Lo strike siriano di Trump, il disarmo dell'Eta e Tiger Woods. Di cosa parlare stasera a cena
In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.
Frase del giorno
“Oggi Trump ha fatto ciò che Obama non ebbe il coraggio di fare nel 2013…”
Antonio Polito
Siriana
Lo ha fatto davvero. Non è poi così tanto isolazionista, questo Trump. Il presidente statunitense ha confermato di aver ordinato nella notte il bombardamento in Siria e ha invitato “le nazioni civili a unirsi agli Stati Uniti per far cessare il massacro in Siria”. Dalla base siriana colpita dai missili Usa, sarebbe partito l’attacco chimico del 4 aprile su Khan Sheikun in cui sono morte più di 80 persone.
Le conseguenze immediate sono due e le hanno spiegate Fareed Zakaria su CNN e Mike Allen su Axios. Primo. Con questo strike gli Usa (ri)diventano un attore fondamentale dentro una delle peggiori crisi geopolitiche degli ultimi anni, il cui finale è tutto da scrivere e per nulla scontato. Secondo. Il bombardamento separa definitivamente i due “supposti amici” Trump e Putin, gli Usa dalla Russia, che hanno immediatamente bollato i bombardamenti come un atto di aggressione. Insomma, fine dell’idillio.
Da questo punto di vista la principale questione da valutare nei prossimi giorni è come risponderà, dal punto di vista geopolitico e militare, il Cremlino. Per ora ha comunicato la sospensione dell’accordo con Washington per la sicurezza nello spazio aereo siriano e ha mandato una nuova nave lancia missili nel Mediterraneo. Stiamo a vedere.
Rischi e opportunità, per l’amministrazione Trump, che derivano dal blitz siriano, secondo il Nyt.
Contrordine compagni. I fan populisti di Trump, in Europa, dopo lo strike siriano, hanno cominciato a criticarlo. Da Farage a Marine Le Pen, meglio la Russia. Invece la Turchia di Erdogan apprezza!
Infine la storia per mappe di un conflitto, in Siria, che è diventato un tutti contro tutti…
Altri mondi
Attentato a Stoccolma. Un camion ha investito dei pedoni nel centro di Stoccolma, a pochi passi dalla stazione centrale. "La Svezia è stata attaccata e tutto fa supporre un attentato terroristico", ha detto il primo ministro svedese Stefan Lofven.
America oggi. Ovviamente lo strike siriano ha offuscato l’importante vertice Usa-Cina in Florida. Come Washington potrebbe migliorare la disordinata e imperfetta relazione bilaterale con Pechino. La guerra intestina alla Casa Bianca per conquistare il cuore e la mente di The Donald tra l’ideologo Steve Bannon e il genero-consigliere Jared Kushner.
Stato dell’Unione. Si avvicina la bella stagione e il “caso Grecia” è sempre in ebollizione. Il premier Tsipras mostra ottimismo sul possibile nuovo accordo, i creditori un po’ meno. I paesi che hanno più da perdere da una “hard Brexit”; e il nuovo centro geografico dell’Europa che, con l’uscita del Regno Unito, sarà questo piccolo paesino bavarese…
Prima che sia tardi. In che modo la domanda mondiale di cioccolato e caffè sta danneggiando le foreste africane.
Jihad quotidiana. Il neo presidente somalo ha dichiarato guerra senza quartiere al gruppo jihadista al-shabab. Che poi ci riesca, è un altro paio di maniche…
Il grande esodo. Uno dei modi migliori che hanno gli Usa per aiutare davvero la Siria? Riaprire i suoi confini alla gente che scappa…
Fai girare l’economia
I piani di ristrutturazione del colosso Unilever dopo il fallito “takeover” su Kraft.
La grande sfida delle oil company per diventare, realmente, delle aziende digitali.
Il colosso dello shipping cinese e gli investimenti miliardari nella nuova via della seta commerciale marittima.
La guerra spagnola del retail tra Zara e il più tradizionale El Corte Ingles.
Mappa del giorno
Il grande problema di “gender gap” che hanno le aziende tech in Silicon valley…
Personaggi
La CNN e Jeff Zucker, l’uomo che ha “salvato” Donald Trump, due volte.
La complicata (e tormentata) eredità del fuoriclasse del golf, Tiger Woods, a vent’anni dalla sua prima grande vittoria…
Alex Sandro va veloce. Uno dei migliori terzini sinistri al mondo?
Argomenti di dibattito
The Donald. Domanda; le bombe di Trump sulla testa di Assad sono un avvertimento (anche per altri dittatori) o una vera svolta nella politica estera Usa?
Malcontento di classe. La lunga recessione italiana ha lasciato un forte malcontento in quasi tutte le classi sociali, compresi imprenditori e professionisti. Ma è aumentato anche il divario tra i diversi gruppi. Piccola borghesia e classe operaia sono le più scontente.
Via dalla giungla? Il difficile piano colombiano per trasformare gli ex guerriglieri delle FARC in normali cittadini, nell’interessante racconto dello Spiegel. Funzionerà?
Rottamare i rottamatori? C'è chi considera Uber preistoria. Google ha condotto uno studio sulla generazione Z (quelli nati dopo il 1993) che fa sentire tutti vecchi, millennial compresi. Come la mettiamo?
Ossessioni
YouPorn. Dagli studi non si capisce mai se il porno fa bene o male. Secondo una nuova ricerca, dipende da che tipo di persona sei…
In alto i calici. Spagna, dopo la tregua definitiva del 20011 arriva l’annuncio dell’Eta: l’8 aprile è il giorno del disarmo. Finalmente!
Post verità. Una guida molto utile e intelligente alle fake news. Cioè contro…
Mettetevi comodi
Nel continente nero. Il viaggio interattivo del Nyt nelle vene del paese più giovane del mondo, il Sud Sudan, devastato dalla carestia e dalle violenze.
Cuore di tenebra. Una giornata con gli autisti di ambulanze a Karachi, Pakistan, pagati una miseria per raccogliere morti e feriti dalle strade o da palazzine in fiamme. Senza contare il rischio terrorismo…
La questione cecena. In che modo un conflitto lungo due secoli tra popoli caucasici e autorità russe è sfociato nel terrorismo di matrice cecena.
Cibo per la mente. Una delle collezioni di arte più grandi e importanti del mondo, passata al setaccio dal blog di Nate Silver FiveThirtyEight.
Accadde oggi
Nel 1933 oggi Adolf Hitler promulgava la prima legge antisemita che escludeva gli ebrei dagli uffici pubblici tedeschi…