la prima volta nella storia. Dal rapporto Osservasalute nel 2015 il trend per gli uomini è stato 80,1 anni e 84,7 per le donne.

    Mano pesante. Le neuroscienze dimostrerebbero che torturare i terroristi non serve a rendere più sicure le nostre società.

    Brum Brum. Un po’ di foto di super macchine avveniristiche dal salone dell’auto di Pechino.

    Paradiso in terra. Lasciate perdere la Svizzera, il miglior posto per nascondere i soldi sono (diventati) gli Stati Uniti.

     

     

    Mettetevi comodi

     

    e-health. Fascicolo elettronico, ricetta digitale e App per smartphone. Come sarà la salute nell’era digitale. L’inchiesta di Medium.

    L’enigma di Chernobyl. Trent’anni dopo il disastro nucleare sta diventando sempre più chiaro che le radiazioni potrebbero essere meno dannose di quanto abbiamo sempre pensato. Ne scrive lo Spiegel.

    Tutto scorre. La storia incredibile di come uno show radiofonico trasmesso da un carcere sta rivoluzionando la vita delle donne ecuadoregne.

    Noodle economy. La storia del mega flop di Nestlè in India, alle prese con le difficoltà di costruire negli anni un vero “noodle brand”.

    La banlieue del calcio. Il Psg ha vinto il quarto titolo consecutivo, eppure Parigi resta ai margini dell’Europa. Ecco perché ci vorrebbe una coppa.

     

     

    Accadde ieri

     


    Ricordate nel 1989 la tragedia nello stadio di Hillsborough, a Sheffield, durante una partita di Fa Cup tra Liverpool e Nottingham Forest? Novantasei tifosi del Liverpool morirono schiacciati nella calca. La commissione d’inchiesta voluta dal governo britannico ha stabilito che la responsabilità dell’incidente è da attribuire a David Duckinfield, capo della polizia. Non ai sostenitori…